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Comunale di Novara
03/06/1956
h.16.00
NOVARA - TORINO 1-2 (0-1)
Novara
: Lena, De Togni, Gherardi, Protti, De Giovanni, Baira, Pombia, Eidefjall, Renica, Moschino, Albani. All.: Feruglio.
Torino: Rigamonti, Grava, Brancaleoni, Fogli, Grosso, Moltrasio, Pellis, Curti, Bacci, Buhtz, Bertoloni. All.: Frossi.
Arbitro: De Gregorio.
Reti: Curti 32' (T), Bacci 52' (T), Moschino 62' (N).
Spettatori: 3.000 circa.
Note: Mesto commiato degli azzurri novaresi già matematicamente retrocessi; timidi applausi da parte del pubblico locale a favore dei giovani scesi in campo e feroci (e fuori luogo) fischi ai calciatori granata. Terreno erboso ma secco; calci d'angolo 5-4 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 4 giugno 1956]
?Il campionato di calcio è finito, ed è finito bene per il Torino con una vittoria conquistata a Novara nella prima parte della gara, quando la squadra granata contava su giocatori freschi ed in piena efficienza atletica; sul finire l'undici torinese ha dovuto difendere il successo, facendo ricorso alle ultime riserve di energia anche per sopperire al vuoto lasciato da Grosso, costretto ad abbandonare il campo per uno stiramento muscolare (20' della ripresa). In fondo niente hanno da rimproverarsi i novaresi per la sconfitta; la formazione messa in campo da Feruglio sapeva troppo di squadra abbozzata alla meno peggio: con il portiere di riserva Lena, con il terzino Gherardi giovane ed impulsivo, con il mediano Protti, esordiente, con il ''difensore'' Pombia tornato per l'occasione all'antico ruolo di ala destra, don Renlca al posto di Arce, ed infine con il tandem di sinistra dell'attacco composto da due ragazzini abili nel palleggio, ma certamente ancora incapaci al gioco tambureggiante della serie A. Così è nato il risultato: Novara 1, Torino 2. Tutto giusto? Diciamo piuttosto tutto accettabile, e slamo nel vero. I granata infatti hanno dominato Rincontro nelle battute iniziali. Frossi, che tornava sulla panchina per fine squalifica, aveva architettato uno schieramento d'attacco con Bacci e Curti mezze ali arretrate, e con Buthz, Pellis e Bertoloni uomini di punta. Sembrava facile al torinesi superare la difesa azzura, troppo facile: sono venuti alcuni calci d'angolo, sono nate situazioni da goal ma gii errori nei tiri a rete sona stati numerosi. Il primo goal - nonostante questa superiorità - doveva nascere da un'azione di contropiede: parata di Rigamonti su tiro di Renica, rinvio del portiere torinese, tocco lungo di Buthz verso Curti, che sorprende tutta la difesa novarese spiazzata, deviando in porta (32'). Prima della fine del tempo altre occasioni si sono presentate agli attaccanti torinesi che filtravano a piacimento nelle allentate maglie della retroguardia azzurra. Bacci e Pellis un palo di volte almeno hanno fatto grazia al Novara di altrettanti goals. Ripresa. Situazione pressoché analoga al primo tempo. Bacci ha colpito in pieno la traversa, ed al 7' il giovanissimo Fogli doveva architettare e portare avanti l'azione del secondo successo torinese. E' stato bello vedere il medianino granata superare in dribbling due avversari e dare a Bertoloni, liberissimo, la palla per continuare la manovra: passaggio a Bacci e tiro a bersaglio del toscano: Novara 0, Torino 2. Il gioco era fatto, e non ci è voluto molto a capire che i novaresi non avrebbero avuto la forza di superare lo svantaggio. Eidefjall, il migliore tra i padroni di casa, è riuscito a volte a dare qualche grattacapo a Rlgamonti, ma doveva essere Meschino a segnare per il Novara, con un tirocross da fondo campo, che mandava la palla a sbattere contro lo spigolo del montante opposto per finire poi in rete (17'). Subito dopo Grosso andava negli spogliatoi per stiramento muscolare. Ne approfittavano i novaresi per tentare il pareggio con un'azione convulsa e troppo elaborata, e con De Giovanni spinto all'attacco a creare però più confusione che gioco pratico. Non è sortito nulla, salvo l'impressione che il Torino avesse abbandonato ogni idea di aumentare il bottino, limitandosi a controllare le offensive avversarie. Scriviamo la parola fine sul libro del campionato 1955-'56. Si apre il capitolo delle novità del mercato. A Novara tutto è fermo al momento. I dirigenti azzurri trasmetteranno domani alla Lega l'esposto annunciato da tempo per invalidare la regolarità del torneo. I dirigenti del Torino presenti a Novara hanno confermato: 1) che Bearzot è stato ceduto all'Inter, la quale darà in cambio Nesti e milioni; 2) che Moltrasio passerà alla Lazio, con cui è stato raggiunto un accordo definitivo; 3) che Frossi à lasciato libero a partire da domani; 4) che Cazzaniga e Padulazzi tornano all'Inter. Indiscrezioni parlano di una terna di aspiranti allenatori: Baldi, Bigogno e Cina Bonizzoni, e si dice anche che siano in corso trattative per la cessione di Antoniotti alla Juventus. Sono voci, intendiamoci, solamente voci.