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Velodromo Umberto I |
03/01/1909 |
h.15.05 |
TORINO - MILAN 5-0 (2-0) Torino: Fresia A., Bollinger, De Fernex, Engler, Rodgers, Diment, Zuffi II, Zuffi I, Capra II, Kempher, Debernardi I. Milan: Radice, Sala, Colombo A., Bianchi, Scarioni, Meschia, Lana, Mädler, Forlano, Laich, Mariani. Arbitro: Goodley. Reti: Zuffi II 25', Capra II 35' nel primo tempo; Capra II 50', Capra II 4-0, Kempher 5-0 nel secondo tempo. Spettatori: 400 circa. Note: Giornata rigida, ma limpida e soleggiata, terreno ottimo e relativamente leggero. Il Torino si aggiudica la 43° edizione della Palla Dapples, sconfiggendo il Milan. Difenderà il trofeo contro la Juventus il 21 marzo 1909. Sconosciuti i minuti delle ultime due marcature del Torino. Cronaca [Tratto da La Stampa Sportiva del 10 gennaio 1909] I ventidue giuocatori hanno preso il posto. Il pubblico li osserva: come struttura estetica la squadra di Torino si presenta più pesante e meglio inquadrata di quella di Milano, variata invece di tipi e corporature ed irrequieta. Commentato il ritorno di Kempher alle casacche granata e del Capra tornato al giuoco dopo quale settimana di forzata attività che valse a mutarlo da buon giuocatore di difesa in ottimo dribbleur d'attacco. Dei milanesi, osservato il colosso Radice, bellissimo tipo di atleta, simpatico ed elegantissimo nel costume completamente bianco, Godley, l'impareggiabile referee, ha pertanto emesso il fischio d'inizio. Sono le 15,5. I milanesi s'impossesano della palla, e con passaggi lunghi e fortunati si trovano tosto in contatto con Bollinger e Defernex. Un po' d'aggrovigliamento, Scarioni inizia la serie dei suoi capitomboli, e la palla torna al centro. Gli avantio torinesi tentano di impadronirsene, ma, non sorretti dalla propria seconda linea, devono rinunciare all'attacco. Per un quarto d'ora circa il pallone rimane nel mezzo campo torinese. Pare che i granata non di disno anvorta intesi, che a loro manchi il contatto fra la difesa e l'offensiva. Pare, ma non si tatta che di un assaggi della squadra avversaria. Difatti quando Diment riesce a passare la seconda linea milanese, e passar la palla a Zuffi junior, questi - con una scappata velocissima - fa il triangolo dando tempo agli altri quattro coequipiers di portarsi in linea, e centra magnificamente. Kaupher non si trova bene sulla palla e si scarta lasciandola a Capra che tira in goal. Il pallone batte sul palo di destra della porta e ritorna in giuoco. Sala con un lungo calci librea il campo per qualche po'. Ma i torinesi son nuovamente all'attacco, le loro due ali: Debernardi e Zuffi junior rendono quanto meglio possono. I tre uomini di centro paino invece star troppo uniti. Difatti ad un certo punto Zuffi senior ha la palla, potrebbe tirare in goal, ma Colombo lo carica; egli passa allora a Kaupher, questi a Capra vicinissimo che avanza ancora e ripassa a Kaupher, il quale dribblato Scarioni tira in goal. E' una cannonata! Radice non può parare e la palla batte con forza nella rete. I tre granata di centro hanno sbaragliato la difesa milanese entrandovi come cunei e non tirando in porta che a colpo sicuro. Il pubblico applaude entusiasta. Sono le 15,30. Dopo dieci minuti precisi viene segnato il secondo goal. Debernardi centra splendidamente: la palla è arrivata nell'angolo opposto della porta, Radice con un salto prodigioso para a mano piatta. Il pallone è in terra, Capra e Zuffi senior vi si buttano sopra a corpo perduto ed entrano nella rete essi e il pallone.. Il sistema di giuoco degli avanti torinesi ricorda quello del Servete, passaggi abbondanti, lunghi, celeri, fino davanti al goal. Oltrepassata così la terza linea più nessun portiere può parare i loro shots potenti. I rossi e neri invce corrono all'assalto molto disordinatamente. Al giuoco calmo e studiato di Forlano si accoppia quello vivacissimo, ma troppo individualista, del Maedler da una parte e di Leich dall'altra. Le due ali sono marcate e poco fanno. La seconda linea si ammucchia al centro e calcia forte senza distribuire la palla con intelligenza. Scarioni poi, che potrebbe anche essere un half-back efficace, ha il difettaccio di buttarsi continuamente come un cuneo fra le gambe dell'avversario, giuoco questo pericoloso e riprovevolissimo. Nella ripresa assistiamo subito ad una veloce avanzata in linea dei cinque forwards torinesi che, non marcati individualmente, si trovano in breve inanzi alla porta milanese. Zuffi senior &egave; in posizione buona, ma esita un momento. Capra gli grida: Shot! Zuffi spara e la palla rasente terra, fila in un angolo della rete. Radice, che forse non è in una delle sue migliori giornate, appare demoralizzato, e prevede un aumento di razione! Del resto tutti i suoi dieci giuocatori paino compenetrati del pericolo di una disfatta e - se è possibile - svolgono un giuoco ancor più sconclusionato ed irruento. Corrono, si scontrano fra loro, vociano abbondantemernte (benedetto ed eterno difetto del Milan Club!), ma quando bene son giunti verso il limite avversario tirano in goal troppo da lontano e Fresia nn dura gran fatica a mantenersi la fiducia dei suoi coequipiers. Bolliger pensa poi a lui a ricacciare il pallone al centro donde le ali forwards nuovamente guidano l'attacco. Zuffi junior si rivela, come suo fratello maggiore, un giuocatore sicuro, deciso, elegantissimo, degno pendant di Debernardi, che domenica pure giuocò più che egregiamente. Il quarto goal infatti fu nuovamente gran merito suo. Con uno splendido traversone porta il pallone al centro, piuttosto indietro, tanto che giunge alle spelle dei suoi avanti che s'erano precipitati sul goal, di non tutti però, chè Capra, rimasto un po' indietro, si trovò solo, in modo da dominare la situazione. Con grana calma si spostò leggermente tirando uno shot, meraviglioso di forza. La palla batté su di un limite interno della porta entrandovi, mentre Radice, che più non poteva parare, con bella mossa cadde.. Con una caduta postuma! Il quindo ed ultim goal della giornata fu pure dovuto a Capra. Hangler, decisosi finalmente a spalleggiare di uomo, e non solo con la palla, i propri forwards, un quarto d'ora prima della fine del match tira in porta. Radice para e ricaccia la palla a qualche metro di distanza. I forwards avversari sono al loro posto, Capra vi è sopra, spara, e per la quinta volta la palla entra dentro la porta dei rossi e neri. Da questo momento le due squadre perdono la loro fisionomia di composizione. Del Torino, Kaupher appare esaurito e zoppicante per una contusione ad una gamba. Rodgers, scontratosi con Diment, si frattura una mano. Del Milan Club: Sala e Colombo passano in prima linea e vengono rimpiazzati da Leiche e Scarioni. Il giuoco è vieppiù sconclusionato. Sala qualche volta riesce a portarsi sotto alla porta torinese, gridando, apostrofando, scontrandosi sempre con qualcuno, ma viene arrestato.. Con un ultimo, disperato tentativo di assalto da parte dei rossi e neri termina il match alle 16,45. Pubblico scelto, ma scarso: circa 400 persone. Giornata rigida, ma limpida e soleggiata. Terreno ottimo e relativamente leggero. Referee ideale: preciso, calmo e deciso. Bilancio: il Milan Cricket s'è mostrato in una forma ben divrsa da quella raggiunta nei due scorsi anni, ed il F. C. Torino, per la seconda volta, con una nuova splendida vittoria, incide il suo nome sulla Palla Dapples, che per qualche settimana riposerà finalmente nell'Augusta Taurinorum! |
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