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Comunale
04/12/1966
h.14.30
TORINO - ATALANTA 6-1 (4-0)
Torino
: Vieri, Fossati, Trebbi, Cereser, Maldini, Puia, Meroni, Ferrini, Combin, Fanello, Simoni. All.: Rocco.
Atalanta: Cometti, Pesenti, Nodari, Pelagalli, Cella, Signorelli, Danova, Salvori, Savoldi, Dell'Angelo, Hitchens. All.: Angeleri.
Arbitro: Sbardella di Roma.
Reti: Fossati 6' (T), Combin 8' (T), Ferrini 13' (T), Meroni 19', 67' (T), Hitchens 50' (A), Simoni 57' (T).
Spettatori: 11.412 di cui 3.453 abbonati e 7.959 paganti per un incasso di 7.567.600 lire.
Note: Giornata fredda ravvivata da un pallido sole, terreno leggermente allentato. Esordio in maglia granata per Fanello, calci d'angolo 5-4 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 5 dicembre 1966]
Il Torino ha segnato sei goals (ad uno all'Atalanta, ed il vistoso punteggio - insolito nei nostri stadi di calcio - è giusto, valido ed esattissimo. La differenza dei valori in campo è compendiata appunto nell'entità della vittoria, che viene a chiudere, forse definitivamente, un periodo difficile per la squadra granata. Ieri infatti allo stadio non si parlava più di crisi, di multe, di punizioni severe. I tifosi, anche i più esigenti, hanno riaperto il volto al sorriso, i giocatori sono usciti tra gli applausi. Rocco ha concesso interviste-fiume, i dirigenti non hanno fatto cenno al provvedimenti decisi e comminati alcuni giorni fa a molti atleti per scarso rendimento. Sono saltati anche tappi di bottiglie di vero champagne. Come per una festa, come per una grande festa. In effetti l'avvenimento meritava tanto entusiasmo anche perché l'ultima vittoria del Torino in campionato risaliva al lontano 18 settembre, ed era pertanto comprensibile l'esplosione di gioia, che accompagnava la ''facile passeggiata'' degli uomini di Rocco impegnati contro i neroazzurri dell'Atalanta. Avversari, diciamolo senza sottintesi, che non hanno opposto mai una resistenza valida, che hanno sempre lasciato l'iniziativa ai rivali, che non hanno mai reagito con efficacia alla situazione che stava diventando addirittura ridicola (per loro si intende). Un'Atalanta irriconoscibile, con una difesa che incassava goals a grappoli senza un accenno di riscossa, senza uno spunto di carattere, senza uno spostamento di uomini tendente a turare le falle che si aprivano con irrisoria facilità. Che i granata in quella stranissima situazione di favore guazzavano a loro piacere. Senza eccellere in preziosismi, ma giocando con modestia ed un pizzico di fortuna. Cella (un ex torinese, che esordiva nell'Atalanta come libero) dava via libera a Combin al 5', ma il francese sbagliava tiro. Sulla rimessa avanzava anche Fossati, che, ricevuta la palla da Combin, saettava in rete sorprendendo tutti, Cornetti compreso: 1 a 0 al 6'. Sempre i torinesi all'attacco con Meroni che tentava qualche inutile assolo, finché Signorelli nel tentativo di respingere un tiro-cross di Ferrini serviva egregiamente Combin: puntata rabbiosa e secondo goal (8'). I neroazzurri non avevano neppure la forza di tentare qualche azione di alleggerimento; navigavano nel buio completo i difensori, appariva inutile l'apporto delle mezze ali Dell'Angelo e Salvori, che stavano indietro senza però intervenire con efficacia né nell'azione di interdizione né tanto meno nel gioco di rilancio. Al 14' punizione per fallo di Nodari su Meroni; la palla veniva messa a venticinque metri dalla porta di Cornetti, il quale però si lasciava sfuggire di mano il pallone calciato da Combin e Ferrini deviava facilmente in rete: 3 a 0, e non era ancora finita, in quanto al 18' un nuovo errore di Cella dava via libera a Meroni che tutto spostato sulla sinistra ingannava ancora Cornetti con un tiro tagliato: 4 a 0. I tifosi si fregavano le mani e saltavano di gioia, i giocatori granata potevano sospendere un po' la loro pressione, i neroazzurri, battuti ancora prima di poter reagire, non avevano altro da fare che aspettare la fine.. E difatti il primo tempo si chiudeva senza altre emozioni. Nella ripresa, al 5', realizzava Hitchens che a molti era parso in fuori gioco; Sbardella però convalidava su indicazione del guardalinee. Poi tornavano a dominare i padroni di casa: Simoni al 13' portava a cinque le reti torinesi, mentre l'onore dell'ultimo punto spettava a Meroni, fuggito tutto solo su un lancio di Simoni contro il beatle granata si avventava Nodari, ma per Meroni è stato uno scherzo superare il suo rivale e battere Cornetti con un tiro preciso: 6 a 1 al 23'. Più nulla, sino alla fine. Dicevamo all'inizio che è stata la più rotonda ma anche la più facile vittoria dei granata. L'Atalanta ha avuto una giornata contraria, ma certi errori in difesa erano segno che la formazione difettava di uomini di classe e che i centrocampisti neroazzurri non avevano molta voglia di correre. Però dove la squadra bergamasca ha palesato i suoi vizi più seri è nella retroguardia: Cornetti è responsabile di due goals (quello di Ferrini ed il primo di Meroni), Cella non è abituato a giocare da libero (e lasciar fuori Gardoni per provare Cella è stato un grave errore dì Angeleri). Ma i difetti degli avversari non possono togliere nulla ai meriti del Torino, meriti che sottolineiamo con piacere dopo le critiche rivolte alla squadra di Rocco nel recente passato. Però sarà bene non illudersi troppo per questa clamorosa vittoria. I granata hanno avuto una giornata particolarmente valida per le prove di Meroni, di Simoni, di Fanello (al suo esordio) e di molti altri. L'elogio collettivo è doveroso, però ci sia consentito dire che di questa rinnovata forza della formazione di Rocco vorremmo una controprova.