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Della Vittoria |
22/03/1964 |
h.15.00 |
BARI - TORINO 0-3 (0-1) Bari: Mezzi, Visentin, Panara, Buccione, Magnaghi, Mupo, Cicogna, Catalano, Siciliano, Gianmarinaro, Vanzini. All.: Tabanelli. Torino: Reginato, Scesa, Teneggi, Cella, Rosato, Ferretti, Crippa, Puia, Hitchens, Ferrini, Moschino. All.: Rocco. Arbitro: Angonese di Mestre. Reti: Ferrini 3', 61', Crippa 88'. Spettatori: 18.000 circa per un incasso di 6 milioni di lire. Note: Ammoniti Cicogna, Catalano e Mupo, calci d'angolo 5-5. Il Bari scende in campo con un inedito completo blu. Un furioso acquazzone con grandine caduto su Bari fino a 30 minuti dal fischio d'inizio ha reso il terreno morbido e paltoso in alcuni punti del campo. Durante la seconda frazione di gioco il pubblico di Bari ha lungamente fischiato la propria squadra applaudendo in maniera sincera l'undici granata, inneggiando più volte, ironicamente, la dirigenza pugliese ad assumere il tecnico granata Rocco. Dopo partita turbolento, con qualche momento di tensione tra pubblico e Polizia. Durante i disordini una patata ha colpito in testa un poliziotto mandandolo all'ospedale. Cronaca [Tratto da La Stampa del 23 marzo 1964] La tanto temuta trasferta di Bari, contro una sqadra che - nelle previsioni - si sarebbe battuta con estrema vigoria per cercare di sfuggire alla retrocessione, si è risolta per il Torino in una vittoria abbastanza agevole, con un punteggio già molto sonante, 3-0, che avrebbe potuto essere ancor più alto se gli attaccanti granata non avessero fallito qualche favorevole occasione, e se tutta la squadra si fosse battuta con maggiore grinta. In effetti, contro un Bari dimesso e rassegnato (e per giunta privato dal quarto minuto della ripresa dell'apporto del terzino Panara, infortunatosi alla caviglia destra) non era però il caso che il Torino, nella seconda metà della partita, continuasse a spingere a fondo. Il buon Hitchens. Per altro troppo individualista, pareva addirittura un marziano di fronte ai suoi avversari, lo stopper Magnani ed il libero Buccione: Gerry dava loro tre metri di distacco sullo scatto, e i due - a turno - non trovavano di meglio che aggrapparglisi alla maglia, per frenare io slancio. Sarebbe stato sufficiente che Hitchens, come Crippa, in alcune occasioni si avvedesse che sulla sinistra Moschino era sempre libero, per far aumentare notevolmente l'attivo del Torino. Moschino invece è stato a lungo ignorato come attaccante di punta: soltanto Ferretti l'ha cercato con qualche allungo, e allora la azione offensiva ha preso subito un altro respiro. Per sbrigare subito le note che la bella vittore non ha mascherato, bisogna aggiungere le incertezze di Cella, il quale non riesce forse ad allontanare del tutto il ricordo dei vecchi incidenti ed è spesso timido nel takle (anche contro un avversario buono come l'ex granata Giammarinaro), e l'inizio troppo distaccato di Puia, il quale si è poi ripreso ed ha dimostrato di adattarsi abbastanza bene al ruolo di stopper che Rocco gli ha nuovamente affidato. Il Puia difensore però, occorre attenderlo ad una prova impegnativa: Piaceri a Genova. Nene nel derby e Siciliano ieri sono stati avversari troppo facili per consentire di valutare il rendimento del vicentino nel suo nuovo ruolo. A parte questi rilievi, la condotta di gara del Torino è stata convincente, almeno nel primo tempo. Sicuro Reginato e decisi i terzini (Scesa si è battuto benissimo contro il pericoloso Vanzini e Teneggi non ha fallito un intervento), sempre tempista Rosato (anche se non ha ripetuto, ma non ne ha neppure avuto l'occasione, la prova offerta contro la Juventus), eccellente Ferretti alle prese con Catalano, senza dubbio il migliore e il più duro del Bari, continuo e redditizio come sempre Ferrini, il quale ha segnato due reti (la terza è stata messa a segno da Crippa), realizzando così il suo primo doppietto da quando gioca sui camipi di serie A. Quella di ieri è stata la prima vittoria esterna del Torino nella corrente stagione e con essa i granata si sono vendicati della sconfitta patita ad opera del Bari allo Stadio comunale, nel girone di andata. Per i pugliesi, la salvezza è ormai un miraggio: la posizione in classifica ed ancor più la scarsa consistenza che la squadra dimostra proprio nella fase decisiva del torneo, non lasciano ai tifosi biancorossi che poche speranze. E ieri, anche i sostenitori più fedeli hanno perso la pazienza verso i loro giocatori, visto che non c'erano motivi per accusare l'arbitro e tanto meno gli avversari, di quanto stava accadendo in campo. Gli ultimi minuti, che i granata hanno trascorso cercando soltanto di tenere la palla, hanno visto i diciottomila spettatori applaudire il Torino, nonché invocare la assunzione di Rocco. Purtroppo - e questo non per sminuire l'importanza dell'allenatore alla guida di una squadra -, sono i giocatori di valore che mancano al Bari. L'undici ha ottenuto qualche risultato anche clamoroso, come la vittoria di Torino, in giornata di vena collettiva, ma il rendimento medio è molto scarso. Il malumore del pubblico si è sfogato con un lancio finale di oggetti vari. Una patata, portata al campo con chissà quali intenzioni, è finita in testa ad un agente, mettendolo K.O. Il poveretto si è ripreso quasi subito nell'infermeria dello stadio. Mezz'ora prima della gara un violento acquazzone misto a grandine ha ammorbidito il terreno e rinfrescato l'aria, ma quando le squadre sono entrate in campo splendeva di nuovo il sole. Il Bari, che giocava in maglia blu, non ha fatto in tempo ad organizzarsi che già si è trovato in svantaggio, al secondo minuto di gioco. Una punizione di Teneggi ha originato uno scambio Moschino-Hitchens, che il centrattacco ha concluso con una bella girata, costringendo Mezzi a deviare in angolo. Sul cross dalla bandierina, Hitchens ed un difensore hanno soltanto sfiorato la palla, che è stata raccolta da Ferrini, il quale, calmissimo, ha segnato con un preciso tocco di destro. L'avvio non poteva essere migliore per il Torino, che è subito apparso saldo in difesa e sicuro nel contropiede, grazie anche allo spazio concesso dagli avversari a Crippa, sulla destra. Il Bari ha cercato di pareggiare con dieci minuti di pressione insistente, ma l'azione più pericolosa (centro di Catalano, girata volante in mischia di Vanzini) ha visto la palla finire sul montante a destra di Reginato e poi uscire sul fondo, dopo avere attraversato tutta la porta, ben di qua della linea bianca. Immediatamente, il Torino ha ristabilito l'equilibrio fra buona e cattiva sorte: al 25' Crippa, scattato bene in dribling, ha tirato di sinistro e la palla con Mezzi ormai battuto, è stata respinta dal montante basso ed è poi rimbalzata fra le mani del portiere ancora a terra per il precedente tuffo. Verso la mezz'ora la partita si è fatta improvvisamente aspra e si è temuto che avesse inizio una serie di scontri fra gli atleti, mentre il pubblico prendeva a rumoreggiare. L'arbitro Angonese ha contribuito ad innervosire protagonisti e spettatori con alcune decisioni sballate, ma poi sono stati i giocatori stessi a porre giudizio. Tornata la calma, i granata sono andati vicinissimo al goal al 31' con una bella azione Crippa-Hitchens, veramente scatenati nei primi 45 minuti. Ha iniziato la manovra Crippa, mandando seduto Mupo con una finta e lanciando poi al centravanti, il cui tiro al volo è uscito a lato di poco. Le prime battute della ripresa erano sempre favorevoli ai granata, anche se il ritmo era calato. Al 2' Crippa indugiava su un centro di Ferrini e Hitchens riprendeva la palla sfuggita al compagno calciando alto. Al 4' si infortunava Panara. Il terzino cadeva malamente a terra dopo avere conteso una palla di testa a Crippa e si produceva una distorsione alla caviglia. Usciva per dieci minuti e rientrava schierandosi all'attacco, quasi nullo. Al 15' il Torino segnava di nuovo, ancora con Ferrini. Il capitano controllava una palla a metà campo, lanciava a Hitchens e si incuneava in area, pronto a riprendere ed a ribattere in rete il cross del centravanti. Sul 2-0 il Bari è ancora calato. E anche i granata hanno preso respiro. La partita non ha offerto più nulla di interessante: le uniche emozioni sono venute da un magnifico lancio di Moschino che Crippa in buona posizione non è riuscito a controllare, da un'uscita di piede di Reginato sull'unico scatto utile di Siciliano, infine dal terzo goal granata, autore Crippa con un violento tiro angolato, al termine di un rapido scambio con Hitchens. Cinque punti in otto giorni (pareggio con la Juventus, vittoria sul Bologna per le conseguenze del caso doping, successo sul campo a Bari) hanno dato ormai al Torino la sicurezza di un buon piazzamento finale. Per questo Rocco negli spogliatoi, andando incontro a Pianelli, ha esclamato: ''Bene presidente, il campionato è finito. Ora possiamo già pensare alla prossima stagione". |
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