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29/05/1963 |
h.19.30 |
ADMIRA WACKER WIEN - TORINO 1-0 (1-0) Admira Wacker Wien: Draxelmayer, Kolarik, Sommer, Bedernik, Foschler, Breiberz, Kaltenbrunner II, Reiter, Körner, Tracai, Hamerl. All.: Pesser. Torino: Vieri, Teneggi, Buzzacchera, Mialich, Gerbaudo, Piaceri, Cardillo, Ferrini, Hitchens, Locatelli, Crippa. All.: Ellena. Arbitro: Masch (Cecoslovacchia). Reti: Kaltenbrunner II 7'. Spettatori: 5.000 circa. Cronaca [Tratto da La Stampa del 30 maggio 1963] Il Torino ha perso per 0-1 a Vienna contro l'Admira la prima prova della Mitropa Cup ma il risultato non è grave e neppure compromettente. La gara di ritorno potrà sanare la situazione; si può anzi prevedere che ai torinesi non riuscirà troppo difficile assicurarsi il successo necessario per superare il turno. La squadra austriaca, vista questa sera a Vienna, non è una équipe che possa impressionare; gioca un calcio vecchio stile con l'aggiunta di una grintaeccezionale, ma niente di più. Impostata la gara sul combattimento, i granata hanno dovuto accettare il buono e il male dell'anormale situazione. Il Torino di Vienna del resto aveva troppe riserve per giocare un calcio di stile. Ha reagito con coraggio alle entrate dure degli avversari. Subito un goal del tutto irregolare, i granata hanno saputo opporre all'offensiva costante dei calciatori austriaci la volontà e la decisione. Su contropiede Hitchens è stato atterrato in area, senza che l'arbitro concedesse il giusto rigore. Verso la fine si è avuto però l'episodio di Ferrini (un fallo di mano in area di rigore) che ha parzialmente compensato i torinesi dei due gravi errori commessi prima dal signor Mach. Però è bene dire fin dall'inizio di una manifestazione importante come la Coppa Europa, che non è il caso di affidarla alla direzione di arbitri poco sicuri come ha dimostrato di essere il signor Mach. Se i guai della partita non sono stati gravi lo si deve alla condotta sportiva dei giocatori, allo correttezza del pubblico e molto alla fortuna. Non certo alla direzione dell'arbitro cecoslovacco Mach. Il campo del First di Vienna (l'Admira non ha la necessaria attrezzatura di illuminazione serale) presenta larghi spati vuoti quando l'arbitro Mach fischia l'inizio. E' unostadio sistemato alla periferiadella città con gli spalti in legno, sfruttanti in massima parte il terreno collinoso. Lo spettacolo è suggestivo con il celo arrossato dal tramonto. Si comincia alla luce naturale. Il dispositivo tattico dell'Admira- il vecchio centravanti Koerner ha 37 anni, gioca arretrato - costringe i granata a tenere Ferrini sull'anziano nazionale austriaco. Mialich sta libero dietro a tutti. Attaccano subito con decisione i bianchi, e al 7' giunge il goal. L'azione è confusa: il terzino Kolarik si libera di Crippa e centra. Vieri para, ma non trattiene la palla; c'è qualche incertezza tra i difensori granata, vediamo nettamente la mano di Hamerl toccare la palla che Kaltenbrunner di tacco mette in rete. Protestano decisamente i torinesi per il fallo di Hamerl, ma l'arbitro non vuole ascoltare il parere del guardalinee che pure aveva sbandierato la irregolarità, e convalida il punto. Si accendono ora i fari dell'illuminazione artificiale. I granata ottengono un calcio d'angolo ma sono sempre i bianchi a comandare il gioco. Verso la mezz'ora i granata prendono quota e riescono a intessere alcune trame di gioco abbastanza buone. Locatelli - innervosito da molte decisioni arbitrali raramente strane - ritrova la calma e dà un buon apporto alla manovra complessiva. Il suo generoso lavoro, comunque, non porta frutti sia per l'abilità dei difensori austriaci, sia perché Hitchens e specialmente Cardillo non hanno capito la tattica veramente efficace usata dagli avversari, quella di creare il fuorigioco. Una bella occasione al il' si presenta a Hitchens, ma l'inglese tarda nello scatto e il cross di Crippa non viene sfruttato. Peccato: Hitchens era solo. Sempre Hitchens al 42' è nettamente atterrato in area da Sommer. L'arbitro fa finta di non avere visto bene. Con un calcio d'angolo a favore dell'Admira si chiude il prima tempo. La ripresa non cambia la situazione: gli scontri fra i giocatori si fanno sempre più frequenti e all'8' Hamerl e Ferrini vengano alle mani. L'arbitro s'accontenta di dividerli. Parlare di tecnica e di gioco in simili circostanze è impossibile. Commette falli, sia pure di reazione, anche Hitchens, di solito così corretto.Al 29' un episodio perlomeno curioso: su un lungo cross di Bedernik, Vieri esce, respinge corto, ma non può tratte nere la palla. Komer indirizza a parabola verso la rete ormai vuota, Ferrini d'istinto respinge la palla con le mani; c'è un po' di confusione attorno al granata e l'arbitro Mach non vede, forse ingannato dalla strana luce dei fari. Il signor Mach, comunque, ha l'impressione di aver sbagliato grosso, e da questo momento intensifica il suo arbitraggio.. casalingo. Intanto gli scontri - non solo verbali, purtroppo - si fanno più frequenti, ma per fortuna senza gravi conseguenze. Si distinguono i difensori granata, Ferrini non abbandona più la sua posizione di copertura, gioca con autorità Mialich, tengono il campo con sicurezza anche Teneggi e Gerbaudo. E' chiaro che i granata s'accontentano di contenere nei limiti minimi la sconfitta. E ci riescono. |
w w w . a r c h i v i o t o r o . i t | ||
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