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Moretti |
04/10/1961 |
h.13.00 |
UDINESE - TORINO 1-3 (0-1) Udinese: Dinelli, Burelli, Barbiani, Sassi, Tagliavini, Segato, Pentrelli, Beretta, Andersson, Tinazzi, Canella. All.: Bonizzoni. Torino: Panetti, Scesa, Buzzacchera, Bearzot, Lancioni, Rosato, Cella, Ferrini, Baker, Law, Crippa. All.: Santos. Arbitro: Sbardella di Roma. Reti: Law 14', 51' (T), Baker 67' (T), Raffin 83' (U). Spettatori: 14.000 circa. Note: Terreno e tempo buono, giornata leggermente ventilata, angoli 8-0 per l'Udinese. Dopo 4' Bearzot, a causa del riacutizzarsi del dolore ad un muscolo, si é relegato al ruolo di ala destra lasciando il suo posto a Cella. Cronaca [Tratto da La Stampa del 5 ottobre 1961] Pur senza giuocare una delle sue migliori partite e pur ridotto ad operare praticamente in dieci uomini per tre quarti dell'incontro, il Torino ha superato l'ostacolo rappresentato dall'Udinese con grande facilità, ottenendo il settimo risultato utile consecutivo. I friulani hanno allineato una formazione che in difesa è parsa appena discreta ed estremamente evanescente all'attacco. Ha dominato a lungo, l'Udinese, anche per le precauzioni fin troppo difensive adottate dai torinesi, ma al momento della conclusione delle azioni essa è fallita in pieno. Errori di ogni tipo e specie ha commesso il suo settore di avanguardia: esitazione e ritardo nei tiri, mancanza assoluta di precisione nel medesimi, confusione, assenza di idee chiare, decisa inefficienza, di tutto un po'. E' riuscita, questa prima linea, a segnare il punto della bandiera negli ultimi minuti della partita quando gli ospiti, vincendo da tempo per 3 a 0, già avevano rallentato lo sforzo, in un momento cioè in cui il portiere granata Panetti coperto da un compagno che gli si era piazzato davanti, non poté vedere in partenza il tocco di testa dell'ala avversaria Canella. Il Torino metteva in campo la stessa formazione che tre giorni prima aveva battuto la sua concittadina Juventus, Ma presto, fin dalla prima parte del primo tempo, il suo mediano destro e capitano, Bearzot, prendeva a zoppicare malamente per una lesione a una gamba, che presenta le caratteristiche esteriori dì uno strappo muscolare. Bearzot tentava di reagire per qualche po' al male, poi passava ad occupare la posizione dì ala destra, e dalla medesima più non si muoveva nemmeno alla ripresa. A mediano laterale destro retrocedeva Cella, elemento pronto a tutti i compiti. Il Torino prese subito misure fin troppo prudenziali per quello che doveva dimostrare di essere il vero valore dell'avversario: il numero dei suoi attaccanti era spesso ridotto a tre elementi od anche meno. Ferrini fece più lavoro a metà campo ed in difesa, che non in veri compiti di costruzione. E Law senza brillare eccessivamente fu efficace quanto mai. Egli segnò per la sua squadra la prima e la seconda reta della giornata e fece segnare la terza al suo connazionale Baker. Panetti il portiere difese la sua rocca con sicurezza e con valore. Il punto subito non gli può essere addebitato. Nella sola occasione, pure del secondo tempo, in cui egli uscì dai pali a vuoto, l'attaccante Ferrini respinse la palla proprio sulla linea della porta. L'aria era fresca e frizzante a Udine, ma il cielo, dopo la pioggia diluviale caduta, si era nuovamente fatto sereno. Circa 12 mila persone assistevano all'incontro, malgrado la giornata feriale. L'Udinese si portò subito in avanti come se volesse tutto travolgere, ed il Torino rispose immediatamente rafforzando - fin troppo, ripetiamo - la sua difesa. Ma prontamente e quasi in urto con l'andamento del gioco, i granata segnarono e passarono in vantaggio. Sì era giunti appena al 13'. Un calcio di punizione veniva assegnato agli ospiti sul lato destro del loro attacco. Law riprendeva il traversone basso, si intrufolava al centro e con un preciso tiro di sinistro batteva nettamente il portiere Dinel11, nell'istante in cui questi Stava protendendosi verso la sua sinistra. Uno a zero. Nuova prolungata ed inefficace offensiva del padroni di casa, due belle parate, una alta e l'altra in tuffo, di Panetti, l'infortunio già menzionato di Bearzot, malumori del pubblico nei riguardi degli attaccanti locali, secche rapide e pericolose puntate in avanti dei torinesi, Law che ad un dato momento salta fuori nella propria area di rigore come salvatore di una situazione che minacciava di farsi piuttosto brutta, ed il primo tempo terminava col Torino in vantaggio. Alla ripresa il centroavanti del friulani Andersson che il pubblico stava beccando aspramente, passava all'ala sinistra senza che il suo rendimento migliorasse affatto, errori di valutazione evidenti commetteva anche l'arbitro. Ed al 5', Law raddoppiava il vantaggio della sua squadra. E' Baker che si fa luce sulla sinistra, e visto arrivare il compagno Law in piena corsa, gli mette la palla nei piedi. Law non perdona. Fa due a zero. L'Udinese ritorna ad attaccare e, nell'occasione in cui potrebbe Analmente segnare, Ferrini, coi piedi sulla linea della porta respinge la palla come già menzionato prima Al 22', Law restituisce la cortesia a Baker: il portiere Dinelli, toccando la palla rimette in posizione regolare lo scozzese che stava andando fuori gioco, Law con un tocco lieve serve Baker, e questi segna il tre a zero. Un risultato che più netto e più giusto non potrebbe essere. E' negli ultimi minuti della partita che l'Udinese segna il punto della bandiera. Panetti coperto da un compagno non può vedere il tiro di Canella in partenza e viene battuto. Tre a uno. |
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