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Comunale
06/10/1965
h.21.15
TORINO - LEEDS UNITED 0-0
Torino
: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Teneggi, Ferretti, Meroni, Ferrini, Orlando, Pestrin, Simoni. All.: Rocco.
Leeds United: Sprake, Reaney, Midley, Bremner, Charlton J., Hunter, Giles, Lorimer, Peacock, Collins, Cooper. All.: Revie.
Arbitro: Roomer (Olanda).
Reti: -
Spettatori: 24.116 paganti per un incasso di 25.038.900 lire.
Note: Bella serata, terreno in perfette condizioni, gara giocata in notturna con un'illuminazione perfetta. Partita maschia con interventi rudi da entrambe la parti, culminata con un orribile infortunio che ha visto protagonista il calciatore del Leeds Collins, il quale al 51', lasciava il terreno di gioco in seguito ad un durissimo scontro con Poletti, con il femore fratturato.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 7 ottobre 1965]
Il Torino non è riuscito a rimontare il goal di svantaggio subito nella partita di andata del primo turno della Coppa delle Fiere. A Leeds aveva perso per 2-1 e ieri allo stadio, pur giocando con molta buona volontà ma purtroppo con minor discernimento, non è andato oltre lo zero a zero. I granata sono stati facilitati da un grave incidente occorso a Collins, il regista dell'attacco bianco, ai primi minuti del secondo tempo. Il n. 10, scontrandosi con Poletti, si è prodotta la frattura della gamba sinistra. Questo episodio, su cui ha fatto perno la partita, ha reso ancor più arcigna e puramente difensiva la tattica del Leeds ed ha spinto il Torino ad attaccare a fondo, purtroppo senza ottenere lo scopo. Il Leeds non usava il catenaccio all'italiana, ma teneva indietro una delle due ali nel primo tempo ed entrambe nella ripresa, allorché si è trovato a dover lottare in dieci contro undici. I tiri più pericolosi per la porta di Sprake sono partiti dai piedi dei terzini Poletti e Fossati, che a loro volta si sono spinti sovente all'attacco. E' stato proprio Poletti al 16' a dare il via all'offensiva granata con una puntata pericolosa. Al 18' su un rapido contropiede, Simoni avanzava sulla sinistra e non si accorgeva di avere liberi verso destra Meroni ed Orlando: il n. 11 granata, perciò, cercava di concludere l'azione da solo e non offriva ai compagni l'occasione buona per segnare. Pochi istanti dopo Sprake, il lungo portiere del Leeds, era costretto ad una doppia parata dapprima su tiro di Ferrini e poi su uno di Simoni. Il Torino correva a sua volta un grosso pericolo alla mezz'ora, quando il Leeds avanzando con la velocità che gli è caratteristica, portava Peacock, il lungo centroavanti, a poca distanza da Vieri. Con la punta delle dita il portiere granata riusciva a deviare la palla che arrivava ugualmente al mediano sinistro Hunter portatosi in area. Poletti riusciva tuttavia a respingere sulla linea bianca la deviazione del n. 6 e Vieri infine bloccava il successivo tiro di Lorimer. Zero a zero a metà tempo. L'arbitro, il lungo olandese Roomer, quello stesso che ha diretto a Varsavia lo 0 a 0 di Polonia-Italia, aveva richiamato in campo i giocatori, e poco dopo si verificava il già accennato grave incidente a Collins. Il Leeds nel primo tempo aveva limitato la sua tattica difensiva all'arretramento in genere dell'ala sinistra Cooper sull'ala destra granata Meroni. Questo permetteva a un terzino dei bianchi di giocare da libero. Lo schieramento della retroguardia era completato dal centromediano Charlton, che aveva a fianco il n. 6 Hunter. Uscito in barella Collins - ed è stato un vero peccato per gli inglesi che la disavventura di questo giocatore abbia privato i bianchi di un elemento interessante, che aveva dato spunto a piacevoli azioni -, il Leeds, si è rinchiuso ancor più nella propria area, limitandosi a ribattere i palloni il più lontano possibile. Il Torino ha sfiorato la marcatura al 25', quando Poletti di testa ha mandato fuori a lato di poco dopo avere raccolto bene un centro dalla destra. Al 26' un cross di Puja passava tra le gambe di Ferrini, che era in buona posizione, e giungeva a Simoni, il quale calciava a lato. Al 42' un tiro di Ferretti dal limite veniva parato da Sprake, e ad un minuto dal termine, su un cross di Orlando sbucciato da Reaney, Simoni deviava quasi a colpo sicuro a rete ma Sprake riusciva a neutralizzare. La muraglia bianca eretta dal Leeds contro le generose ma non ordinate offensive del Torino ha resistito. L'incontro senza reti rappresenta un successo per i calciatori d'oltre Manica. Ieri essi non hanno giocato con l'esuberante irruenza di sette giorni prima e nel lavoro difensivo sono apparsi meno ordinati che non a Leeds, dove invece si erano affidati soprattutto alle azioni d'attacco. Anche a Torino, però, gli atleti di Don Revie hanno avuto nel motorino Bremner, in Collins, fin che è stato in campo, gli elementi più efficaci, e nei lunghi Peacock e Charlton due atleti abili sia nel gioco di testa che nel dribling. Tutti gl'inglesi, inoltre, hanno messo in risalto la superiorità atletica che permetteva loro di giungere costantemente primi sulla palla. Nel Torino non si possono fare particolari appunti ai singoli salvo forse a Simoni e Orlando per le due facili occasioni sciupate. L'undici granata più che altro è rimasto preso nella trappola del gioco all'italiana: quattro tocchi alla palla prima di passare o tirare in porta. E nel frattempo gli avversari si piazzano.. La mentalità offensivistica poi non è certo tipica delle nostre formazioni e tanto meno del Torino (che ha colto il sesto pareggio consecutivo, interrotto solo dalla sconfitta di Leeds). Lo 0 a 0 segna dunque per i granata l'eliminazione dalla Coppa delle Fiere. Non sarebbe generoso ora domandarsi come sarebbe andato l'incontro se il Torino avesse avuto a disposizione Bolchi e Rosato, tanto più che Puja, ieri difensore libero, e Teneggi, stopper, hanno tenuto bene il loro posto. A Torino, Rosato avrebbe potuto osservare da vicino Bremner, lo scozzese che probabilmente sarà avversario degli azzurri a Glasgow. Ma il ct. Degli azzurri Fabbri ha ritenuto più opportuno trattenere i due granata per un allenamento, sia pure importante, della Nazionale: il Torino esce così di scena da una competizione internazionale di risalto quale la Coppa delle Fiere.