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Filadelfia
15/04/1951
h.15.30
TORINO - LUCCHESE 2-0 (1-0)
Torino
: Lenzi, Grava, Bersia, Rosen, Nay, Gremese II, Frizzi, Picchi, Motta, Santos, Carapellese. All.: Bigogno.
Lucchese: Moro, Caprilli, Scarpato, Bortoletto, Tubaro, Avanzolini, Cattaneo, Mazza, Pellicari, Colberg, Kincses. All.: Sarosi I.
Arbitro: Galeati di Bologna.
Reti: Santos 70', Picchi 78'.
Spettatori: 8.500 circa per un incasso superiore ai 4 milioni di lire.
Note: Giornata primaverile, cielo sereno, temperatura mite, terreno asciutto; calci d'angolo 8-2 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 16 aprile 1951]
Nessuno dei diecimila spettatori presenti ieri in via Filadelfia vorrà ancora, sentire parlare del primo tempo di Torino-Lucchese. Sono stati quarantacinque minuti di gioco in sordina, con atleti dominati dal senso di pigrizia involontaria che il sole di primavera regala agli uomini. Per la gente sonnecchiante sugli spalti, rare volte la gara ha offerto la sveglia di qualche emozione. La Lucchese, visto l'inutile tentativo di trasformare il rientrante Pellicari da terzino in centrattacco, ha praticamente deposto le speranze di segnare. Il Torino appariva invece pieno di buona volontà, ma slegato. Rosen, Santos, Motta ed i due giovani e scattanti terzini, si mostravano ancora i più a posto e i più attivi degli altri, però tanto lavoro non portava che ad una catena di calci d'angolo. Una sola volta Moro ha dovuto compiere una di quelle parate di cui sembra avere il segreto: al nono minuto, quando il lungo Bortoletto ha sbagliato un rinvio, regalando a Santos un passaggio migliore di quelli abitualmente in uso nell'attacco granata. L'argentino, ricevuto il pallone entro l'area, lo spediva nella direzione giusta con uno dei suoi tiri fortissimi (a proposito Santos ha ritrovato la forza e la precisione). Sembrava goal fatto; invece Moro, di pugno, è riuscito a deviare. E' passata una mezz'ora abbondante prima che il portiere lucchese fosse costretto a sbrogliare un'altra situazione difficile. Moro se l'è cavata dapprima respingendo un tiro di Frizzi, poi camminando ''a quattro gambe'' fino sui piedi Frizzi per cacciar via la palla insidiosa. Zero a zero, dunque, al momento dei rientro in campo per la ripresa. Quando, però, Galeati dà il via per la seconda volta, il Torino appare trasformato. Il Torino ha un nuovo aspetto, una nuova anima: persino un nuovo gioco. Dove imperava il ralenti ora trova posto la velocità, dove le trame d'attacco facevano gomitolo vicino ai piedi di Tubaro o di Scarpato, ora al disegnano le razionali geometrie delle azioni offensive. E' appena trascorso un minuto e Frizzi traversa da destra a sinistra, invitando Santos ad intervenire. Colpo di testa e belle parata di Moro. Terzo minuto: Tubaro devia in area con la mano.. Galeati sottolinea l'involontarietà dell'intervento, come prima aveva fatto per Nay, e lascia correre. Passa un quarto d'ora ed il ritmo della partita non accenna a diminuire. Il Torino è decisamente all'offensiva e preme con insistenza. Per un destino curioso, proprio in questo periodo di superiorità i granata - o meglio i bianchi perché tale era il colore delle maglie torinesi - rischiano di perdere. Al 19' ed al 21', su contrattacco, Kincses serve in entrambe le occasioni Pellicari e questi sfrutta con prontezza i passaggi; soltanto che il suo primo tiro va a finire fuori di un palmo ed il secondo vede Letizi scattare in una bellissima parata. La palla è colpita a palme aperte quasi all'incrocio dei pali. (Si diceva che Lenzi è fuori di forma?). La rete del Torino è salva, tocca ora agli attaccanti di.. Evitare altri guai e infetti essi costringono la Lucchese a capitolare. Il punto sembra debba avvenire al 23', ma una mischie in area rosso-rosa è troncata dal fischio di gioco pericoloso, proprio mentre Tubaro ferma con le ginocchia un pallone che varca la linea, a portiere battuto. Un minuto dopo è goal davvero. Carapellese evita Caprili e centra raso-terra. Santos precede Scarpato e segna di sinistro da un paio di metri. Con azione analoga, al 33', gli avanti torinesi ottengono il bis. Motta passa indietro quasi dalla linea di fondo campo, Picchi è più pronto di Bortolotto a correre e Moro devo raccogliere la sfera in fondo alla porta. La Lucchese non è mai apparsa convinta dei suoi mezzi. Scesa in campo con un mucchio di possibili terzini come se puntasse decisamente al pareggio, ha esitato ad applicare la tattica dell'accorruomo. In difesa, né mai ha avuto il coraggio di scoprirsi per cercare la via del goal. Ha risentito molto dell'assenza di Mike. Il Torino ai è fatto perdonare con a generoso secondo tempo il grigiore dei quarantacinque minuti iniziali. A posto i terzini ed i mediani (Rosen tornato laterale ha ritrovato tutta la sua disinvoltura) l'undici granata ha messo in mostra un Santos in evidente progresso. E si sa che quando l'argentino marcia, tutta la prima linea gira. Anche Carapellese è migliorato e si è districato bene, tanto da ala quanto da centravanti. In tribuna lo osservava, con evidente soddisfazione, l'on. Di Vittorio, che è di Cerignola, come ''Carappa''. Utile Frizzi ed efficace come sempre Picchi. Per Motta una citazione speciale: ha disputato tre quarti di gara con una caviglia diventata blu e gonfia in seguito ad una storta. Non ha mai lasciato scorgere il forte dolore che gli teneva compagnia.