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Comunale |
22/09/1963 |
h.15.30 |
TORINO - BOLOGNA 0-0 Torino: Reginato, Teneggi, Buzzacchera, Cella, Lancioni, Ferrini, Albrigi, Puia, Gualtieri, Moschino, Peirò. All.: Rocco. Bologna: Negri, Furlanis, Lorenzini, Tumburus, Janich, Fogli, Perani, Bulgarelli, Nielsen, Haller, Pascutti. All.: Bernardini. Arbitro: Sbardella di Roma. Reti: - Spettatori: 30.000 circa per un incasso di 25 milioni di lire. Cronaca [Tratto da La Stampa del 22 settembre 1963] Cella è stato senza dubbio il miglior giocatore in campo di Torino-Bologna. Già prima del fischio di inizio il difensore libero ha giocato d'anticipo. Negli spogliatoi egli ha invitato i raccattapalle, forniti come è logico dalla squadra di casa, a non svolgere troppo in fretta il loro lavoro, almeno fin che ì granata si fossero trovati in pareggio. I bolognesi apparivano troppo forti, il Torino troppo incompleto. Alle assenze di Hitchens, Crippa, Scesa, Poletti e Rosato, si era aggiunta anche quella inattesa, di Vieri. Il portiere risentiva, del duro colpo buscato a Vicenza. Degli altri sono note le vicende e naturalmente i più rimpianti erano Poletti e Rosato, che stanno tanto bene da far parte della rappresentativa italiana ai Giochi del Mediterraneo. Il Torino è l'unica società di serie A, che sacrifichi due titolari di notevole valore. Perfino il trainer dei bolognesi Bernardini, prima, della partita, riconosceva la disparità di condizioni in cui era venuto a trovarsi l'undici piemontese nei confronti degli altri Clubs. ''Comunque - aveva aggiunto Bernardini - non mi sento affatto tranquillo per l'andamento della gara''. Sfortunatamente per lui, è stato un buon profeta, o meglio un ottimo psicologo. Il Torino, partito in condizioni di inferiorità, si è rinfrancato man mano che i minuti passavano senza danni; il Bologna, che aveva due soli titolari assenti, i terzini Capra e Pavinato, è stato posto sul piano degli sfortunati avversari dalla disavventura di Lorenzini. Dopo mezz'ora di gioco, questi è rimasto bloccato da uno strappo muscolare. Del tutto inutilizzabile, il ''numero 3'' è passato all'ala ed al suo posto è retrocesso Pascutti, rivelando inattese doti di uomo di retroguardia specie per la scelta di tempo con cui ha saputo spesso portar via il pallone all'antagonista diretto. L'attacco bolognese naturalmente è rimasto sbilanciato ed ancor più slegato di quanto non sia già apparso all'inizio. In questo attacco, Haller, controllato a. eccessiva distanza da Ferrini, ha messo in luce spunti personali di alta classe, Perani è stato vivace, Nielsen ha lottato invano contro il duo Lancioni-Cella. Migliore l'inquadramento del Bologna a metà campo, con Fogli in forma e Bulgarelli non ancora all'altezza troppo di vista la sua mezzala, Bulgarelli. Peirò ha dovuto cercare triangolazioni con i giovani Gualtieri o Albrigi, ma non si può certo richiedere a questi ragazzi un'improvvisa esplosione di personalità. Non sarebbe generoso far cadere addosso ai due rincalzi, come pure su Teneggi delle sue partite internazionali della scorsa stagione ma pur sempre pericoloso. La difesa ha avuto un Negri perfetto come scelta di tempo nelle due occasioni in cui ha dovuto intervenire. Interessante, infine, e non deludente la prova di Furlanis che doveva affrontare Peirò. L'attività offensiva, del Torino avrebbe dovuto poggiare appunto sullo spagnolo, ma questi non ha trovato l'aiuto previsto né in Moschino, vagante a centro campo a controllare Fogli, né in Puja tutt'ora in attesa di trovare il giusto ritmo, ed inoltre severamente impegnato a non perdere troppo di vista la sua mezz'ala Bulgarelli. Peirò ha dovuto cercare triangolazioni con i giovani Gualtieri o Albrigi, ma non si può certo richiedere a questi ragazzi un'improvvisa esplosione di personalità. Non sarebbe generoso far cadere addosso ai due rincalzi, come pure su Teneggi e tantomeno sull'ottimo Reginato tra i difensori, la colpa di un.. Pareggio, di cui il Torino si dichiarava più, che soddisfatto in partenza. Forse soltanto da Ferrini è il caso di pretendere di più. E' vero che ieri il mediano ha dovuto opporsi ad Haller, il migliore elemento dell'attacco bolognese, tuttavia le risorse del triestino sono tali da permettergli di emergere con maggiore autorità. La cronaca delle occasioni mancate inizia con una galoppata di Haller che tira da posizione angolata (Reginato para con bella sicurezza). Pascutti, al 22' sfiora il bersaglio ed ugual sorte tocca ad Albrigi autore di un fortissimo tiro al 23'. Al 28' Lorenzini, nell'effettuare uno scatto, si produce uno stiramento muscolare. Il Torino conclude il primo tempo con tre belle occasioni da rete. Gualtieri al termine di una velocissima discesa manda a lato da buona posizione e Puja, su centro di Albrigi salta di testa (molto bravo l'ex vicentino in questa specialità) ma la palla finisce fuori. Lo stesso Puja indovina un tiro a fil di traversa, ma questa volta è Negri, con un balzo, a salvare. Nella ripresa i bolognesi si ritirano nella loro metà campo, ed i granata stanno attenti soprattutto a non perdere. Rompe questo tacito armistizio, Moschino con una stangata improvvisa bloccata da Negri. Lo stesso portiere, con un guizzo interviene su deviazione di testa di Puja e ruba a Gualtieri un pallone da rete. Al 42' Peirò conclude una delle sue caratteristiche fughe filando a fondo campo e di qui centra di precisione. Albrigi salta ma non abbastanza. Il pallone colpito dal basso in alto vola via, insieme alle speranze di vittoria dei granata. |
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