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Filadelfia |
15/04/1962 |
h.15.30 |
TORINO - PALERMO 3-0 (1-0) Torino: Panetti, Scesa, Buzzacchera, Bearzot, Gerbaudo, Schiavo, Gualtieri, Rosato, Locatelli, Ferrini, Crippa. All.: Santos. Palermo: Mattrel, Burgnich, Calvani, Prato, Benedetti, Sereni, De Robertis, Maavasi, Borjesson, Fernando, Ferrazzi. All.: Remondini. Arbitro: Ferrari di Milano. Reti: Crippa 22', 63', 67'. Spettatori: 25.000 circa. Note: Festosa invasione di campo al termine della partita da parte dei sostenitori del Torino. Nell'occasione Bearzot festeggia la presenza numero 200 in maglia granata. Calci d'angolo 7-4 per il Torino. Cronaca [Tratto da La Stampa del 15 aprile 1962] Il segretario granata Giusti, ''vecchio esperto'' in situazioni calcistiche, diede all'improvviso l'ordine di aprire un cancello alla sinistra delle tribune; una folla dì bandiere rosso cupo invase il recinto. Sulle spalle dei tifosi più robusti, portato in traballante e gioioso trionfo, capitan Bearzot festeggiò la duecentesima partita in maglia granata. Crippa continuò a sognare ad occhi aperti la magnifica avventura di tre reti segnate proprio all'ultima giornata dì una stagione amara di soddisfazioni (quattro erano stati prima i goals dell'ala sinistra) e il giovane Rosato fece per la prima volta personale esperienza di quanto fosso bello ed imbarazzante l'entusiasmo popolare sportivo. Così con una scatenata e allegra dimostrazione dei suoi sostenitori, il Torino ha concluso il campionato. Dopo il periodo iniziale di rodaggio sì era trovato addirittura a] secondo posto in classifica, ma fin da allora Santos, allenatore bravo ed avveduto, aveva ammonito di non puntare a traguardi irraggiungibili per una squadra appena formata. Termina, ora al settimo posto, posizione più che soddisfacente, possedendo inoltre l'impianto di gioco più invidiato d'Italia, tanti sono i giovani di ormai sicuro avvenire nelle sue fila. Peccato che su questa serenità gettino un'ombra di rammarico la disillusione di Cella, uno dei migliori granata che non potrà andare in Cile per un banale incidente di gara, e le preoccupazioni per Baker di nuovo alle prese con medici e operazioni. Sarà recuperabile il centrattacco inglese? Quando e in quale misura? Questo aspetto oscuro dell'avvenire granata non toglie comunque nulla ad un magnifico presente. Oltre a tutto l'acquisto ora ufficialmente confermato dell'attaccante Di Giacomo del Lecco, un elemento di punta capace di occupare anche il ruolo di centravanti, dà sicurezza in qualsiasi caso alla popolare squadra torinese. E' stato un bel campionato, questo per il Torino, bello per il comportamento di molti suoi atleti, per una serie di brillanti risultati e per le possibilità future che la inquadratura della compagine lascia, intravvedere. Più tardi si farà con calma il bilancio della stagione: il giudizio su di essa e già stato tuttavia anticipato dagli appassionati che hanno portato in trionfo i calciatori, cercando invano di sollevare sulle spalle anche il modesto Santos. L'allenatore al quale va il maggior merito dell'ottimo piazzamento gradata era scappato via negli spogliatoi, a nascondere la sua soddisfazione. Per la festa finale dei torinesi il Palermo è stato un perfetto antagonista: ha giocato senza asprezze pur non rinunciando mai a cercare qualche spunto offensivo. L'infortunio subito da Ferrazzi, la finta ala che ha sempre tenuto il posto di centromediano, e soprattutto la giornata disastrosa di Fernando hanno però impedito ai rosanero di essere realmente minacciosi. Panetti ha dovuto eseguire soltanto due parate difficili dapprima su deviazione di De Robertis, poi su girata di Prato. Per il resto il Torino ha dominato. Gerbaudo, difensore libero, Bearzot, che controllava facilmente un annebbiato Borjesson, e Buzzacchera, su De Robertis, hanno creato uno sbarramento saldo, mentre il terzino destro Scesa, privo del diretto avversario da marcare, si trasformava ora in mediano di rilancio ora addirittura in ala. Proprio da Scesa partiva, al 17° minuto, l'azione che, proseguita da Schiavo, dava modo a Ferrini di effettuare un fortissimo tiro ben piazzato. Mattrel, sebbene coperto, intuiva la traiettoria e deviava in angolo. Poco dopo era Burgnich a evitare al portiere un goal dello stesso Ferrini, ma al 23' Crippa dava inizio alla sua serie d'oro. Su calcio d'angolo l'ala sinistra sbucava all'improvviso al centro dell'area e di testa metteva in rete. Il Palermo otteneva un goal di Fernando, annullato per netto fuori gioco (27') poi continuava a subire la superiorità dei granata. Neppure una distorsione alla caviglia prodottasi da Gualtieri frenava il Torino. Al 19' della ripresa su punizione battuta da Gerbaudo, Locatelli toccava verso Crippa e questi, trovatosi ancora una volta tutto solo, poteva scartare il portiere e segnare. Con identica azione, al 23', Crippa otteneva il terzo suo goal e per poco, al 36', non ne realizzava un quarto. Tre a zero, del resto, è un punteggio che indica chiaramente il miglior gioco del Torino e il brio di Crippa il quale si è messo da solo in vetrina, in vista di una possibile cessione. Per ora non ai annunciano altre novità tra i granata. Si aspetta l'arrivo del presidente Filippone, atteso per mercoledì, e quello del general manager Ostreicher, prima di procedere in trattative per le compre e vendite. Molte notizie grosse invece nel Palermo. La squadra siciliana, se le prove pratiche ne confermeranno il valore, assumerà un negro. Il Palermo non si sente legato al patto di non acquistar giocatori di colore, poiché non era in serie A quando i presidenti fecero questo accordo segreto. Inoltre nel 1962, in Italia almeno, le discriminazioni razziali sono un assurdo. Si può dubitare dell'utilità tecnica dei ne date le difficoltà di adattarsi al nostro clima invernale, ma non sarà certo il colore della pelle a turbare il buon senso e la larga visione dell'umanità propri degli italiani. Il Palermo dunque acquisterà dal club portoghese del Belenenses l'ala sinistra Jajuka, che proviene dal Mozambico come il suo più celebre connazionale Eusebio. Quasi a fare da contrappeso, i rosanero metteranno all'altra estremità dell'attacco un biondo svedese, Backmann per il quale hanno rilevato il contratto dall'Udinese (costo totale di Backmann una trentina di milioni). Fernando inoltre si interesserebbe di un altro portoghese, Diego, dello Sporting Club di Lisbona, il che permetterebbe allo stesso Fernando di essere ceduto sulla base, si dice di 300 milioni. Sono avviate inoltre le trattative, infine, per il centravanti Volpe della Reggiana. I due calciatori dal Portogallo dovrebbero essere in Italia già giovedì prossimo, poiché il Palermo, oltre all'incontro col Flamengo (per il quale spera sempre di avere Nicole in prestito), ha in programma una serie di partite ad Ankara, Smirne, Atene e forse Tel Aviv e quindi il torneo calcistico di New York dal 16 maggio al 20 giugno. In quanto a cessioni verrà lasciato libero Mattrel, che è della Juventus, sono state ricevute offerte per Burgnich, e sarà restituito pure alla Juventus Borjesson e come si è detto si venderà, se le offerte saranno abbastanza alte, anche Fernando. Nel primo giorno di trattative ufficialmente aperte i siciliani hanno già varato un programma abbastanza, intenso. |
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