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Braglia |
07/10/1962 |
h.15.00 |
MODENA - TORINO 1-0 (1-0) Modena: Balzarini, Barucco, Garzena, Ottan, Aguzzoli, Goldoni, Gallo, Merighi, Pagliari, Tinazzi, Bruells. All.: Malagoli. Torino: Vieri, Scesa, Buzzacchera, Rosato, Bearzot, Ferrini, Danova, Locatelli, Di Giacomo, Spanio, Crippa. All.: Santos. Arbitro: Campanati di Milano. Reti: Merighi 18'. Spettatori: 27.000 circa. Note: Espulso Danova al 39' per un grave fallo su Darzena. Cielo coperto con qualche rovescio di pioggia nella prima parte dell'incontro. Terreno buono, angoli 8-6 (5-3) per il Modena, ammoniti Goldoni, Pagliari, Ottani e Rosato oltre a Santos, allenatore del Torino. Cronaca [Tratto da La Stampa dell' 8 ottobre 1962] Una partita dura, spigolosa e difficile, una partita che il Torino ha perso per i troppi errori commessi - prima e durante la gara, - e che ii Modena di conseguenza ha vinto sfruttando i difetti avversari e anche un pizzico di fortuna. Uno a zero il risultato a favore degli emiliani, un unico-goal in verità bello nella conclusione ma favorito da particolari circostanze. Riesce difficile comprendere la decisione di Santos di trasformare cosi radicalmente la squadra; i granata erano reduci da una vittoria, avevano l'entusiasmo che segue sempre chi si sente in serie favorevoli, ma il tecnico sudamericano ha mutato formazione, ha messo Bearzot come uomo libero, ha spostato Rosato da sinistra a destra, ed ha arretrato Ferrini nella mediana per far giocare all'attacco Spanio. Non diciamo che ciò sia stato determinante nell'insuccesso, certo si è registrato uno squilibrio nella manovra tattica della squadra. Questo prima della gara, poi è venuto il resto.. Il Torino è noto per la saldezza dei suoi reparti difensivi, per il lavoro costante e preciso dei vari Scesa, Buzzacchera, Rosato e Ferrini, per la loro sicurezza negli scambi, per l'equilibrio nel gioco. Ieri questi ragazzi hanno disputato una prova gagliarda, ma al momento dell'azione di Merighi, quella della rete, tutto l'impianto difensivo è crollato. Aveva sbagliato Suzzacchera nel seguire Gallo fino al centro del campo, Ferrini non aveva controllato Tinazzi come era suo dovere tattico, Bearzot è caduto sulla-prima finta dell'argentino né nulla di meglio riusciva a combinare Scesa giunto all'ultimo momento. Merighi poteva così fulminare Vieri con un tiro prepotente. Tanti errori e una sola prodezza, perché quel goal è stato veramente bello e da quel goal purtroppo sono derivati il risultato e la prima sconfitta del Torino. Poi Danova, innervosito per il trattamento rude di cui lo faceva oggetto Garzena, cadeva in un plateale fallo di reazione proprio sotto il controllo dell'arbitro e Campanati mandava Danova negli spogliatoi. Ridotti in dieci uomini e con una rete al passivo, i granata cercarono l'azione di ricupero, ma era una impresa praticamente disperata. A Locatelli e Di Giacomo si è presentata l'occasione di pareggiare ma l'hanno entrambi fallita per troppa precipitazione e forse anche per l'orgasmo che attanaglia sempre chi deve tentare l'impossibile. I torinesi hanno perso ma non sono stati umiliati dal Modena, anzi diremmo che sono stati proprio i gialli a tirare un lungo sospiro di sollievo al fischio di chiusura della partita, ma l'ultima mezz'ora non può far dimenticare le vicende della parte iniziale. Il Modena ha creato le premesse della sua vittoria in principio poi ha difeso il vantaggio con decisione e con tanta volontà come è sua abitudine. Il Modena del resto è una squadra di provincia, l'assenza di Cineslnho accentua ancor di più questa caratteristica. Difensori arcigni, attaccanti modesti. Anche se Merighi combina qualcosa di pregevole in linea tecnica, anche se Bruells è elemento di possibilità tecniche notevoli. Il Torino potrà trarre utili insegnamenti dalla lezione di Modena. E' inutile cambiare squadra quando si vince assurdo impegnare un difensore nel seguire sempre (anche a centro campo) un attaccante modesto come Gallo; ed è deplorevole specialmente che un elemento di classe come Danova si lasci prendere dal nervi tanto da meritare l'espulsione. Ed ecco alcuni cenni di cronaca. Quasi 30 mila spettatori, cielo coperto ma temperatura ancora afosa. Le due squadre adottano entrambe il catenaccio, o gioco di copertura se più vi piace. Al 4' primo scontro Garzena-Danova, premessa a quanto succederà dopo, ed al 6' la più bella azione del Torino condotta da Di Giacomo e da Danova, non conclusa da Spanio per un soffio: Ed al 21' il goal: da Gallo a Tinazzi, rapido lancio a Merighi che supera Bearzot, Scesa e batte Vieri con un tiro imprendibile. Insiste il Modena, e al 31' un lancio di Tinazzi è raccolto al volo da Bruells, Vieri respinge con il corpo fortunosamente in calcio d'angolo. Al 38' il fattaccio, su punizione in favore dei granata Garzena colpisce al basso ventre Danova, la palla finisce al portiere Balzarini e proprio mentre l'estremo difensore modenese rilancia a centro campo, Danova si fa sorprendere in un plateale fallo di ritorsione sul terzino. Garzena è a terra e l'arbitro manda il granata negli spogliatoi. Si riprende a giocare, ed il Torino nonostante sia ridotto in dieci uomini tenta l'azione di sfondamento della difesa modenese, sempre più chiusa a riccio. Al 22' Locatelli tira fuori, al 28' Spanio non arriva su una palla buona, al 33' Ferrini manda la sfera di poco a lato, e per concludere al 38' Di Giacomo con un bellissimo tiro al volo costringe Balzarini a un'autentica prodezza per evitare il pareggio. Peirò, che ha assistito alla prova dei suol nuovi compagni, ha così commentato la partita: ''Nel primo tempo a noi è mancata la coordinazione a centro campo e ci ha fatto difetto un vero tiratore in goal. Nella ripresa, con un po' più di fortuna potevamo pareggiare''. Al termine della partita il presidente della Società finanziaria comm.Cillario e il presidente della Società calcio Torino rag. Filippone hanno concordemente dichiarato: ''Non acquisteremo Sanfilippo e non lo tessereremo. Se qualche dirigente avesse speso una parola di troppo con l'argentino, vorrà dire che si terrà Sanfilippo come.. Portafortuna''. |
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