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Comunale
30/04/1967
h.16.00
TORINO - ROMA 3-1 (2-1)
Torino
: Vieri, Poletti, Trebbi, Puia, Maldini, Bolchi, Meroni, Ferrini, Combin, Moschino, Facchin. All.: Rocco.
Roma: Ginulfi, Olivieri, Sensibile, Carpanesi, Losi, Ossola, Pellizzaro, Scala, Enzo, Tamborini, Barison. All.: Pugliese.
Arbitro: Angonese di Mestre.
Reti: Moschino 10' (T), Combin 15' (T), Barison 40' (R), Meroni 53' (T).
Spettatori: 13.134 di cui 3.453 abbonati più 9.681 paganti per un incasso di 9.094.800 lire.
Note: Giornata serena e piuttosto calda, terreno in ottime condizioni, Torino in maglia bianca per dovere di ospitalità. Calci d'angolo 7-3 per il Torino. Al 69' il romanista Barison fallisce un calcio di rigore tirandolo a lato del portiere. Presente in tribuna l'intera formazione del Penarol, che sarà impegnata nei prossimi giorni in un match amichevole contro il Torino in occasione del 18° anniversario della Tragedia di Superga.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 1 maggio 1967]
Quattro reti valide (3 a 1 per il Torino), una annullata (ai granata), due pali (uno per parte), un rigore calciato a lato (da Barison), alcuni goals mancati di poco (specialmente da Meroni) costituiscono il bilancio del confronto svoltosi ieri al Comunale fra i torinesi e la Roma: la partita, così ricca di episodi emozionanti, ha senza dubbio accontentato il pubblico, che vorrebbe sempre assistere a spettacoli calcistici del genere. Nulla di trascendentale, d'accordo, visto che alcune incertezze degli opposti difensori hanno favorito gli attacchi, tuttavia la gara è piaciuta. Gli sportivi vanno allo stadio per divertirsi e sono poco propensi a ridurre il football ad una fredda questione di marcature, ma ieri sono usciti soddisfatti, ed è forse questo il miglior elogio che si può rivolgere ai protagonisti della gara. Il Torino cercava la rivincita sulla Roma, che lo aveva battuto per 4 a 0 nella partita di andata, e l'ha ottenuta anche se con un punteggio meno netto. Ieri i granata potevano addirittura raddoppiare le tre reti messe a segno, ma anche la Roma è andata vicina a realizzare un attivo maggioro, se si pensa che Barison ha calciato a lato nella ripresa - cercando il tocco preciso, anziché confidare nel suo tiro potente - un calcio di rigore. Per quanto riguarda i granata, la colpa di non aver ottenuto un successo più netto ricade sulle spalle di Gigi Meroni, che pure ha messo a segno un magnifico goal, l'ultimo della serie. Il pubblico l'ha applaudito anche ieri, ma il barbuto attaccante troppo spesso si è intestardito nel fare della partita un fatto personale. Quando decide di vedere i compagni i frutti sono subito evidenti: suo è stato il pronto passaggio che ha messo Combin in grado di segnare, solo davanti all'incerto Ginulfi. I due goals mancati, e le numerose volte in cui ha preferito l'azione personale al passaggio, non consentono di applaudire senza condizioni la partita dell'estroso Meroni. Ieri, i punti di forza del Torino sono stati due: il portiere Vieri ed il centrocampista Moschino. Lido ha subito un goal imparabile (Barison con un tiro potente ha infilalo la palla all'incrocio dei pali) ma in due occasioni, con altrettante uscite sullo scattante Pelizzaro e sullo stesso Barison, ha salvato la propria rete in situazioni quasi disperate. Moschino ha sostenuto praticamente da solo - vista l'imprecisione nei passaggi dimostrata da Ferrini e soprattutto da Boichi - il peso del lavoro di appoggio alle tre punte: attraverso il novarese sono passati tutti i rilanci dei difensori e tutti i rinvii di Vieri, ed inoltre egli ha avuto il merito di sbloccare il risultato dall'1 a 0 di partenza con una staffilata imprendibile. Moschino ha dovuto disputare una gara esemplare per poter sentir scandire il suo nome dai tifosi sulle gradinate, ma non appena ha fallito la misura di un passaggio - nel quarto d'ora finale, quando era comprensibilmente provato dalla fatica -, si sono uditi mormorii di delusione. Davvero c'è da chiedersi cosa pretendano i tifosi da uno dei giocatori più costanti nel rendimento, e più utili, della squadra granata. Con Vieri e Moschino hanno lottato bene Puja (a parte qualche scontro troppo vivace con Enzo). Poletti, (autore di un brutto fallo di reazione sullo stesso centravanti giallorosso), il rientrante Trebbi (alle prese con Pelizzaro, il miglior attaccante ospite) e Combin. Il centravanti si è mosso più del solito ha cercato di favorire i lanci di Moschino con qualche spostamento, ha confermato di possedere solide doti tecniche. Nestor è forse stato agevolato dalla strana decisione del trainer giallorosso Pugliese il quale, varando una formazione priva di numerosi titolari, ha spostato Losi dal consueto ruolo di libero a quello di stopper, affidando il compito di battitore ad Ossola. Già poco sicura nel portiere Ginulfi, la retroguardie della Roma non è parsa molto solida: al 10° minuto il primo scambio in velocità fra Moschino e Combin ha subito posto il centravanti in condizione di tirare a rete e di impegnare il numero uno avversario. Era un avvertimento per Ginulfi, che un minuto dopo incassava il primo goal Moschino avanzava sino alle soglie dell'area giallorossa. E scoccava un forte tiro che si infilava alto alla sinistra del portiere. Al 15' Poletti toccava verso Combin, che scambiava con Meroni ottenendo immediatamente la palla di ritorno oltre i terzini: il centravanti controllava la sfera e di destro batteva nuovamente Ginulfi. Al 20° era Meroni a fare triangolo con Combin, ma falliva la prima occasione favorevole, tentando il pallonetto e mancando il bersaglio. Non sbagliava la mira Barison al 41°: il tiro dell'ala si insaccava nella porta granata, all'incrocio fra montante e traversa. Il Torino iniziava la ripresa all'attacco, ed al 9° Meroni saltava Sensibile, vinceva il tackle con Losi e lasciava partire un tiro imparabile, a sinistra di Ginulfi Sul 3 a 1, al 25°, Angonese concedeva un rigore alla Roma per un fallo di braccio di Maldini, appena entro l'area. Barison calciava a lato il penalty, e subito dopo su lancio di Puja era Meroni a mancare una facile occasione. Quindi, nello spazio di due minuti (37' e 38'), il Torino sfiorava un'autorete e poi il goal. Prima Trebbi deviava involontariamente sul montante un centro di Enzo, quindi Facchin mandava a rimbalzare contro il montante, con un colpo di testa, un centro di Meroni. Reagiva la Roma con una puntata di Scala conclusa da un tiro alto di Pelizzaro, poi il Torino si riportava di nuovo in avanti. Meroni, al 43', batteva Ginulfi su cross dì Facchin, ma, colpiva la palla con la testa e con la mano. Giusta, quindi, la decisione di Angonese che annullava il punto.