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Marassi |
27/08/1961 |
h.16.00 |
SAMPDORIA - TORINO 2-0 (2-0) Sampdoria: Rosin, Vincenzi, Marocchi, Bergamaschi, Bernasconi, Vicini, Toschi, Boskov, Brighenti, Skoglund, Cucchiaroni. All.: Monzeglio. Torino: Panetti, Rosato, Buzzacchera, Bearzot, Lancioni, Cella, Gualtieri, Law, Baker, Gianmarinaro, Mattavelli. All.: Santos. Arbitro: De Marchi. Reti: Sköglund 9', Toschi 15'. Spettatori: 25.000 circa per un incasso di 15.062.750 lire. Note: Espulsi Lancioni all'86' e Sköglund all'87', ammoniti Bergamaschi, Boskov, Mattavelli, Gualtieri, Bearzot e Law. Caldo asfissiante per tutta la durata della partita, terreno regolare, calci d'angolo 8-0 per il Torino. Cronaca [Tratto da La Stampa del 28 agosto 1961] Una partita dal risultato giusto, ma dal povero contenuto tecnico. Una partita in cui essenzialmente è stato il Torino a deludere. L'esito si è concretato nei primi quindici minuti dell'incontro. Per due volte, nello spazio di sei minuti, la difesa si è lasciata cogliere in errori d'incertezza e di grande ingenuità, e per due volte è stata battuta, prima da Skoglund e poi da Toschi. Poi più nulla, né da una parte né dall'altra, in tutta l'ora e un quarto di gioco che ha fatto seguito. Più, nulla: non un'azione che meritasse l'applauso, e non un tiro che fosse degno di successo. Due fatti hanno dominato sul campo. Il primo e stato la grande calura a determinarlo. Una temperatura asfissiante o quasi, un ambiente rovente da piena estate. Il secondo è stato forse una conseguenza del primo, e porta il nome del nervosismo che, a un dato punto, ha finito per passare come per contagio dagli spettatori agli attori. Sanno dovuto farne le spese due giocatori, uno per parte, nello spazio di poco più di un minuto e mezzo: prima Lancioni per il Torino, e poi Skoglund per la Sampdoria, ambedue rimandati negli spogliatoi dall'arbitro, forse per misura prudenziale più che altro, ma giustamente in ambo i casi, che non è cercando di far del male agli avversari che si possa giocare al calcio. Vi erano circa venticinquemila persone a godersi il caldissimo sole sul campo. Venticinquemila persone, e parte delle quali vociavano come dei forsennati definendo l'arbitro come un grand'uomo o come un delinquente a seconda delle decisioni che egli prendeva. Il solito pubblico nostro, che va sul campo per farla da padrone e che non ha occhi, mente e ugola se non per una squadra sola, la propria. Difetto del calcio italiano, questo, che viene gentilmente definito come tifo, che finisce per guastare e corrompere tutto. La partita non ha avuto proprio grande rilievo dal punto di vista tecnico né agonistico, bisogna ripetere. Dei ventidue uomini in campo il più attivo ed il più continuativo e stato Skoglund. Lo svedese ha avuto la sua attività interrotta dall'arbitro che lo ha espulso pochi minuti prima del termine delle ostilità, ma per tutto il primo tempo e per buona parte del secondo, egli si è prodigato profondendo energie senza economia alcuna. Abbiamo detto che il risultato è stato giusto. Senza quelle solenni ingenuità del primo quarto d'ora del primo tempo esso avrebbe anche potuto avere carattere di parità per il cattivo gioco di ambo le parti in causa. Ma bisogna riconoscere che, se il successo doveva premiare una delle due squadre, è alla Sampdoria che esso spettava. L'undici di casa si è mostrato, nel complesso, più veloce e più sbrigativo. Il suo gioco, anche se diventava confusionario una volta giunto in area di rigore avversaria, era più spigliato e più diretto a metà campo, ed al momento della prima impostazione delle azioni. Boskov, la mezz'ala destra jugoslava, tenne per quasi tutto il tempo posizione arretrata, e, nel complesso, non emerse mai gran che. Evidentemente non è una impresa di grande facilità e nella quale si possa ben figurare di primo acchito, quella di imporsi nel calcio del campionato italiano. Una considerazione, questa, che deve aver convinto anche i due elementi britannici dell'undici granata. Baker il centravanti fu come travolto dallo sbarramento difensivo sampdoriano, e sotto buona luce non lo si vide mai. Ma anche Law, la mezz'ala che è indubbiamente più vivace e miglior palleggiatore, non è riuscito a fare quello che voleva. Né l'uno né l'altro arrivarono a piazzare un vero tiro pericoloso in tutti i novanta minuti di gioco, e Law riuscì per primo ad irritare l'uomo incaricato di tenerlo a freno, che minacciò più d'una volta di mettergli le mani sulla faccia, anche dopo di avere trattenuto Baker per la maglia. La prima rete venne segnata da Skoglund al 9' del primo tempo. Lo svedese, dopo di avere dato vita all'azione sulla sinistra, riprendeva la palla in posizione di mezz'ala destra, e la spediva irresistibilmente in rete. Sei minuti più tardi l'avanzata sampdoriana partiva di nuovo dalla sinistra. Su tocco di Skoglund arrivava in corsa l'ala destra Toschi, ed il suo bel tiro trasversale a mezz'altezza batteva nettamente il portiere Panetti. Poi più nulla né di qua né di là, Al 41' della ripresa veniva espulso Lancioni per un brutto fallo e subito dopo Skoglund subiva la stessa, sorte per essere saltato con i due piedi sulla gamba di un avversario. Le due squadre terminavano quindi l'incontro ridotte ognuna a dieci uomini. |
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