WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Rigamonti
15/01/1967
h.14.30
BRESCIA - TORINO 0-1 (0-0)
Brescia
: Brotto, Casati, Fumagalli, Rizzolini, Margili, Mazzia, Salvi, D'Alessi, Troja, Bruells, Cordova. All.: Gei.
Torino: Vieri, Cereser, Fossati, Puia, Maldini, Bolchi, Meroni, Ferrini, Combin, Moschino, Simoni. All.: Rocco.
Arbitro: Vitullo di Roma.
Reti: Combin 86'.
Spettatori: 24.180 di cui 9.350 paganti per un incasso di 11.829.400 lire e 14.830 abbonati.
Note: Pomeriggio di sole pallido, terreno viscido in superficie, nessun incidente di rilievo. Espulsi all'82' Bruells e Ferrini, per reciproche scorrettezze. Ammoniti Puia per proteste e Bruells per gioco scorretto, calci d'angolo 5-2 per il Brescia. Dopo partita assai turbolento, con i tifosi locali, inferociti per un rigore negato al Brescia, che hanno assediato (erano circa 2.000 persone), l'uscita dagli spogliatoi. E' dovuta intervenire la polizia per proteggere sia l'arbitro che la formazione granata.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 16 gennaio 1967]
Il Torino ha vinto a Brescia con un goal di Combin, segnato a quattro minuti dalla fine, un goal bello nell'esecuzione ed ineccepibile dal punto di vista tecnico: i tifosi lombardi non hanno però approvato il risultato, che ha segnato la prima sconfitta in casa del campionato per la squadra di Gei, e la partita, che già aveva avuto momenti difficili, si è trasformata in gazzarra, per concludersi con una serie d'incidenti gravi, con alcuni contusi, con la polizia impegnata in forze, con danni agli automezzi delle due squadre e delle forze dell'ordine, con l'arbitro chiuso e assediato negli spogliatoi fino a sera, obbligato poi a nascondersi in una macchina della squadra mobile per raggiungere in tutta segretezza Milano. L'arbitro Vitullo è stato il vero protagonista di questa partita, un protagonista modesto per classe ma importante, tanto da ''fare il risultato''. Per giustificare questa asserzione, conviene raccontare subito gli, episodi salienti della gara. Il Brescia, reduce dallaver vinto a Foggia, pareva intenzionato a dominare il Torino, che riaveva Bolchi, ma non poteva ancore, disporre di Trebbi e di Poletti. E' successo invece che il Torino non ha avuto paura di questo Brescia., e la gara si è trascinata, stanca e senza grosse emozioni, sullo 0-0, finché, a ravvivarla, non ci pensava l'arbitro Vitullo. Un arbitro che non è né tecnicamente ferrato, né psicologicamente perspicace. Il Brescia attaccava e il Torino si difendeva. La retroguardia granata era perfettamente organizzata, con tanti uomini in zona di copertura, con Ferrini in giornata discreta, con Bolchi perfettamente a punto e utilissimo, con i terzini validi e scattanti, con Maldini più pronto che mai a correre ai ripari dove e quando le circostanze lo richiedevano. Un Torino fondamentalmente difensivo, ma pratico, efficace, e con i soli Meroni e Combin impegnati in zona di attacco. Il Brescia ha buttato nella partita tutta la sua efficiente organizzazione d'attacco, ma anche la squadra lombarda è essenzialmente una formazione di difesa, e non avendo uomini per manovre a largo raggio la situazione si è fatta presto pesante per i biancocelesti, incapaci di fare breccia, nonostante le volate perentorie (ma evanescenti) di Salvi, nonostante tutta la bella classe di Bruells, nonostante gli stupendi, anche se rari, suggerimenti di Cordova. Troja ha deluso per inesperienza e scarsa precisione ed ha deluso specialmente il rientrante D'Alessi, nettamente inferiore a tutti. Con il Torino che si difendeva e con il Brescia che attaccava, la partita proseguiva senza scosse, finché al 24', su azione di calcio d'angolo, la palla, respinta da Vieri, veniva girata al volo da Bruells; Ferrini, a pochi passi la toccava con il braccio alzato. L'involontarietà del gesto del capitano granata era palese a tutti, ma Bruells protestava per il rigore, e con lui molti altri bresciani. Il pubblico ha cominciato a fischiare Vitullo che al 32' ammoniva Rocco per un intervento di protesta, causa di un fallo di Bruells su Fossati. Al 43' una ennesima serpentina del vivace Salvi, tre giocatori del Torino erano superati come birilli, finché sopraggiungeva Puja, che da tergo atterrava il piccolo attaccante bresciano. Per noi, quello era fallo da calcio di rigore. Per Vitullo no. Le proteste si moltiplicavano la gazzarra si faceva sempre più preoccupante, anche per che l'arbitro dimostrava di non saper tenere in pugno le redini della partita. Si riprendeva a giocare e la situazione tecnico-tattica non cambiava, anzi si accentuava ancora di più il modulo chiuso dei granata, che contavano praticamente, su un portiere otto difensori (Simoni compreso) e due soli attaccanti. Il gioco bresciano non dava esito pratico e il Torino continuava a controllare la partita con sufficiente autorità, sia pure con qualche grave rischio. Al 31', su contropiede, Combin serviva Meroni, che veniva sbilanciato al momento del tiro da Casati. In Inghilterra, tutti gli arbitri avrebbero concesso il rigore, in Italia forse il 50 per cento. Vitullo ha nuovamente detto di no. Ma il bello doveva ancora venire, e difatti al 36', su una nuova incursione dei padroni Cordova a Bruells, spostato stavolta sulla destra. Il tedesco aveva la palla buona per il goal, ma Ferrini lo abbracciava e lo tratteneva. Rigore? Cordova a Bruells, spostato stavolta sulla destra. Il tedesco aveva la palla buona per il goal, ma Ferrini lo abbracciava e lo tratteneva. Rigore? Per Vitullo tutto era regolare. Però Bruells si arrabbiava e, non potendo reagire con l'arbitro, prendeva a pugni Ferrini, che limitava la sua azione a una semplice e passiva difesa. Vitullo espelleva sia Bruells che Ferrini, sbagliando un'altra volta perché, se ora giusto decretare il rigore, era altrettanto giusto punire solamente il bresciano, perché Ferrini non aveva assolutamente reagito. Da questo episodio, il pubblico ha tratto la sensazione che l'arbitro era contro il Brescia e non ha più perdonato nulla. Ad aggravare. La situazione è venuto poi il goal di Combin. Infatti, sul mancato rigore, si è verificato un rallentamento nel gioco del biancoazzurri e i granata hanno cercato di trarne profitto, Meroni al 40' (cinque minuti prima del fischio di chiusura) impegnava seriamente per la prima volta il portiere Brotto e un minuto dopo l'azione granata raggiungeva il bersaglio: manovra Simoni - Meroni, con passaggio finale a Combin. Il franco-argentino da 25 metri azzeccava un tiro perfetto, la palla batteva sul montante alla sinistra di Brotto e finiva in rete: 1-0 per il Torino, con il pubblico inviperito contro l'arbitro e contro i granata.