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Marassi |
21/03/1965 |
h.15.00 |
GENOA - TORINO 1-2 (0-2) Genoa: Da Pozzo, Bruno, Vanara, Colombo, Bassi, Rivara, Cappellini, Giacomini, Koelbl, Gilardoni, Locatelli. All.: Lerici e Fongaro. Torino: Vieri, Poletti, Buzzacchera, Puia, Celia, Rosato, Albrigi, Ferrini, Hitchens, Moschino, Meroni. All.: Rocco. Arbitro: Genel di Trieste. Reti: Ferrini 14' (T), Albrigi 38' (T), Cappellini 89' (G). Spettatori: 17.298 di cui 14.242 paganti per un incasso di 16.157.200 lire e 3.056 abbonati. Note: Cielo coperto con qualche sporadico spruzzo di pioggia, terreno in discrete condizioni. Cronaca [Tratto da La Stampa del 22 marzo 1965] Vittoria meritata del Torino, vittoria ancor più netta di quanto dica il punteggio attenuato dal goal del Genoa realizzato a pochi secondi dalla fine. I granata, reduci dalla brillante affermazione di Zagabria in Coppa delle Coppe, non hanno tardato ad assicurarsi il successo anche in campionato. In meno di un quarto d'ora Ferrini aveva già portato i torinesi in vantaggio, e alla mezz'ora Albrigi raddoppiava, dopo essersi anche visto annullare, giustamente, un precedente goal per fuori gioco. Il Torino teneva il campo, il centrocampo soprattutto, grazie al lavoro opportunista ed abile di Moschino ed all'impegno autoritario di Rosato e di Ferrini. Quest'ultimo ha chiuso brillantemente rincontro nonostante un brutto colpo preso allo stinco (gli sono stati dati due punti di sutura). Il Torino dominava ed il Genoa stava a guardare. La squadra rossoblu ha ripetuto anche ieri il fallimentare esperimento di Gilardoni arretrato. L'ala sinistra, che contro la Juventus era stata impiegata praticamente come un terzino, questa volta ha avuto compiti suppergiù da mediano. Si è alternato a controllare Ferrini o Moschino, o ne è stata controllata il che fa lo stesso. Ad ogni modo ha sempre operato in zona lontana dalla porta avversaria, tolto che nel finale allorché il Genoa - perso per perso - si è deciso finalmente a premere, al completo, all'attacco. Contro la salda retroguardia granata restavano come punteCappellini, Koelbl e Locatelli. L'ex granata rientrava dopo quattro mesi, ma la lunga assenza dal campi di gara non gli ha tolto il senso del goal (suo uno dei più pericolosi tiri genoani, respinto da Vieri con una sorprendente parata). Giacomini e Gilardoni a centrocampo sono stati sovrastati dai rispettivi avversari, né la difesa è apparsa sempre sicura, anche se riaveva In porta l'esperto Da Pozzo. Più che la manovra dell'attacco o delle altre linee hanno fatto difetto al Genoa il mordente e la volontà di lottare. I rossoblu hanno iniziato con timore, come se sentissero già sulle spalle il peso di un'inevitabile sfortuna. Incassato il goal, non sono più esistiti. Questo nel primo tempo. Nella ripresa la situazione è mutata. I liguri sono riusciti a dimenticare il complesso di inferiorità o forse il Torino, dove Meroni aveva troppi e cari amici nelle file avversarie, e Moschino risentiva dell'indolenzimento muscolare, non ha voluto infierire. Fatto sta che i vincenti hanno rallentato la pressione ed è stata una grossa imprudenza che ha strappato fiere urla di proteste all'allenatore Rocco. Se Cappellini fosse riuscito ad ottenere la sua rete un po' prima del novantesimo minuto, probabilmente si sarebbe assistito ad un arrembaggio alla disperata della squadra ligure che lotta per la salvezza e che - diciamolo subito - ha compromesso ora in modo non irrimediabile, ma certamente serio le sue possibilità di evitare la retrocessione. A parte il generoso errore dei granata, la differenza di classe e di rendimento era tale da togliere loro ogni preoccupazione. Il Torino appariva veramente in forma: Vieri, fulmineo in due o tre interventi, Puja instancabile nel gioco del moderno stopper, quel gioco che trasforma un difensore puro in una pedina d'attacco quando la situazione si presenta favorevole, Cella libero pronto ed abile nel rilanci, Poletti forte nell'anticipo, Rosato che alla prima entrata decisa ha superato con filosofia i fischi di protesta lasciatigli come triste e poco generosa eredità dalla partita di Amburgo ed è cresciuto in rendimento per tutta la gara, Ferrini e Moschino, di cui si è detto, Hitchens che sembrava voler dare una dimostrazione di valore anche ai suoi parenti giunti dall'Inghilterra. E ancora, Albrigi fresco di energie nel suo esordio stagionale, si è ripetutamente prodotto negli scatti fulminei che sono la sua specialità, Buzzacchera, sia pure con fatica, ha controllato Cappellini, il più pericoloso degli avanti liguri; Meroni, infine, ha disputato due mezze gare completamente differenti. Estroso, caparbio nel primo tempo quando il risultato era da raggiungere; calmo e volutamente distratto nella ripresa, per i motivi sentimentali che in fondo fanno onore all'ex genoano. I granata, tutti e undici, hanno reso all'altezza delle loro possibilità. Nel Genoa invece, ad eccezione di Vanara, di Cappellini e di qualche spunto finale da parte di Koelbl, Giacomini o Gilardoni non si è visto molto. Né lo spostamento di Locatelli all'ala sinistra, sia pure con frequenti scambi di racla con Koelbl, è risultato utile. Locatelli è una mezz'ala, non un estrema o un centravanti. II Genoa, in definitiva, non ha potuto opporre una lunga resistenza al Torino. Al 14', su calcio di punizione, la palla arrivava a Ferrini, che la toccava verso Rosato (opportunamente avanzato in area) e la riceveva subito indietro. Giacomini non riusciva a interrompere il passaggio e Ferrini, con un tiro secco, batteva Da Pozzo. Al 38°, un passaggio dello stesso Ferrini offriva ad Albrigi l'occasione della seconda marcatura. Il n. 8 granata ha vinto un takle con Rivara ed è stato pronto a spedire il pallone in una zona libera; Albrigi, da parte sua, ha avuto l'abilità di non lanciarsi troppo presto - sarebbe caduto in fuori gioco - ma di muoversi con prontezza soltanto dopo che il pallone era stato scagliato in avanti. Poi è stato deciso nel tocco finale, anticipando l'uscita di Da Pozzo. In questi primi quarantacinque minuti il Genoa ha piazzato un tiro di Koelbl ed una girata di Giacomini, terminata a lato. Nella ripresa i liguri sono diventati più attivi. Al 14' Koelbl, rubando il pallone a Buzzacchera, ha costretto Vieri a salvarsi fortunosamente di piede. Al 27' Locatelli ha sferrato un tiro improvviso che il portiere granata ha parato d'istinto ed al 43' Rivara ha ancora chiamato Vieri ad un difficile intervento. Dopo queste tre occasioni sfumate il Genoa è passato. Centro di Gilardoni, tuffo di Vieri, riprende Koelbl che traversa verso Cappellini. Da due passi l'ala devia in rete. Troppo tardi ormai per tentare il pareggio. E' il novantesimo minuto. Genel, arbitro molto preciso e severo (ieri ha ammonito Albrigi, Hitchens, Vanara e Rivara), fischia la fine. Qualche cuscino vola in campo. I tifosi rossoblu esprimono così le loro proteste e la preoccupazione per l'avvenire della squadra. |
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