Comunale

19/02/1967

h.15.00

TORINO - BOLOGNA 1-1 (1-1) Torino: Vieri, Cereser, Fossati, Puia, Maldini, Bolchi, Meroni, Ferrini, Combin, Moschino, Facchin. All.: Rocco. Bologna: Vavassori, Roversi, Furlanis, Tumburus, Janich, Fogli, Paganini, Tura, Pace, Haller, Pascutti. All.: Carniglia. Arbitro: Angonese di Mestre. Reti: Pascutti 16' (B), Meroni 37' (T). Spettatori: 16.707 di cui 3.453 abbonati più 13.254 paganti per un incasso di 16.355.900 lire. Note: Giornata fredda, campo liberato dalla neve ma comunque insidioso. Leggeri incidenti di gioco a Combin, Vieri e Fogli, ammonito Pascutti per proteste, Cereser, Ferrini e Haller per scorrettezze. Calci d'angolo 5-4 per il Bologna. Cronaca [Tratto da La Stampa del 20 febbraio 1967] Nel girone di andata i granata erano stati sconfitti a Bologna e tutti avevano detto: ''Bravo Torino, povero Torino! Ha giocato proprio bene; non meritava di incassare quel goal all'ultimo minuto''. Ieri, contro lo stesso Bologna, il Torino ha pareggiato, ma nessuno o quasi si è curato del punto conquistato in classifica. Il commento generale sull'incontro è stato ''una noia!''. Quello osservato allo stadio non è calcio, non è spettacolo, soprattutto non si è vista una squadra organica. L'undici torinese avrebbe potuto magari vincere, se Meroni non avesse colpito una traversa e Vavassori non si fosse salvato da grande portiere in almeno due occasioni, ma un punteggio migliore non avrebbe cancellato l'impressione di gara deludente. I giocatori granata, se si eccettua Combin quasi sempre vittorioso nel precedere Tamburi quando si trattava di colpire la palla di testa, sono arrivati regolarmente in ritardo nel confronti degli avversari. Qualche torinese, ad un certo punto, ha letteralmente perso la testa. Moschino è una mezz'ala che stimiamo per la serietà ed il rendimento. Ieri era negativo. Il regista della compagine è riuscito ad effettuare tre passaggi consecutivi agli avversari. Ferrini non è risultato molto più efficace, sebbene l'autorità e la decisione lo abbiano aiutato. In quanto a Bolchi riesce incomprensibile il fatto che gli sia stato affidato il rossoblu più pericoloso, Haller. Il tedesco non ha compiuto azioni di gioco eccezionali perché costretto a manovrare prevalentemente a centro campo e soprattutto perché la partita non è quasi mai salita a toni agonistici elevati. Ad ogni modo la marcatura di Bolchi non ha dato molto fastidio alla mezz'ala del Bologna. Un rapido e non completo elenco delle manchevolezze granata non può dimenticare la distrazione di Maldini al primo minuto (per poco i rossoblu non segnavano subito su quell'azione) e l'inconcludente apporto di Meroni. L'attaccante più estroso tra i granata, appunto per il suo dribbling sconcertante e per i suoi inattesi spunti, riesce a tenere in allarme gli avversari, quando è in forma. Se però la condizione gli manca, Meroni si limita a giocherellare con la palla fin che tutti i suol compagni sono controllati. A questo punto i suol allunghi terminano inesorabilmente sui piedi dei difensori avversari! Il lato negativo della partita del Torino non consente comunque nello scarso rendimento di questo o di quell'atleta (ed ognuno può capitare la giornata in cui tutto riesce storto): il Torino ha sorpreso amaramente per la mancanza di un gioco organico. Non si sono viste in tutta la gara tre azioni imperniate su una manovra preordinata. Ogni granata recitava a soggetto ed il più delle volte si impaperava. Nella nebbia del non gioco si sono salvati i giovani terzini, specialmente Cereser che doveva vedersela con Pascutti, Puia, Combin e Vieri. Facchin, costretto a sostituire l'indisposto Simoni, ha avuto qualche spunto efficace. Non è molto, nel complesso. E ci si potrebbe domandare con una certa ansia che cosa sarebbe successo se il Bologna non fosse stato privo di assi del calibro di Nielsen, Bulgarelli, Perani e Ardizzon, ieri indisponibili. Per buona sorte dei granata gli emiliani hanno fatto ricorso ai giovani ed ancora acerbi Paganini e Pace ed hanno utilizzato Tumburus dopo oltre cinque mesi di assenza dalle gare di serie A. Un Bologna a ritmo ridotto non ha mai minacciato seriamente il Torino: e questi che si è accontentato del pari, e non ha meritato di più. Domenica prossima è in programma il derby con la Juventus: l'impegno probabilmente trasformerà la squadra, ma perché tale impegno non è già stato utilizzato ieri per cercare di offrire uno spettacolo degno agli sportivi torinesi? La gara ha avuto le sue fasi più importanti nel primo tempo. Dopo un salvataggio di Puia, in seguito ad una palla sbucciata da Maldini e dopo una uscita di Vavassori, al 10' Meroni concludeva un'azione di Combin-Facchin con un insidioso pallonetto. Forse Vavassori ha deviato la sfera con la punta delle dita o forse essa è finita direttamente sul montante. Fatto sta che il goal è stato sfiorato, ma non raggiunto. In compenso segnava il Bologna e, per verità, in modo piuttosto fortunoso. Puia, ad una ventina di metri dalla porta, sgambettava inutilmente Pace. Calciava la punizione Haller. Pressato da Cereser, Pascutti girava al volo, di destro, ma sbagliava l'intervento. Riusciva ugualmente a tirare con li sinistro il bolognese era tutto sbilanciato, il portiere Vieri ancor di più: la sfera rotolava in rete. Seguivano una bella parata di Vieri, sempre su Pascutti, il quale cavallerescamente si complimentava con il portiere avversario, poi il pareggio del Torino su rigore. Mani del centravanti Pace arretrato verso la propria area per aiutare la difesa: Bolchi effettua il lancio e Roversi insieme con lo stesso Pace si precipitano su Facchin mandandolo a terra. Angonese è un arbitro severo; fischia un rigore che altri forse non avrebbero concesso. Il fallo in ogni caso c'è stato. Meroni di destro piazza un tiro imparabile. Il Torino ha sfiorato poco dopo il successo su bellissima azione Meroni-Facchin-Puia-Combln. L'acrobatica girata del centrattacco mandava la sfera fuori a pochi centimetri dal palo. Vavassori era riuscito à deviare con la punta delle dita il tiro. Una sfortuna per i granata. Nella ripresa nulla di importante per lunghi periodi, ad eccezione di uno scontro Vieri Pascutti e di due parate veramente brillanti di Vavassori su centri di Meroni e di Puia. Ferrini ed Heller vengono ammoniti per reciproche (e non gravi) scorrettezze ma il pubblico se la prende soltanto con Pascutti. Il grande antipatico del campionato italiano non merita tanta ostilità ma vi è abituato. Su tutti i campi gli capita. Accetta con filosofia la sua sorte. Indugia anzi ostentatamente quando ha la palla, tanto per far passare il tempo. Riceve altri fischi ma contribuisce a condurre in porto un uno a uno risultato tutt'altro che deprezzabile per un Bologna incompleto. Un po' meno brillante, in vece, il pareggio per il Torino. E' il quinto consecutivo.