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Sinigaglia |
12/09/1954 |
h.15.30 |
COMO - TORINO 0-2 (0-1) Como: Rigamonti, Origgi, Grani (Gatti), Viciani, Mezzadri, Battistella, Bellini, Gandini (Favini), Maralli, Cazzaniga (Malighetti), Matteucci. Torino: Lovati, Molino, Cuscela (Nardi), Bearzot, Grosso, Moltrasio, Antoniotti (Macchi), Buhtz (Bodi), Novelli (Bacci), Bacci (Buhtz), Bertoloni (Novelli). Arbitro: Rebuffo di Milano. Reti: Moltrasio 41', Bacci 86'. Spettatori: 5.000 circa. Note: Ultima amichevole estiva del Torino prima dell'inizio del campionato, calci d'angolo 11-4 per il Torino. Cronaca [Tratto da La Stampa del 13 settembre 1954] Il Torino ha vinto a Como per 2 a 0, con reti segnate da Moltrasio e da Bacci, due nomi che vedremo sovente riportati come marcatori dalle cronache nella stagione calcistica che sta per cominciare. Il sistema di gioco che Frossi intende dare al Torino di quest'anno non permetterá che raramente l'azione in massa degli attaccanti, impegnati in gran parte a compiti diversi, con zone di manovra ben delimitate. I granata a Como hanno provato questa tattica, che, pur non essendo nuova, ha sfumature d'impiego di uomini a limiti ristrettissimi, senza possibilitá di evasioni: i terzini e i mediani hanno l'ordine della marcatura stretta dell'avversario, non lasciarlo giocare, stargli a ridosso, controllarlo possibilmente sull'anticipo, seguirlo se tenta di scappare; davanti a queste due linee di difesa arroccata, sta Buhtz con mansione di rifornitore, un gioco massacrante, impegnativo ed anche difficile. Le due ali devono manovrare in profonditá, ma sono costrette a retrocedere in aiuto dei compagni come uomini di tamponamento. Davanti a tutti, due centravanti, che per l'occasione sono Novelli e Bacci, unici ad avere libertá d'azione. Vista alla prova pratica questa tattica, almeno ieri a Como, ha dato i suoi frutti. Non é detto che debba sempre riuscire nello scopo, certo che con il passare dei giorni gli uomini potranno fare abito al compito loro affidato, e la manovra dell'intera squadra potrá essere piú organica, diremmo piú facile, piú naturale. Ora tutto é studiato, pare che i granata recitino una lezione imparata a memoria, della quale peró non capiscono il significato. Un qualcosa di improvvisato, un gioco che non é piú gioco ma disciplina. Perché tutto funzioni a dovere occorre esercizio, e necessitá specialmente che tutti gli atleti ritrovino la loro forma migliore Certo il Torino voluto da Frossi non piacerá alle folle; una squadra che non lascia giocare, distrugge lo spettacolo, e non sempre gli avversari riescono a giustificare con il ragionamento il perché di questo ostruzionismo integrale. Eppure il direttore tecnico torinese deve sfruttare gli uomini che ha a disposizione, e cerca di utilizzarli nel modo migliore. Anche ieri a Como qualche fischio si é udito per interventi un po' rudi di Moltrasio, per qualche azione di Cuscela e di Grosso. Il pubblico non si rendeva ragione dell'implacabile marcatura, cui erano sottoposti ! Comaschi. Non ha capito che il Torino provava per il campionato. Non v'é dubbio che sará un torneo difficile quello che comincerá domenica, specie per il Torino, che ha una squadra praticamente nuova negli uomini e nel gioco. I difensori sono giá a posto. Lovati ha avuto interventi ottimi nel corso della gara, Molino ha confermato di essere completamente a posto, Cuscela é giá a punto, e Nardi, che ha giocato nella ripresa é un rincalzo di ottime possibilitá. La mediana é formata da tre colossi, atleti nel senso letterale della parola, e giá abbastanza mobili, con un punto negativo forse per il solo Bearzot. L'attacco vive di spunti, di impennate improvvise e di contropiede. Bacci non é un giocatore di manovra, ma ha il sinistro proibito; Antonintti ha la finezza del cesellatore, Buhtz non é ancora a posto fisicamente, ma sappiamo che cosa puó valere. Su Novelli riserviamo ogni giudizio; ieri ha fallito occasioni facili, in modo incredibile. Probabilmente é questione di ambientamento. Il Como, di fronte a questo gioco stretto dei granata, ha perso la forza del suo attacco. Ha cinque giovani in prima linea, sorretti da due laterali abbastanza vivaci nella corsa e nell'impostazione della manovra. E' una squadra in evoluzione tecnica, che ha bisogno di giocare molto. La difesa é parsa spaesata dalla tattica del Torino, ed ha finito per fare il gioco degli avversari: attaccare a lungo come confermano 11 calci d'angolo a favore e 4 contro, ma non combinare niente. Poche note di cronaca, limitata agli episodi sallenti del match. Al 40' primo goal del Torino. Un fallo di mano di Grassi, appena fuori dell'area permette a Moltrasio di esibirsi nella sua specialitá: tiro secco dal basso in alto verso la destra del portiere comasco Rigamonti, che sbaglia posizione e tarda a scattare. Prima della fine del tempo un fallo di Grosso su Marsili a pochi metri dal portiere Levati non é rilevato dall'arbitro. Rigore? Ai piú é parso di sí. Nella ripresa dopo una serie di calci d'angolo a favore del Como seconda rete granata, segnata da Bacci, che ha sorpreso il portiere Rigamonti con un tiro da circa trenta metri. Alcune sostituzioni nelle due squadre, tutte dettate da motivi prudenziali. |
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