Comunale

24/10/1965

h.14.30

TORINO - FOGGIA 2-0 (2-0) Torino: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Rosato, Bolchi, Orlando, Ferrini, Meroni, Schutz, Simoni. All.: Rocco. Foggia: Moschioni, Capra, Valadé, Tagliavini, Rinaldi, Micheli, Favalli, Lazzotti, Di Giovanni, Maioli, Oltramari. All.: Rubino. Arbitro: Righi di Milano. Reti: Schutz 12', Aut.Valadé 24'. Spettatori: 21.030 di cui 14.874 paganti per un incasso di 15.182.800 lire più 6.156 abbonati. Cronaca [Tratto da La Stampa del 25 ottobre 1965] Ha avuto ragione Rocco. Complimenti al tecnico granata. Per l'incontro con il Foggia il trainer del Torino ha fatto esordire Schutz. Chi aveva visto il tedesco muoversi con affanno nella velocissima partita disputata sotto la pioggia a Leeds, poteva temere clic il ritmo e la durezza del nostro campionato creassero ostacoli insuperabili per l'ex nazionale germanico. Schutz, invece, in due minuti ha annullato ogni dubbio, creando con un accorto passaggio la prima delle tante occasioni da rete allegramente sciupate ieri dai torinesi. Poi ha segnato egli stesso ed ha continuato a seminare preoccupazione nelle file rossonere con i suoi scatti, il sicuro controllo del pallone e la chiara visione del gioco. E' stato insomma il migliore in campo. Bravo Schutz, ripetiamo, e bravo Rocco che ha creduto in lui. Meno convincente è apparso invece lo scambio di ruoli tra Meroni od Orlando, anche se uno degli interessati a fine gara se n'è dichiarato entusiasta. Meroni al centro della prima linea lega meglio con i compagni, ma, data la fila ormai cronica abitudine al dribbling insistente, finisce di urtarsi prima o poi con lo stopper, con il libero o magari contro un altro difensore avversario che ha avuto il tempo di arretrare precipitosamente nel tempo in cui Meroni ha dipinto le sue divertenti ed inutili serpentine. In quanto ad Orlando, se lo si continuerà a schierare ora al centro ora all'ala finirà per non capire bene neppure lui quale sia il suo vero compito. La discussione per il ruolo di questi due attaccanti, ad ogni modo ha un valore relativo, poiché la moderna tecnica del gioco del calcio impone frequenti e rapidi spostamenti. Ieri, forse per la novità della situazione. Meroni e Orlando sono rimasti ancorati al numero che avevano sulle maglie, ma in avvenire si potrà vedere con l'abituale frequenza il n. 7 chiudere verso la (porta avversaria e Meroni di vagare verso l'ala o viceversa, come del resto hanno spesso fatto nelle precedenti partite. Per finire l'esame dello schieramento granata, bene la conferma di Bolchi. Non sarebbe apparso gesto diplomatico o cortese verso la Nazionale togliere di squadra il mediano proprio nella settimana in cui è stato iscritto nell'elenco degli azzurri. Non che Bolchi sia, a parer nostro, al massimo della forma; tuttavia il suo recupero in piena condizione risulterà utile non solo alla rappresentativa italiana ma anche al Torino. Per lo stesso motivo psicologico non è il caso di criticare il giovane Fossati, anche se ieri si è trovato in difficoltà contro il guizzante Favalli. Quest'ala ventiduenne sta confermandosi una delle rivelazioni del torneo: farsi batterei da Favalli non è una colpa o tanto meno causa di mortificazione. Nella prima giornata di campionato quando il Foggia giocò allo Stadio contro la Juventus, lo stesso Salvadore, che pure vanta lunga esperienza ed autorità aveva faticato nel bloccare il più pericoloso avanti del Foggia, ieri la minaccia dei rossoneri è stata completata da un altro giovane, il centravanti Di Giovanni, che ha sostituito tanto bene l'infortunato Nocera da non far rimpiangere il titolare. Se Maioli, il longilineo attaccante dal tiro fortissimo, non avesse avuto la disavventura di vedere schizzare sul montante una punizione calciata all'ottavo minuto, probabilmente questa prima linea dei pugliesi avrebbe creato seri guai ai torinesi. Invece il palo ha deviato il tiro di Maioli, il Torino è andato in vantaggio, Valadé ha completato la serie nera con un mortificante autogoal e - per finire - Oltramari, scontrandosi con Poletti si è prodotto una grave lussazione alla spalla ed ha dovuto uscire dal campo. Poletti non ha certo causato volontariamente l'incidente, ma deve frenare la sua irruenza. Con Collins, in Coppa delle Fiere, si era trattato di uno scontro fortuito, lo stesso è capitato ieri per Oltramari; ! Due avversari del terzino però sono finiti all'ospedale. Fatalità in entrambi i casi, lo stesso Poletti avverte tuttavia l'opportunità di essere più misurato nell'affrontare gli antagonisti. A parte questo episodio, la vera sfortuna del Foggia si è avuta ancora prima della partita, quando l'allenatore Rubino si è accorto di non poter disporre del mediano Falco (stiramento muscolare). E' stato così necessario arretrare Micheli, il quale ha controllato troppo da distante Schutz, permettendo che dal piede del tedesco partissero i palloni più minacciosi per la rete di Moschioni. Il tiro da goal è stato saettato appunto da Schutz al 12' del primo tempo. Meroni si era infiltrato velocemente al centro, aveva toccato ad Orlando e questi dopo aver dato l'impressione di perdere l'occasione, era riuscito invece a passare a Schutz con una imprevedibile rovesciata. Alla staffilata dell'interno granata nulla aveva potuto opporre il portiere del Foggia. Poco dopo, nel tentativo di interrompere una discesa Schutz-Meroni, Valadé colpiva malamente la sfera e la spediva direttamente in rete. Per il disappunto uno dei numerosi sostenitori dell'undici pugliese presenti allo Stadio gettava in campo una scarpa. Era in ottimo stato, quasi nuova nera e lucida. Un agente dell'ordine cortesemente l'ha restituita all'impulsivo mittente tra le risate degli spettatori di quel settore. L'incontro in ogni caso era ormai deciso. Con un due a zero al passivo, dopo soli ventiquattro minuti di gara, Il Foggia non poteva sperare di risalire lo svantaggio, tanto più che al 28' si è verificato l'infortunio di Oltramari, del quale si è detto. Nella ripresa il Torino avrebbe potuto segnare almeno altre quattro o cinque volte, ma in un'occasione Meroni si è visto annullare per fuori gioco un punto già fatto e nelle rimanenti la sfortuna o l'imprecisione hanno impedito che l'attivo raggiungesse quote troppo elevate. Ai sostenitori granata, che hanno ritrovato entusiasmo e voce nell'incitare la squadra, rimane la soddisfazione di un successo conquistato dalla loro compagine mentre il Foggia aveva ancora tutti i suoi undici giocatori in campo. Un successo di buon augurio per la prossima partita del Torino alla ripresa del campionato, una partita fin d'ora attesissima: a Napoli contro la grande vedetta del torneo.