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Elland Road
29/09/1965
h.20.45
LEEDS UNITED - TORINO 2-1 (1-0)
Leeds United
: Sprake, Reaney, Midley, Bremner, Charlton J., Hunter, Peacock, Collins, Cooper, Lorimer, Giles. All.: Revie.
Torino: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Bolchi, Simoni, Pestrin, Orlando, Ferretti, Schutz. All.: Rocco.
Arbitro: Kitabdijan (Francia).
Reti: Bremner 25' (L), Peacock 69' (L), Orlando 78' (T).
Spettatori: 33.850 paganti.
Note: Pioggia incessante per tutta la partita, terreno pesante; ammoniti Brenmer, Bolchi e Ferretti.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 30 settembre 1965]
Sconfitto per 2-1 in una splendida partita a Leeds, il Torino non è uscito a testa bassa dall'Elland Road, né, ha perso le speranze di superare il turno di coppa delle Fiere. I granata al termine della dura, veloce, appassionante lotta hanno ancora avuto l'animo di schierarsi in mezzo al campo per salutare sotto la pioggia scrosciante il pubblico, così come fanno sul loro stadio. E i tifosi del Leeds, conquistati dallo slancio degli italiani, hanno applaudito. Sono tifosi spontanei, giovani d'animo anch'essi. Hanno incitato i loro giocatori con il suono assordante delle raganelle, ma si sono entusiasmati per le parale del portiere Vieri autore di interventi che quasi verrebbe voglia di definire sensazionali. Molto meno sportivi (dov'è il fair play inventato in Inghilterra?) sono apparsi invece i giochetti di prestigio con le maglie, mediante i quali il mister Don Revie ha tentato di scompaginare la marcatura stretta dei difensori torinesi. I nomi dei giocatori della prima linea del Leeds erano quelli previsti: Giles, Lorimer, Peacock, Collins e Cooper, ma i numeri non corrispondevano affatto alla posizione degli attaccanti. Peacock ad esempio aveva il 7, Giles, l'ala destra, l'11, e così via. Non solo. Tra il primo e il secondo tempo le due mezze ali Collins e Lorimer si sono addirittura scambiate le casacche. Un trucchetto non esattamente regolamentare. L'arbitro Kitabdjan ha detto che se avesse dovuto ammonire uno dei due interessati avrebbe tenuto conto delle variazioni non annunciate. Sul suo taccuino sono finiti però tutti i numeri esatti: il 4, del Leeds (Bremner) ed il 6 e o il 10 del Torino (Bolchi e Ferretti). La squadra italiana mancava di Ferrini, Moschino e Meroni - tre assenze veramente gravi - e Rocco all'ultimo momento aveva deciso di rinunciare al debutto internazionale di Cereser: troppi esordienti sono pericolosi e c'erano già Schutz e Pestrin che disputavano la prima partita in maglia granata. Quindi Rosato libero (diciamo subito uno splendido Rosato, il miglior uomo in campo), Puja stopper, Bolchi mediano. Simoni ala destra arretrata, Pestrin e Ferretti che giocavano piuttosto di copertura e sole punte Orlando al centro e Schutz verso la sinistra. I granata hanno impiegato pochi minuti per accorgersi che Peacock travestito da ala destra giocava da centroavanti, e che Cooper, il n. 9, era invece ala. Puja ha dato l'allarme, Rocco ha fatto udire il suo vocione dalla panchina ed il Torino tutto difesa ha assunto lo schieramento logico. Rosato come si è detto libero, Puja stopper, i terzini sulle ali, Bolchi a guardia del diciannovenne Lorimer, la grande promessa del Leeds, un ragazzo che ha esordito in prima squadra poche stagioni or sono a soli 15 anni e mezzo; e Ferretti sull'anziano ma tecnico e pericoloso Collins. Pioveva fitto, il campo era gremito da circa 50 mila spettatori di cui oltre 33 mila i paganti. Il Leeds ha iniziato subito a testa bassa con un ritmo travolgente. Non molte finezze stilistiche, ma un'efficacia che impressionava. Una valanga di azioni che si susseguivano una dietro l'altra. Rosato ha creato un primo argine alle minacce dei bianchi. Un paio di entrate decise e precise hanno fatto subito capire che il giovane granata era in gran forma (e vale di più in qualità di difensore libero che non da "stopper", come era stato osservato ancora domenica scorsa al termine di Torino-Cagliari, quando era stato cambiato di ruolo). Dopo Rosato, Vieri. I palloni scagliati da Collins, dal rosso Bremner, volavano via respinti dai pugni del nostro portiere o finivano saldamente afferrati tra i suoi guantoni. Il Leeds ha attaccato con furia per tutto il primo tempo, ma dalla sua marea di azioni è uscito un solo goal, fortunoso per giunta. Al 25' Brenmer è filato sulla sinistra ed ha fatto partire un tiro-cross da almeno 25 metri. Vieri, disturbato dai riflettori, ha visto la palla solo all'ultimo minuto, ha cercato di afferrarla ma questa, per l'umidità, è schizzata via dal suo maglione finendo contro il palo e poi in rete. Il campo del Leeds è ben illuminato ma i fari, uniti alla pioggia, offrono l'occasione di disavventure come quella toccata al Torino. Dopo il goal il ritmo della gara non è cambiato e i granata hanno cercato ancora di arginare le veloci trame dei bianchi. Il primo loro tiro è stato sferrato al 4O' (Simoni, a lato). La ripresa dava l'impressione che la squadra torinese stesse per subire un tracollo. Dopo tre minuti, infatti, Vieri era battuto ancora. Cross di Collins, il portiere respinge, Giles riprende e tira, Puja devia di testa e la palla arriva a Peacock, che mette a segno. Non è parso inutile descrivere minutamente quest'azione perché di occasioni del genere se ne sono registrate parecchie durante tutta la partita. Il batti e ribatti toglieva il respiro e creava emozioni fra gli spettatori. Uno, svenuto per l'ansia, è stato addirittura trasportato fuori campo in barella. Poletti, poco dopo, riceveva un calcione alla tibia dal rosso Bremner e Vieri, verso il 30', con un colpo di reni quasi incredibile poteva a stento schiaffeggiare la palla che stava varcando la linea bianca. Un fortunato contrattacco permetteva però ai granata di ridurre le distanze. Orlando, ricevuto un allungo dal terzino Fossati, ingannava il centro mediano Charlton accorso verso di lui, attendeva che il portiere Sprake accennasse l'uscita e con un secco diagonale spediva verso la rete. Il terzino Reaney, cercando di liberare, dava il tocco finale, ma il goal si sarebbe verificato egualmente. Nella squadra granata, oltre a Rosato e Vieri, di cui si è detto, sono apparsi in netto miglioramento Poletti e Fossati. Ottimo Puja, sicuro Bolchi, molto deciso nelle entrate. Della prima linea si può dire poco, poiché quasi tutti gli atleti hanno giocato in difensiva. Schutz e Pestrin. All'inizio, hanno dimostrato di essere disabituati al ritmo di gara, ma alla fine si sono riscattati. Nel Leeds Charlton e Peacock sono apparsi fra i più pericolosi, ma il giocatore che ha suscitato migliore impressione è Bremner; un tipo non molto alto, energico e tremendamente efficace. Il due a uno non preclude al Torino la possibilità di superare il turno. Mercoledì prossimo riceverà il Leeds allo stadio. Centoventi tifosi inglesi hanno preannunciato che verranno in aereo ad agitare le loro raganelle. Gli sportivi granata risponderanno con le loro trombe. E il Torino, che potrà riavere Meroni e forse anche Moschino e Ferrini, cercherà di risalire lo svantaggio di un goal. Le gare di Coppa delle Fiere si svolgono in quattro tempi. Il Torino ne ha a disposizione ancora due per riuscire nell'impresa.