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Grünwalderstraße |
27/04/1965 |
h.20.15 |
TSV 1860 MUNCHEN - TORINO 3-1 (2-0) TSV 1860 München: Radenkovic, Vagner, Kohlars, Bena, Reich, Luttrop, Heiß, Küppers, Brunnemeier, Grosser, Rebele. All.: Merkel. Torino: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Lancioni, Rosato, Meroni, Ferrini, Hitchens, Moschino, Simoni. All.: Rocco. Arbitro: Vales (Cecoslovacchia). Reti: Luttrop 12', 53' rig. (M), Heiß 27' (M), Lancioni 74' (T). Spettatori: 35.000 circa di cui 33.134 paganti. Cronaca [Tratto da La Stampa del 28 aprile 1965] Il Torino è riuscito a rinviare allo spareggio in programma a Losanna il 5 maggio la decisione per la semifinale di Coppa delle Coppe con il Monaco. Diciamo subito che, mentre telefoniamo, è in corso una discussione piuttosto animata, poiché i dirigenti tedeschi, i quali si erano accordati già una settimana fa, in occasione della loro venuta in Italia, per la scelta della città svizzera come campo neutro, adesso stanno facendo difficoltà e vorrebbero Vienna. Ma il presidente Pianelli è ben fermo nel richiedere che gli accordi presi una settimana fa, alla presenza del presidente della Uefa, Franchi, siano mantenuti. La partita di questa sera vedeva i granata in vantaggio per 2 a 0, però, ad un certo punto, la squadra piemontese ha rischiato l'eliminazione dato che su rigore era andata in passivo di 3 a 0. Soltanto con un finale veemente e generoso i giocatori italiani sono riusciti a ridurre le distanze e a riaprire quindi la porta alla finale. Nessuna novità negli schieramenti previsti. Alle 20,15 l'arbitro Welles dà il via. Il Torino batte il calcio d'inizio, ma il Monaco gli ruba subito il predominio delle azioni. Nel primo tempo, una sola occasione da rete per i granata: l'ha creata Poletti con un traversone che, non intercettato da Reich, non ha toccato neppure la testa di Hitchens. Meroni all'improvviso s'è trovato tutto solo, ma da posizione angolata ha calciato alto e fuori. La difesa del Torino contro i mobilissimi attaccanti tedeschi, bene appoggiati come s'è detto da Luttrop e Benar, non riesce a resistere a lungo. Su centro di Luttrop, finito all'ala destra, all'8° minuto Rebele dall'altezza del dischetto del penalty sbaglia un facile pallone. Vieri prende un colpo da Brunnenmelir durante un'uscita, poi al 13' il primo goal dei bianchi. Benar viene fermato da Lancioni. Per molti, noi compresi, in modo regolare, ma non per l'arbitro. Il fallo è battuto da 25 metri. Luttrop, con un tiro fortissimo, mette la palla in rete. Dov'era e come era disposta la barriera dei torinesi? Il numero 6 ad ogni modo, con questo goal, cancella la disavventura di Torino, dove era stato malinconico protagonista di un'autorete. Vieri poco dopo, su identica punizione, si riabilita deviando d'istinto un pallone filtrato tra i difensori. Il terzino Wagner riprende, ma calcia alto. La minaccia è soltanto rinviata, poiché al 25' il Monaco riesce ad ottenere il secondo punto. Ancora Luttrop dà il via all'azione decisiva facendo spiovere un lungo pallone in area granata. Lancioni e Puja si ostacolarne nel respingere e il primo di testa serve involontariamente Heiss. Il nazionale germanico, al volo, di destro, mette irresistibilmente a segno. L'andamento della partita non cambia nella ripresa, anzi i bianchi accennano ad aumentare ancora, se possibile, il ritmo delle loro offensive. Vieri deve effettuare due interventi difficili sui soliti Luttrop e Benar; al 4' Kuppers, raccogliendo un traversone di Benar, manda il pallone contro la traversa. Il Torino è davvero in difficoltà. Al 7', punizione per un fallo di Poletti su Rebele: Luttrop finge di scagliare il pallone a rete ma lo allunga invece all'ala sinistra. Lo stesso Poletti non può fare altro che entrare con una certa energia e l'arbitro fischia il rigore. Fortissimo tiro di Luttrop, quasi al centro della porta. Vieri tocca il pallone ma non lo ferma. Tre a zero per il Monaco. In questo momento il Torino è eliminato. Purtroppo gli avversari insistono nelle loro azioni offensive. Rebele offre a Brunnenmeier un buon pallone che il centravanti, di testa, pur da posizione ravvicinata, mette fuori a lato. Incominciano ad affiorare le prime rudezze. Come ad Amburgo accorrono i barellieri, senza però dover lavorare, poiché tutti i giocatori che terminano a terra si rialzano poco dopo e si mettono a correre come prima. Benar ad ogni modo deve restare alcuni minuti fuori campo ed un fallo di Rosato su Kuppers suscita le proteste del pubblico. Vola sul terreno di gioco una bottiglia lanciata da uno spettatore. Anche i bianchi, però, non fanno complimenti e si distingue per il nervosismo e l'accanimento il giovane difensore Wagner, il quale per due volte di seguito colpisce Simoni a una caviglia. Il granata, irritato, reagisce e tira un calcio all'avversario. Nessun danno per i due giocatori, ma ammonizione per Simoni. Siamo al 25° minuto e il Torino, perso per perso, esce finalmente dal suo guscio. Puja, un magnifico lottatore, Poletti e Fossati, che hanno giocato con grande slancio, il vecchio Lancioni, sicuro e tenace, appoggiano le azioni di attacco. Anche Meroni sì getta con coraggio nella mischia e cerca di duettare con Hitchens, il quale non è però in giornata molto favorevole. Il risveglio del Torino dà inaspettatamente i suol frutti. Al 29° minuto il solito Wagner sì distingue per un fallo su Simoni al limiti dell'area. Batte Moschino, riprende Poletti, il portiere devia di pugne, sorge una movimentata, furibonda mischia nell'area del Monaco e Lancioni, di testa, manda verso la porta di Radenkovic. La palla batte sotto la traversa e termina oltre la linea bianca. E' tre a uno per il Monaco, ma In realtà è il pareggio in fatto di marcature fra le due squadre. Nelle ultime affannose azioni Rebele sfiora il goal, Poletti si busca un brutto colpo e deve uscire dal campo per pochi minuti e il gioco viene a stento mantenuto nei limiti della correttezza dall'arbitro. Il Monaco ha ormai speso tutte le sue energie e non può aumentare il vantaggio. Nell'ultimo quarto d'ora Rosato s'è prodotto uno stiramento muscolare. Non parteciperà perciò alla partita col Galles, ma spera dì giocare nello spareggio col Monaco. |
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