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Comunale di Ferrara
19/09/1965
h.15.30
S.P.A.L. - TORINO 0-0
S.P.A.L.
: Cantagallo, Pasetti, Fochesato, Bagnoli, Colombo Ant., Bozzao, Massei, Reja, Innocenti, Capello, Muzzio
Torino: Vieri, Poletti, Rosato, Puia, Cereser, Ferrini, Meroni, Bolchi, Orlando, Moschino, Simoni.
Arbitro: D'Agostini di Roma.
Reti: -
Spettatori: 15.592 di cui 5.220 abbonati e 10.372 paganti per un incasso di 12.079.000 lire.
Note: Tempo incerto, campo in buone condizioni, calci d'angolo 5-4 per la S.P.A.L. Al 40' Mazzei, a causa del riacutizzarsi di un vecchio strappo muscolare, viene spostato al ruolo di ala destra risultando in campo solo per onore di cronaca. Nel Torino esordio per Angelo Cereser; presente in tribuna il CT della Nazinale Fabbri. Ammoniti Orlando e Massei per reciproche scorrettezze, Simoni, Rosato e Orlando per proteste.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 20 settembre 1965]
Zero a zero fra Spai e Torino, e il risultato è giusto, perché se è vero che i biancoazzurri hanno giocato di più è altrettanto vero che i granata hanno creato qualcosa di meglio, hanno manovrato con maggiore stile, meritando alla fine il pareggio nonostante l'iniziativa sia stata in gran parte degli emiliani. Il giudizio sulla prova delle due squadre è facile, basterebbe dire della prevalenza delie difese infoltite da tanti uomini, sugli opposti attacchi ridotti invece di troppi elementi, ma, parlando del Torino, bisogna aggiungere qualche impressione supplementare, perché proprio ieri Rocco ha presentato una squadra tutta nuova: c'era Rosato terzino Sinistro (e Fabbri presente alla partita appunto per vedere i probabili nazionali granata non è parso molto soddisfatto del ruolo affidato da Rocco a Rosato) c'era Ferretti mediano, Puia fungeva da uomo libero, e come stopper esordiva il giovane Cereser. Per completare, a sostituire l'infortunato Ferrini il tecnico torinese ha presentato Bolchi all'attacco, ma Bolchi non ha né il fisico né il temperamento della mezz'ala. Comunque un'autentica rivoluzione che poteva anche far temere il peggio. Invece, i timori espressi alla vigilia si sono dimostrati, in parte almeno, infondati. Non è che il funzionamento del complesso sia stato perfetto, anzi qualche illogicità tattica è apparsa a tratti addirittura evidente e grave, e la condizione fisica di alcuni giocatori è parsa molto scarsa, ma quello che conta nel gioco del calcio è il risultato, e un pareggio in trasferta deve essere accettato con piena soddisfazione, specie all'inizio del campionato quando molti atleti non hanno ancora raggiunto il pieno rendimento. Si dirà che contro la modesta Spai il Torino che punta alle alte posizioni della classifica avrebbe potuto e dovuto far meglio, e l'osservazione è validissima, però non si dimentichi che proprio la squadra granata non ha brillato molto nelle esibizioni del torneo, e le ragioni di questo strano rendimento sono molte e tutte valide, a cominciare da un metodo di preparazione un po' tranquillo, forse studiato per portare la squadra in forma al momento cruciale del campionato, per finire con la constatazione di una ricerca forse eccessiva di novità tattiche a volte addirittura incomprensibili perché voler fare di Bolchi una mezz'ala e pretendere che Rosato si trasformi d'improvviso in terzino è pretendere troppo. Rocco avrà le sue buone ragioni per agire così, lasciamolo lavorare tranquillo, diamogli tempo, non creiamo altre difficoltà. Tanto più che a Ferrara si e visto qualche miglioramento rispetto alle esibizioni precedenti. Rocco nel confermare questo suo giudizio si è dichiarato soddisfatto del gioco e del risultato. Soddisfatto anche dell'esordio di Cereser, impegnato nel controllo di un elemento mobile ed efficiente come Innocenti. Cereser ha retto il confronto da pari a pari, per un esordiente è già un debutto positivo. Concludendo, si potrebbe dire che il Torino ha dimostrato anche a Ferrara di avere una difesa fortissima dominata da un Vieri che ieri ha meritato quasi da solo il pareggio, con un intervento davvero clamoroso, ed un attacco sfasato, senza molte idee, con un Orlando piuttosto scarso, con Meroni abile ma cocciuto nel voler fare tutto da solo e con Simoni forse troppo abbandonato all'ala sinistra. Simoni poi ha avuto il torto di protestare contro una decisione dell'arbitro, e D'Agostini da quel momento non lo ha più lasciato giocare. Ogni intervento dell'attaccante granata era bloccato dal rischio del direttore di gara, e sinceramente non comprendiamo le ragioni di un simile atteggiamento. Non sappiamo quanti giocatori sarebbero rimasti tranquilli di fronte a un simile trattamento. Simoni ha accettato tutto, e sinceramente lo approviamo. Oltre a un bravo giocatore è anche un buon ragazzo. Detto di Vieri (il migliore) e di Simoni (il più bravo), accennato all'arbitro bisogna parlare della Spal, del nuovo miracolo di Mazza, che con pochi soldi ha messo insieme una squadra degna di ogni attenzione. Una Spal che gioca con tre terzini Pasetti, Bozzao e Fochesato, con Colombo libero davanti al portiere, con due mediani arretrati Bagnoli e Reja, con due centrocampisti Massei e Capello, e con due soli attaccanti Innocenti e Muzzio. Pretendere di fare goal in queste condizioni non è facile, ò in questa squadra giocano elementi di tutto spicco tecnico, come il giovane terzino Pasetti fragile nel fisico ma dinamico e tecnicamente preciso, e come l'altro giovanissimo, Capello, che sa tutto del calcio nonostante abbia appena 19 anni. Pasetti e Capello sono le nuove promesse della Spai neopromossa. Il quadro generale del confronto si intuisce dalla disposizione degli uomini: si gioca all'insegna del siamo tutti difensori, con qualche sganciamento offensivo. Comunque ecco gli episodi a cui si accennava prima. Al 41' (prima non c'era stato proprio niente di interessante) si sviluppava un rapido contropiede dei granata: Orlando serviva Meroni che con magnifico intuito lanciava lungo l'intero asse del campo un pallone che Rosato - come ala destra in virtù dello sganciamento previsto dalla tattica di Rocco - raccoglieva solo davanti a Cantagallo. Pareva goal fatto ma Rosato, che non è un attaccante, calciava banalmente fuori. Poco dopo (45') si presentava l'occasione della Spal: rapida manovra Bagnoli-Pasetti-Innocenti, con tiro secco in mezza rovesciata di quest'ultimo che mandava la palla a filo d'erba fuori di pochi centimetri. Ripresa. Al 5' un centro di Capello (quanto corre questo ragazzino!) non è raccolto da Innocenti e la palla finisce sulla testa di Muzzio: secca deviazione dell'estrema ferrarese, pareva goal, ma Vieri con la punta della mano destra mandava in corner. Stupenda la deviazione del portiere granata. Era una parata degna di applauso. Al 27' un centro di Poletti veniva raccolto da Orlando a due metri da Cantagallo, ma la palla, chissà come, finiva fuori. Tutto qui. Ora ci sarebbe da raccontare le ammonizioni largamente scritte sul suo taccuino da D'Agostini prima ad Orlando, per due volte addirittura, per gioco scorretto e per proteste, poi a Simoni per proteste, a Rosato ancora per proteste e infine a Massei per gioco scorretto. Da segnalare anche due infortuni: Massei all'inizio della ripresa ha accusato il riacutizzarsi di uno stiramento muscolare, e Rosato in uno scontro con Massei cadendo a terra riportava una forte lussazione al polso destro. Il medico non esclude anche una leggera infrazione ossea, ma occorrerà l'esame radiografico dell'arto per stabilire l'entità del malanno. La sintesi della gara dice di per sé che non è stata una prova entusiasmante né da parte dei ferraresi né da parte dei granata. Anche per questo il nullo ha accontentato, tutti, forse perché tutti temevano peggio.