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Moccagatta
07/09/1966
h.21.15
ALESSANDRIA - TORINO 0-1 (0-0)
Alessandria
: Patregnani, Colautti, Cocito, Gori, Legnaro, Ferretti, Oldani, Lojacono, Gualtieri, Magistrelli, Bonfanti. All.: Puricelli.
Torino: Vieri, Cereser, Fossati, Puia, Maldini, Bolchi, Simoni, Ferrini, Meroni, Moschino, Facchin (al 46' Volpato). All.: Rocco.
Arbitro: Carminati di Milano.
Reti: Simoni 84'.
Spettatori: 10.202 paganti per un incasso di 10.047.300 lire.
Note: Ammonito Gualtieri, calci d'angolo 8-7 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell' 8 settembre 1966]
Non c'è molta gente sugli spalti del campo alessandrino quando l'arbitro Carminati dà inizio alla partita. Eppure c'erano tutte le premesse per un buon spettacolo di calcio fra l'Alessandria e il Torino, impegnati in una gara ufficiale valevole per il turno di qualificazione della Coppa Italia (ma il pubblico affluirà più tardi). La formazione locale parte per il torneo di Serie B notevolmente rinforzata rispetto allo scorso anno; ben cinque sono i nuovi acquisti: il portiere Patregnani, prelevato dalla Spal; il terzino Colauttl, che proviene dal Livorno, e che oggi è desiderato addirittura dall'Inter, ma che i dirigenti grigi non intendono cedere; Ferretti e Gualtieri, che lo scorso anno giocavano nel Torino, e Magistrelli, acquistato dall'Atalanta. Per questa nuova Alessandria, ripetiamo, c'è poca gente, forse anche per le preannunciate assenze di alcuni titolari, taluni in disaccordo per il premio di reingaggio, altri perché infortunati. Trinchero e Nicolé non hanno trovato un punto d'intesa per il nuovo contratto e sono rimasti fuori; Delle Vedove e Pasquina invece sono ricoverati in infermeria. Nicolé addirittura è rientrato a Torino; pare abbia chiesto 13 milioni per un anno solo, mentre la società ha offerto 5 milioni. A queste condizioni è difficile prevedere un accordo. Per ovviare all'inconveniente di tante assenze, l'allenatore Puricelli ha mandato in campo due ragazzi della De Martino, i difensori Cocito e Legnaro. Particolarmente attesa la prova di quest'ultimo, impegnato a controllare Meroni. Nel Torino da notare le assenze del due terzini Poletti e Trebbi, sostituiti rispettivamente da Cereser e Fossati. L'Alessandria inizialmente gioca in difesa con sole tre punte all'attacco. Col passare dei minuti, però, la situazione cambia, e sono proprio i padroni di casa ad iniziare una serie di offensive, che creano nel pubblico, che si è fatto assai più folto, l'illusione del goal. Si tratta tuttavia sempre di illusione, perch&eagrave; i tiri conclusivi vanno a lato di poco. Nel gioco alessandrino c'è, comunque, una certa velocità, che i granata a stento riescono a controllare. Si nota il terzino destro Colautti, recentemente acquistato dal Livorno. Il ragazzo è dinamico e intelligente, controlla benissimo Facchin e lega con i compagni della prima linea alcune azioni veramente entusiasmanti. L'attacco vive sugli spunti di un Lojacono stranamente tirato nel fisico da sembrare addirittura un giovanotto. Buono e dinamico anche Gualtieri, piuttosto giù di tono, invece, gli altri. La difesa del Torino accusa qualche difficoltà, mentre l'attacco vive sugli spunti del solito Meroni, un Meroni, comunque, molto fischiato dal pubblico, che non gli perdona i 500 milioni offerti dal Napoli per il suo acquisto, come se fosse lui il responsabile. Il primo tempo è vivace ma si conclude sullo 0-0. Nella ripresa i granata presentano Volpato a! posto di Facchin; il giovane neo-acquisto torinese si schiera all'ala sinistra, anche se ala sinistra in effetti non è. Dopo alcuni sporadici attacchi degli alessandrini il Torino conquista un certo predominio territoriale che, verso il quarto d'ora, frutta quattro calci d'angolo consecutivi, senza peraltro che il portiere Patregnani sia impegnato seriamente. In questo periodo si nota sempre maggior dinamismo e rapidi interventi del terzino Colautti. Meroni cerca qualche spunto personale, senza però riuscire a concludere. Sempre più rari i contrattacchi dei padroni di casa, che denotano una certa stanchezza. Da una protesta di Gualtieri per un fallo subito e non fischiato da Carminati, nasce il goal del Torino. L'arbitro interviene, ammonisce il giocatore alessandrino e ordina un calcio di punizione tirato da Ferrini. La palla giunge a Moschino che serve Simoni il quale, di destro, saetta in rete superando Patregnani. Mancano sei minuti al termine dell'incontro. Proprio sul finire, l'Alessandria sfiora il pareggio con un calcio di punizione di Lojacono che Oldani non riesce a trasformare in goal. La rete dei granata è decisiva. Negli spogliatoi si è appreso di un infortunio toccato nel finale a Meroni, per il quale si teme la frattura di un alluce.