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Comunale di Bergamo |
22/10/1961 |
h.14.30 |
ATALANTA - TORINO 2-0 (1-0) Atalanta: Cometti, Rota, Roncoli, Nielsen F., Gardoni, Colombo, Gentili, Maschio, Nova, favini, Magistrelli. All.: Valcareggi. Torino: Panetti, Gerbaudo, Buzzacchera, Bearzot, Lancioni, Rosato, Albrigi, Ferrini, Baker, Cella, Crippa. All.: Santos. Arbitro: Rigato di Mestre. Reti: Maschio 28', Nova 51'. Spettatori: 22.000 circa. Note: Giornata di sole, terreno in buone condizioni, ammonito Nova per eccessive proteste nei confronti dell'arbitro. Completamente esaurito lo stadio della Brumana di Bergamo: dalle tribune si intravedono numerosi portoghesi arrampicati su pali e alberi circostanti lo stadio; calci d'angolo 3-3. Cronaca [Tratto da La Stampa del 23 ottobre 1961] Raccontiamo subito l'episodio del calcio di rigore, di quel tanto discusso rigore che ha aperto all'Atalanta la strada della vittoria sul Torino (per 2 a 0). Siamo al 27° minuto, i neroazzurri attaccano in forze. Su un lungo rilancio di Maschio, Nova ingaggia un duello con Lancioni: non possiamo dire che l'azione del granata sia del tutto regolare, ma l'arbitro non ravvisa gli estremi della punizione, e la palla finisce sul fondo. Nova affronta Rigato con larghi gesti di protesta, e non interrompe il suo vociare neppure di fronte al primo richiamo dell'uomo in giacchetta nera. Rigato prende Nova per le spalle e lo scrolla con violenza, ed il centroattacco neroazzurro si calma, ma il gesto di Rigato (inconsueto senza dubbio su un campo di calcio) non piace al pubblico di Bergamo. Si riprende a giocare e l'attacco atalantino scende ancora nei pressi di Panetti; è un vero assalto con un batti e ribatti da far paura. Rosato tenta di salvare la situazione respingendo forte, ma sbuccia la palla che giunge nei pressi di Favini due metri entro l'area di rigore. Mentre il neroazzurro si appresta a continuare il gioco, piomba su di lui Bearzot, Favini cade e Rigato seccamente indica il dischetto della massima punizione. Vane le proteste del granata. Maschio, con un tiro preciso, segna il primo goal. Era o non era rigore? E' possibile che Rigato sia stato così drastico in questa circostanza, spinto quasi da un complesso di colpa per il gesto che lui stesso aveva compiuto un minuto prima ai danni di Nova? I granata sostengono che si tratta di un penalty inventato, i neroazzurri giurano sulla legittimità e sulla legalità del provvedimento. Sono giudizi di parte. Per conto nostro possiamo aggiungere che altre volte avevano visto ben di peggio senza che si fosse giunto a decretare una punizione così severa. Abbiamo raccontato nei dettagli questo episodio, e riteniamo di averlo ricordato con tutta sincerità,ma con altrettanta sincerità vogliamo dire a questo punto che il Torino ha forse disputato a Bergamo la più brutta partita della stagione. Law e Scesa - assenti per i noti infortuni - hanno lasciato un vuoto tremendo nella squadra. Non è il caso di giudicare i sostituti, che non sono stati mai aiutati a superare le difficoltà cui andavano incontro, ma dobbiamo obiettivamente dire che la difesa ha fatto troppa confusione, e che l'attacco è rimasto senza l'elemento guida. Il secondo goal di Nova ha portato il successo dell'Atalanta al punteggio di 2 a 0, che supera forse gli stessi meriti dei vincitori, ma hanno giocato troppo male i granata per evitare la sconfitta. Pareva d'essere tornati ai tempi tristi.. dello scorso anno: Baker (senza Law) non ha trovato la possibilità di effettuare un solo tiro a rete, Cella non è più uomo d'attacco, Ferrini ha lavorato molto ma non bene nel duplice compito di mediano e attaccante, a Crippa è tornata la smania di dribblare tutti (e per di più si è anche fatto male nella ripresa); rimane Albrigi: al suo esordio in Serie A, il giovane ha tentato di dare dinamismo al reparto, creando qualche buona occasione, ma anche sbagliandola. I difensori non sono immuni da colpe negli episodi dei due goals, ma più che altro dobbiamo ricordare che non ha funzionato l'intero impianto tattico, che per di più è stato modificato tre volte durante la gara. Come uomo libero hanno giocato prima Rosato, poi Gerbaudo. Infine Lancioni. I giudizi - specie se negativi - per una partita brutta non possono far testo; ci sono attenuanti per questo passo falso del Torino, dalla mancanza di Law al rigore di Rigato, ma nonostante ciò vogliamo dire che dalla squadra granata ci attendevamo assai di più. anche dell'Atalanta, che continua infaticabile la sua serie d'oro; perché a rendere arduo il compito dei torinesi ed a prepararne la caduta hanno cooperato molto gli uomini di Valcareggi. L'Atalanta ha caratteristiche di stile assai simili a quelle del Torino: difesa grintosa ed attacco mobile, guidato da un grande. Maschio ieri c'era, Law no. E con Maschio bisogna ricordare Nielsen, a tratti Colombo e l'ala Magistrelli. La formazione bergamasca è la lieta sorpresa di questo campionato: ha perso la prima partita per 6 a 0, ma da quella lontana domenica di agosto molte cose sono cambiate: nelle altre nove gare disputate ha incassato quattro reti soltanto, di cui due su calcio di rigore. Vive sull'estro di Maschio e sul lavora intelligente di Nielsen, ma gira a pieno regime tutto il complesso. Venticinquemila spettatori. Un bel sole, temperatura mite. Al primo scontro (con Maschio per la verità) Rota si produce una ferita all'arco sopracciliare destro, esce per cinque minuti, torna poi ala destra, per riprendere dopo un quarto d'ora il suo posto. Al 29' l'episodio del rigore già riferito. Verso la fine del tempo i granata tentano qualche abbozzo di attacco, ma Crippa e Ferrini tirano banalmente fuori. Si riprende a giocare per il secondo tempo ed i torinesi pare vogliano svegliarsi dal letargo; ottengono un calcio d'angolo ma devono molto presto subire la seconda rete: su corner, tirato da Magistrali, respinge di testa Gerbaudo, Nova si trova la sfera sui piedi ed azzecca un bolide violento. Panetti para senza trattenere e la palla sfiora Rosato e finisce in goal (7'). A questo punto inizia la vera offensiva del Torino. Ma è troppo tardi e gli attaccanti granata arrivano raramente nei pressi di Cornetti, che compie una sola parata degna di questo nome, su tiro di Ferrini in seguito ad un calcio di punizione. Tutto qui. Una manovra sterile, a conferma di una giornata brutta. Non si drammatizzi però: domenica rientra Law. |
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