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Menti |
02/04/1967 |
h.15.30 |
L.R.VICENZA - TORINO 0-1 (0-1) L.R.Vicenza: Luison, Rossetti, Volpato, Pini, Carantini, Poli, Maraschi, Menti, Gori, Governato, Gregori. All.: Pin. Torino: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Maldini, Cereser, Meroni, Ferrini, Combin, Moschino, Simoni. All.: Rocco. Arbitro: Carminati di Milano. Reti: Puia 45'. Spettatori: 10.092 di cui 4.834 abbonati e 5.258 paganti per un incasso di 6.321.900 lire. Note: Giornata di sole primaverile, terreno in ottime condizioni, ammoniti Poletti per proteste e Puia per gioco violento; calci d'angolo 7-3 per il L.R.Vicenza. Arbitra l'incontro Carminarti di Milano in luogo di Varazzani di Parma, precedentemente designato e sostituito a causa di un attacco influenzale. Cronaca [Tratto da La Stampa del 3 aprile 1967] Il Torino ha colto ieri a Vicenza la terza vittoria esterna, superando il Lanerossi grazie ad una rete realizzata da Puia, con un azzeccato colpo di testa, al 45' del primo tempo. E' stata una gara dura, ricca di scontri, non bella: biancorossi e granata, nei loro confronti sul campo veneto, per una strana tradizione non riescono mai a dare la misura delle loro possibilità, e si lasciano spesso vincere dal nervosismo. Ieri, poi, c'erano motivi particolari per rendere ancora più tesa l'atmosfera della partita: la difficile posizione di classifica dei vicentini, per i quali la sconfitta ha rappresentato un duro colpo, ed i ricordi dell'incontro della passata stagione, quando sullo stesso terreno Pini si ruppe una gamba, Ferrini venne espulso, e infine l'arbitro Varazzani di Parma ebbe un vivace scontro verbale, a gara finita, con il trainer torinese Rocco. Ieri, ancora Varazzani avrebbe dovuto dirigere la contesa, almeno stando alle designazioni annunciate sabato pomeriggio. Al cancelli dello stadio si è presentato invece il milanese Carminati, il quale avrebbe dovuto usufruire di un turno di riposo, ed invece era stato avvertito in extremis del nuovo incarico, sabato sera, dal dirigente degli arbitri, dott Bertotto. Ufficialmente, Carminati ha sostituito il collega, in quanto Varazzani ha accusato un improvviso attacco influenzale, ma dalla relativa sorpresa con cui il direttore di gara è stato accolto dai dirigenti granata, si può pensare che il Torino non sia del tutto estraneo al forfait dell'arbitro parmense. In effetti, anche se il dott. Bertotto pensava forse che proprio la ripetizione della burrascosa gara dello scorso anno avrebbe potuto servire a cancellare i vecchi screzi, la designazione di Varazzani non era stata una mossa felice. Carminati ieri è apparso un po' nervoso, forse proprio a causa dell'improvvisa sostituzione cui era stato chiamato, ma non ha commesso errori gravi, salvo la mancata concessione di un penalty per un atterramento di Combin al 27' della ripresa. In piena pressione vicentina, con i biancorossi tesi alla ricerca del pareggio e in un ambiente già eccitato, Carminati non ha avuto il coraggio di infierire sui padroni di casa. Neppure i granata dal canto loro hanno insistito nelle proteste. D'altra parte, un risultato più netto a suo favore, il Torino non lo meritava. L'1 a 0 ha premiato l'accortezza difensiva dei granata e la pericolosità del loro contropiede (eccellente la prova di Nestor Combin), ma ha pure costituito un grosso castigo per ì giocatori vicentini, i quali hanno attaccato a lungo e con foga, hanno creato occasioni favorevoli, alle quali però si è opposto con sicurezza un Vieri in giornata di gran vena. Proprio il portiere, Combin, Ferrini, Puia e Moschino sono stati i punti di forza del Torino, alle prese con una partita difficile per l'impegno e la carica agonistica della squadra avversaria. Dopo una settimana di incertezze fra Bolchi e Pestrin per completare la linea mediana, il trainer Rocco (confortato dal consiglio dei ''veci'' della squadra) aveva finito per scegliere.. Cereser, cui affidare lo sgusciante e pericoloso Gori. Aiutato da un Maldini attento, e grazie a qualche intervento piuttosto deciso, Cereser è riuscito a bloccare il diretto rivale. Altrettanto ha fatto Fossati con Maraschi, dopo un inizio un po' incerto. Poletti si è trovato spesso fuori zona, a causa della posizione arretrata di Governato, ma ne ha approfittato per inserirsi all'attacco con alcuni magnifici spunti. Brillante in fase offensiva, Poletti non lo è stato altrettanto come difensore: alcuni suoi ricuperi sono culminati in falli, che gli sono valsi una ammonizione. Ferrini, Moschino, Puia e Simoni formavano lo sbarramento granata a metà campo, con Meroni e Combin punte stabili. Ferrini alle prese con il giovane e scattante Gregori ha iniziato faticando, ma si è imposto alla distanza, malgrado una dura botta allo stinco destro ricevuta da Maraschi al 23' di gioco. Ferrini si era lanciato nel tackle con decisione forse eccessiva, ma il vicentino lo ha bloccato a piede alzato, provocandogli profonde ferite sullo stinco e al polpaccio. Una botta che poteva avere conseguenze gravi: Ferrini ha gridato per il dolore, ma si è rialzato presto, confermando le sue doti di lottatore inesauribile. La partita, seguita con trepidazione dalla tribuna dal commissario granata comm. Pianelli e dai consiglieri dott. Cohen e dott. Gallotti (il vice commissario Traversa era in panchina, a fianco di Rocco), si è iniziata con un pericoloso attacco del Torino. Al termine di una manovra di Combin e Simoni, Ferrini è riuscito a farsi largo nella difesa veneta, ma è stato bloccato con le maniere forti alle soglie dell'area. Subito però il Vicenza ha spostato il gioco nella metà campo torinese, e al 4' Vieri ha compiuto il primo del suoi interventi decisivi, volando sulla sinistra per bloccare un pericolosissimo colpo di testa di Rossetti, il quale aveva raccolto e schiacciato in rete un corner di Maraschi. In queste fasi iniziali, la difesa granata ha stentato a tenere a freno gli avanti avversari, e al 16' Vieri ha nuovamente salvato la sua rete, deviando in corner un insidioso tiro basso di Gori. Si verificava l'incidente a Ferrini, poi era ancora Vieri ad essere chiamato al lavoro: Maraschi si inseriva tra Fossati e Maldini, li saltava in velocità, ma il portiere granata anticipava l'attaccante con una uscita tempestiva. Riprendeva coraggio il Torino e lo trascinava in avanti Combin, che si produceva in un lungo scatto sulla sinistra. Il centravanti si liberava in velocità di tutti i difensori, ma il portiere Luison, in uscita, riusciva a ribattere il tiro con il corpo. Al 31' il portiere vicentino respingeva col petto una staffilata di Simoni, riuscito a liberarsi della guardia di Rossetti alle soglie dell'area. Non riusciva invece a farsi luce Meroni, bloccato da Volpato e beccato dal pubblico. La barba dell'attaccante granata disturba molti: su tutti i campi il giocatore è oggetto di una ostilità che non ha ragione di esistere, se non quando è lo stesso Meroni a provocare i tifosi avversari con atteggiamenti ostentatamente spavaldi. Proprio allo scadere del tempo, mentre parte del pubblico intonava un ritornello dedicato al barbuto granata, Puia si incaricava di vendicare il compagno. Poletti calciava con parabola alta una punizione verso la porta vicentina, e Puia di testa raccoglieva il pallone e lo scagliava con violenza in rete. La sfera picchiava sotto la traversa, già dentro la porta, quindi era sfiorata da Luison che, ricadendo a terra, la ribadiva con il corpo dentro la rete. Sospinti dal pubblico, i veneti riprendevano coraggio e si gettavano nuovamente in avanti: nascevano mischie davanti a Vieri, ma il portiere granata si mostrava sicuro (salvo che su un cross di Gori, deviato in corner in extremis da Poletti) anche nelle uscite. Al 27', su un perfetto lancio di Moschino, Combin entrava in area, ma scivolava a terra, aiutato da un intervento da tergo di Pini. Carminati non se la sentiva di concedere il penalty. Al Torino bastava tenere la palla, per conservare il prezioso vantaggio ed ottenere il tredicesimo risultato utile consecutivo della sua serie positiva. |
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