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Comunale
11/06/1964
h.21.30
TORINO - INTER 4-1 (0-0)
Torino
: Vieri, Scesa, Teneggi, Cella, Lancioni, Ferretti, Albrigi, Puia, Hitchens, Moschino, Peirò. All.: Rocco.
Inter: Bugatti, Tacchini, Masiero, Bedin, Landini, Codognato, Jair, Szymaniak, Milani, Cappellini, Ciccolo. All.: Hel.Herrera.
Arbitro: D'Agostini di Roma.
Reti: Puia 56' (T), Ciccolo 57' (I), Albrigi 59', 69' (T), Hitchens 72' (T).
Spettatori: 13.034 paganti per un incasso di 14.290.800 lire.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 12 giugno 1964]
Davvero che certi atteggiamenti che assume la Federazione del Calcio paiono fatti apposta per prestare il fianco a critiche. La Federazione stessa proclama di voler concretare il valore della Coppa Italia ed impone alle società di presentarsi alle gare relative colla migliore formazione possibile. E poi è essa stessa che, con concomitanza di date, mobilita uomini per altre incombenze. Nelle due partite di Coppa che si sono disputate a Torino, sono venuti a mancare una quantità di uomini dalle quattro squadre perché chiamati a Coverciano per la Squadra delle Olimpiadi. E qualcuno è stato rimandato a casa senza nemmeno avere giocato, perché le pratiche burocratiche non erano andate a buon fine. Non pare esagerato richiedere un po' di coerenza. Anche ieri sera fra Torino ed Inter l'andamento del gioco è stato nettamente influenzato dalla formazione imbottita di riserve messa in campo dagli ospiti. La resistenza che hanno offerto i nerazzurri agli attacchi dei granata è durata per tutto il primo tempo. Poi, nel momento in cui i milanesi subivano la prima rete, fu come se lo sbarramento si aprisse. Gli interisti erano costretti a proiettarsi in avanti per ricuperare lo svantaggio. Effettivamente riuscivano a ricuperarlo questo svantaggio: nello spazio di un minuto. Ma oramai la via per arrivare a sfondare la porta difesa dal vecchio ma sempre efficiente Bugatti era stata scoperta ed aperta. Tre reti consecutive venivano ancora messe a segno dagli uomini della prima linea del Torino, che ha così vinto per 4 a 1. La formazione dell'Internazinoale spiega di per sé molte cose. Erano in essa due esordienti, Tacchini e Bedin. A rappresentare la vecchia guardia - l'ultima edizione della vecchia guardia - erano rimasti Jair e Milani, coll'aiuto di elementi pure non insoliti nella prima squadra, come Szymaniak, Masiero, Ciccolo e Bugatti. Si chiude subito in difesa, questa formazione, secondo il modulo in uso nella compagine di prima scelta. E si difende bene, senza orgasmo, con ordine. Il Torino dominava in modo assoluto a metà campo, faceva un po' come voleva. Faceva di tutto un po' meno che segnare. Aveva due uomini soli in posizione di punta, Hitchens e Peirò, e la guardia che su di essi veniva esercitata era chiusa e severa. Si distingueva in quella prima metà tempo, il terzino sinistro dei granata, Teneggi, per una precisione tecnica di lavoro veramente notevole. Al momento in cui si intendeva il segnale dei riposo di metà tempo, il negro Jair rimaneva a terra a seguito di un urto con un avversario. Visitato negli spogliatoi, risultava fermo per una distorsione ad un piede, ed in campo non rientrava più. Al 12° minuto della ripresa, il Torino riusciva finalmente a sfondare. Ferretti inviava al centro un lungo traversone alto, Puja riprendeva di testa e spediva in rete battendo nettamente quel Bugatti che fino a quel momento aveva eseguito una serie di parate una più bella dell'altra. Immediatamente sulla reazione, Szymaniak serviva in profondità l'ala sinistra Ciccolo, questi filava via, si portava verso il centro e con un preciso tiro trasversale basso, pareggiava. Due minuti dopo, su di un calcio di punizione appena fuori area, Albrigi per mezzo di un tiro basso batteva Bugatti, coperto dallo schieramento difensivo al momento del tiro. Dieci minuti più tardi Hitchens sparava forte, Bugatti respingeva corto, Albrigi riprendeva mentre il portiere era ancora a terra, e consolidava così senz'altro il risultato. E tre minuti dopo, Albrigi centrava alto dalla destra, e Hitchens con una gran incornata, segnava ancora. Faceva quattro a uno. Un risultato che si poteva prevedere, in considerazione della formazione allineata dagli ospiti. Combinazione, il risultato realizzato dai granata corrisponde esattamente, come misura, a quello ottenuto la sera prima dai bianconeri sul Bologna. Cosi domenica Torino e Juventus dovranno incontrarli ancora, allo Stadio Municipale, per una delle semifinali della Coppa Italia. Un incontro questo, che non corrisponderà forse al desiderio di troppi, a questo punto della stagione e colla temperatura che sta infierendo sulla città. Il caso lo ha voluto. Sarà un risveglio un po' brusco ma vivamente interessante per i sostenitori delle due squadre che già pensano ai bagni di mare. Chi vincerà, poi, dovrà affrontare la Roma nella finale della Coppa.