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Filadelfia |
04/10/1953 |
h.15.30 |
TORINO - NOVARA 1-0 (0-0) Torino: Romano, Giuliano, Farina, Rimbaldo, Nay, Sentimenti III, Boscolo, Biagioli, Giovetti, Buhtz, Bertoloni. All.: Carver. Novara: Corghi, Pombia, De Togni, Feccia, Molina, Baira, Marzani, Janda, Renica, Passarin, Masoni. All.: Szenkey. Arbitro: Bernardi di Bologna. Reti: Sentimenti III 88'. Spettatori: 12.000 circa. Note: Tempo piovigginoso, terreno sdrucciolevole, gioco deciso ma privo di scorrettezze gravi, calci d'angolo 7-2 per il Torino. Cronaca [Tratto da La Stampa del 5 ottobre 1953] Il gol della vittoria è venuto a soli due minuti dalla fine quando da parte granata s'era perduta ormai ogni speranza di successo e da parte novarese, invece, si erano consolidate quelle di un pareggio. E' venuto in una delle tante azioni confuse svoltesi nel secondo tempo nell'area degli ospiti, in una selva di uomini e in una farragine di scambi e di passaggi insomma in quell'ambiente di gioco tipico e favorevole al prodursi di un colpo di mano. Farina - che in tutto il secondo tempo ha giocato all'estrema destra in seguito ad una contusione alla spalla riportata alla fitte del primo - effettuava dal limite dell'area di rigore un centro che suscitava lo stesso effetto di uno scudo lanciato su di una turba di ragazzini. La disputa di questo pallone diventava una cosa drammatica, gli si buttavano sopra granata e azzurri, come in una zuffa. In una schiarita momentanea del tumulto la palla perveniva a Sentimenti III il quale, scartati due uomini, tirava da una dozzina di metri cogliendo in contropiede Corghi che era uscito dai pali. Mentre da una parte i granata facevano capriole di gioia, dall'altra i novaresi inveivano e protestavano. Più tardi s'è saputo che Baira asseriva di essere stato colpito in faccia da una scarpata avversaria mentre stava per intervenire di testa. Il colpo l'aveva fatto cadere e fu in questo momento che Sentimenti III colse il punto. L'azione era stata così intricata, che a noi la fase ricordata dal capitano novarese era sfuggita; ma poiché bisogna talvolta ricorrere anche agli occhi degli altri quando si ha il sospetto che i nostri non abbiano visto tutto, abbiamo voluto chiedere ad alcuni ex-arbitri presenti, anche non di Torino, se l'irregolarità eri stata riscontrata, e tutti negarono che l'azione fosse stata falsata da un fallo precedente. Il che non toglie, tuttavia, che anche Baira possa avere ragione, per quanto egli sta parte troppo interessata. In una azione simile, colpi proibiti, o quasi, è possibile che ne siano stati scambiati più d'uno. E' un fatto però che Corghi non doveva muoversi dai pali. Restando fermo al suo posto aveva potuto, a metà circa della ripresa, parare un tiro da pochi metri dello stesso Sentimenti; nella seconda occasione il contropiede l'ha tradito. La partita finì su questo episodio. I novaresi lanciarono ancora due o tre contrattacchi, ma con troppo orgasmo. E' stato un incontro povero di gioco, tecnicamente scialbo, disputato alla rinfusa da due squadre tutt'altro che registrate. Il Torino si arrangia con gli uomini che ha, e si sa che all'attacco non sono tutti uomini eccelsi. E' stato grande di volontà e di slancio. Peccato che queste sue doti non abbiano avuto la possibilità di valorizzare una manovra più solida. Eppure con tutti i suoi difetti fin troppo palesi, il Torino è riuscito a tenere prevalentemente in pugno l'iniziativa del gioco ed a dominare nettamente nella ripresa un avversario che aveva anche meno idee dei granata ed era altrettanto sommario nella costruzione delle azioni. Dire che il Novara ci ha delusi è fare il rilievo più ovvio e più banale. Crediamo che abbia deluso anche il pubblico il quale, come noi, si attendeva qualcosa di più da una squadra che aveva sbalordito nelle prime tre giornate. La consistenza del suo gioco è apparsa invece tenue, di tutto l'attacco l'uomo che più è piaciuto è stato Passarin la cui sagoma fisica assomiglia a quella di Montico, ma Renica è stato addirittura nullo, poco hanno fatto le due ali, svanito anche Janda che pure un senso tattico del gioco senza dubbio lo possiede. La forza vera del Novara, forza costante, sicura senza né sbandamenti né flessioni, è data dal lavoro dei mediani e dei terzini, magnificamente affiatati, collegati da un senso tattico istintivo, scattanti e veloci. E' contro questo baluardo che è andato a infrangersi il gioco del Torino, e si è infranto fino a quel fatale 43° minuto che di colpo ha rovesciato la situazione. Forse un pareggio sarebbe stato più equo, ma la maggiore insistenza offensiva del Torino, la maggior mole di gioco (non importa la qualità) sviluppata, la più volitiva spinta della sua volontà meritavano un premio. Il gol costituisce, in fondo, il riconoscimento di queste doti che il Novara di ieri non ha saputo eguagliare. Dei due tempi il secondo è stato senza dubbio il più interessante e il più vivace. Il Torino aveva già perduto nel primo l'occasione di andare in vantaggio, e possiamo dire che è stato un bene. L'episodio si era verificato al 28° minuto. Un centro di Buhtz, a pochi metri dal fondo sulla sinistra, sorvolava, davanti alla porta, un gruppo di tre uomini: Molina, Boscolo e De Togni. I tre giravano prontamente sui tacchi per inseguire la palla, ma fatti due o tre metri il granata, preso nel mezzo, andava lungo disteso a terra. L'arbitro scorse nell'azione gli estremi del rigore, a noi invece la caduta di Boscolo era apparsa puramente accidentale. Vogliamo però aggiungere che a metà campo in episodi del genere (due giocatori contro un avversario) il fallo qualunque arbitro, a ragione od a torto lo fischia. Tirò Biagioli dritto sul portiere, Corghi respinse, la palla ritornò a Biagioli che ricevendola sul petto la lasciava scivolare a terra ripetendo il tiro, ma anche questa volta Corghi, il quale nella prima parata era caduto, faceva in tempo a rialzarsi ed a respingere ancora. Merito di Corghi o colpa di Biagioli? E' ozioso discutere. Salvatosi sull'orlo dell'abisso, il Novara poté tirare un sospiro di sollievo. Fu nella ripresa che il Torino si scatenò. Se avesse avuto a disposizione un'arma di gioco meglio temprata le sorti del Novara sarebbero state decise assai più presto, ma l'assenza di Tagnin e la mediocre giornata di Buhtz impoverivano ancor più un attacco, di solito non straricco. Qualche tiro da lontano, qualche azione fallita nella fase conclusiva, un arrembaggio pressoché continuo nel campo avversario, poi al 42', su centro di Farinai una bella mezza rovesciata, finalmente.', di Buhtzche sfiorava il montante. Un minuto dopo l'estremo assalto e il gol della vittoria di cui abbiamo detto all'inizio di queste note. Dopo di che nulla resta da aggiungere se non l'elogio della difesa granata, comprendendovi anche Bertoloni che è stato nella ripresa un ottimo sostituto di Farina (Boscolo era passato all'estrema sinistra). Ma meritano un cenno particolare i due nuovi del Torino: Nay e Sentimenti III, generosi nell'impegno, veramente all'altezza, sia sul piano tecnico che su quello agonistico, del loro difficile compito. |
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