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Comunale |
26/02/1967 |
h.15.00 |
JUVENTUS - TORINO 0-0 Juventus: Anzoli, Gori A., Leoncini, Sarti, Castano, Salvadore, Zigoni, Del Sol, De Paoli, Cinesinho, Menichelli. All.: Heriberto Herrera. Torino: Sattolo, Cereser, Fossati, Puia, Maldini C., Bolchi, Meroni, Ferrini, Combin, Moschino, Simoni. All.: Rocco. Arbitro: Sbardella di Roma. Reti: - Spettatori: 25.530 di cui 4.430 abbonati più 21.100 paganti per un incasso di 31.700.000. Note: Campo pesantissimo, pioggia battente per tutto l'arco della partita, molti spazi vuoti sugli spalti. Ammoniti Meroni per proteste, Menichelli e Fossati per gioco scorretto. Sarti, colpito da una pallonata alla fronte, ha giocato per quasi tutto il primo tempo in uno stato di trance; alla fine della prima frazione é stato accompagnato alle Molinette dove gli é stato riscontrato un trauma cranico con commozione cerebrale. Al termine dell'incontro, una bottiglietta di vetro lanciata dagli spalti, ha colpito i calciatori granata Bolchi e Moschino: per entrambi necessarie le cure mediche: tre punti di sutura sul pollice del primo, e alcuni punti sulla mano destra del secondo. Esordio stagionale per Sattolo, per Maldini presenza numero 400 in Serie A. Cronaca [Tratto da La Stampa del 27 febbraio 1967] I confronti sono sempre antipatici, ma è difficile oggi non paragonare le disavventure della Juventus nel derby e la fortuna dell'Inter, sabato scorso, nell'anticipo con il Lecco. A San Siro i nerazzurri hanno evitato la sconfitta perché all'ultimo minuto un loro terzino si è trovato per caso a deviare con la schiena la traiettoria di un pallone diretto in goal. Ieri allo stadio i bianconeri hanno trovato Sattolo (il portiere di riserva!) autore dì due eccezionali parate su De Paoli e Zigoni proprio nel periodo iniziale che potevano decidere la partita; poi c'è stato l'incidente a Sarti e tutta la manovra della squadra è caduta come se ad un castello di carte fosse stata tolta la pedina-base. Per dieci minuti il gioco organico dei bianconeri, un gioco che, piaccia o no, si articola su azioni predisposte da tempo e si muove su schemi ben precisi è andato a catafascio. I difensori rinviavano come potevano e nell'anela di fare qualcosa in fretta si è visto Cinesinho, una delle intelligenze tattiche della compagine rovinare addosso allo sbalordito Del Sol ed il pallone filar via, mentre un granata approfittava dell'urtone tra i due bianconeri. Per colmo di ironia proprio a pochi minuti dal termine Zigoni ha avuto tra i piedi una palla da passare, facile facile, a Menichelli. Anziché servire il compagno trovatosi cosi opportunamente smarcato, Zigoni ha tentato il tiro diagonale e la sfera è terminata dalla parte della bandierina del corner. In tutto questo affannarsi della Juventus, il Torino ha giocato le sue chanches con intelligenza, con correttezza e con impeto. Chi aveva visto la compagine di Rocco balbettare sette giorni prima contro, il modesto (per via delle numerose riserve) Bologna, è rimasto sorpreso nel constatare il cambiamento. E' l'atmosfera del derby: tutti si ritrovano quando il pungolo della rivalità cittadina si fa sentire. Tutti ì giocatori. In quanto al pubblico, la situazione è diversa. La giornata ieri era melanconica, pioveva; i granata sono tagliati fuori dalla lotta per il primato, è vero, ma i 21.100 biglietti venduti sono pochi. Rappresentano una delle cifre più basse dei derbyes di campionato del dopoguerra. Nonostante lo spazio occupato dagli.. Ombrelli, larghe chiazze di gradinate, senza spettatori, davano un tono sommesso ad una gara che per la prima mezz'ora ha offerto molte emozioni. Al terzo minuto la Juventus organizzava l'azione-capolavoro: Del Sol serviva Leoncini che prontamente lanciava De Paoli. Tutti passaggi lunghi, tutti in profondità, football di classe. De Paoli compiva l'opera ed al volo calciava da breve distanza. Sattolo scattava e deviava in angolo. Qualcuno in tribuna ha ricordato che questa riserva di Vieri è stata comperata dal Torino per un equivoco: non Sattolo, ma Battara avrebbe dovuto passare dalla Sampdoria ai granata. Ieri, ad ogni modo, era tra i pali il portiere magro, lungo, scattante e molto bravo. E si trovava in splendide condizioni di forma. Al 10' lo stesso guardiano evitava ancora il passivo. In seguito ad una punizione deviata di testa da Menichelli, Zigoni si è trovato a due passi dalla rete: scivolando sul terreno bagnato l'attaccante ha avuto un attimo di esitazione. E' bastato perché Sattolo si proiettasse sul pallone, mandandolo lontano. Il Torino ha effettuato il suo primo allungo pericoloso con Moroni al quarto d'ora. La traiettoria è finita a lato, ma parlando di Meroni è bene dire subito che il granata è apparso ieri più altruista del solito. Sebbene il suo avversario diretto fosse Gori, uno dei migliori terzini del momento, Meroni, specie nella ripresa, è risultato assai più utile che in precedenti occasioni. Un abbozzo di intesa con Combin appare come uno squarcio di azzurro per le possibilità di attacco dei torinesi. Proprio Combin con una punizione di notevole potenza ha ancora chiamato Anzolin ad un sicuro intervento, poi al 25' l'incidente che doveva avere conseguenze tanto gravi per Sarti (e per la Juventus). Esso è passato pressocché inosservato. In un'azione offensiva Ferrini calciava all'improvviso con estrema violenza. Lo stopper bianconero riceveva sulla fronte il pallone e barcollava. Poco dopo accorrevano medici e massaggiatori. Pareva che l'effetto della botta dovesse scomparire, una delle tante piccole disavventure che purtroppo i calciatori devono affrontare nella loro carriera. Invece Sarti per una decina di minuti vagava per il campo in stato di choc; al 35' crollava ancora sul prato, svenuto. Ritornava in piedi, mandato all'ala, ma aveva lo sguardo annebbiato del pugile dopo un k. O. Doveva essere ricoverato all'ospedale. La Juventus era costretta a ripresentarsi in campo per la ripresa con dieci giocatori. Era un'altra squadra; disordinata, nervosa, forse irritata di vedersi sbarrare dalla sorte la possibilità di avvicinarsi in classifica all'Inter ed oltre a tutto aveva un Del Sol stranamente incerto. Il Torino, sportivamente, faceva il suo gioco; attaccava Simoni, molto utile specie nel lavoro di ala arretrata, si facevano avanti Meroni, Combin, Ferrini, Puja, Bolchi, e perfino Cereser. Salvadore ha rimediato a stento un'incursione di Meroni; al 38', su punizione, Bolchi ha calciato in rete mentre l'arbitro controllava ancora la barriera difensiva bianconera e non aveva fischiato. Il goal è stato pertanto considerato nullo senza che nessuno protestasse. Al 44' l'azione di Zigoni, ieri troppo personale, ed il mancato intervento di Menichelli quindi la fine. Strette di mano all'uscita del giocatori chissà perché in quell'istante uno sconsiderato spettatore ha avuto la pessima idea di lanciare una bottiglietta. Contro chi? Per quale motivo? La mancanza di buon senso è l'unica espressione che può spiegare il gesto da teppista. Per il resto il derby passa all'elenco degli incontri cittadini come una gara bella all'inizio, guastata poi da un incidente fortuito. Resta il bilancio: tra Inter e Juventus non sono mutate le tre lunghezze di classifica; i granata hanno incasellato il loro sesto pareggio consecutivo. Date le caratteristiche della contesa non meritano ora alcun rimprovero, tutt'altro. E poi non perdono da nove giornate. Pur tra alti e bassi di rendimento la loro serie d'oro continua. |
w w w . a r c h i v i o t o r o . i t | ||
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