Zaccheria

07/05/1967

h.16.00

FOGGIA - TORINO 0-0 Foggia: Pinotti, Capra, Valadé, Bettoni, Rinaldi, Zardo, Oltramari, Micheli, Traspedini, Lazzotti, Maioli. All.: Bonizzoni. Torino: Vieri, Poletti, Trebbi, Puia, Maldini, Bolchi, Meroni, Ferroni, Combin, Moschino, Simoni. All.: Rocco. Arbitro: Toselli di Milano. Reti: - Spettatori: 17.979 di cui 11.300 paganti per un incasso di 7.500.000 più 6.679 abbonati (di cui meno di 3.000 presenti). Note: Cielo sereno, terreno in ottime condizioni, calci d'angolo 2-2. Cronaca [Tratto da La Stampa dell' 8 maggio 1967] Dopo la vittoria del 1965 e il pareggio dello scorso anno, il Torino è nuovamente uscito imbattuto (0-0) dalla sua terza esibizione sul campo del Foggia, ma il punto realizzato non ha certo soddisfatto i granata. Dopo un inizio incerto, per la eccessiva confidenza dei difensori con gli avanti avversari, il Torino ha preso in pugno la partita e al 12' della ripresa un favoloso goal di Nestor Combin, ancora una volta il migliore dell'attacco, è stato annullato dal giovane arbitro lombardo Torelli, con una decisione per lo meno strana, e maturata in circostanze che non hanno convinto neppure i più accesi sostenitori del Foggia. Sull'episodio, il più emozionante dell'interessante partita, le discussioni non si erano ancora sopite a tarda sera nei bar e nei crocchi degli sportivi sul viale della tradizionale passeggiata: molti addirittura non si erano accorti che la violenta stoccata di Combin era uscita sul fondo, dopo avere attraversato la rete nella parte superiore, quasi a contatto con la traversa. Il centravanti, ricevuta la palla da Meroni, aveva evitato in dribbling Rinaldi e Bettoni, lasciando poi partire un tiro di rara violenza. Vano il tuffo di Pillotti: la palla, sfiorate le mani protese del portiere foggiano, scuoteva la rete in modo evidente e poi si perdeva sulle gradinate. Combin esultava alzando le braccia con il pugno chiuso e saltando di gioia, l'arbitro invece dava l'impressione di non essersi accorto di nulla, e poi decretava una punizione a favore del pugliesi, all'altezza del rigore. Stupore e costernazione dei granata, mentre il direttore di gara accennava a far riprendere il gioco: capitan Ferrini invitava allora il signor Torelli a verificare la rete, e allora l'arbitro chiamava un addetto al campo per farla riparare. Un fotografo appostato alle spalle della, porta foggiana ha sentito il direttore di gara dire a Ferrini: ''Va bene, la palla è entrata, ma intanto c'era Simoni in fuorigioco''. La bellezza dell'azione di Combin aveva attratto l'attenzione di tutti e quindi non è possibile giudicare l'affermazione di Torelli, anche se qualcuno ha visto il segnalinee dalla parte delle tribune, alzare la bandierina. E' certo però che Combin ha fatto tutto da solo, e che Simoni non ha partecipato in alcun modo all'azione; è altrettanto sicuro che l'arbitro - con il suo comportamento - ha dato la netta impressione di non aver visto la palla entrare in porta, se no sarebbe accorso per primo a far riparare la rete strappata. Così Combin non ha visto riconosciuto il più bel goal realizzato in maglia granata, e il Torino ha perso un punto, vedendosi appaiare dal Milan in classifica, alla vigilia del confronto con i rossoneri. Da notare che in precedenza, al 32' del primo tempo, Capra (a metà campo) e Bettoni Uin piena area) avevano toccato la palla con le mani durante un'azione d'attacco granata. Alla prima infrazione il signor Torelli - attentissimo nel concedere la regola del vantaggio - non era giustamente intervenuto, ma il fallo di Bettoni aveva interrotto la manovra del Torino, per cui il secondo silenzio dell'arbitro è parso meno comprensibile. Il Torino poteva quindi vincere la partita, ma va detto che il pareggio non è un premio eccessivo per il Foggia, che è riuscito, con un avvio veemente, a mettere più volte in difficoltà la squadra di Rocco. Il Torino è stato superato in molte, fasi di gioco nella zona centrale del terreno, dove Bolchi, Moschino e Ferrini sono stati battuti in velocità dai diretti avversari, tra i quali ha esordito con autorità il ventiduenne ex udinese Zardo. Il caldo, appena mitigato da una lieve brezza, ed i continui spostamenti tra l'ottima Lazzotti e il fine Maioli, sono forse stati le cause principali del disorientamento dei centrocampisti granata. In difesa, l'inizio incerta di Trebbi e le finezze… da infarto del libero Maldini hanno creato qualche buco davanti a Vieri, il quale - fortunatamente - vive in un periodo di vena eccezionale ed ha chiuso tutti i varchi con uscite spericolate, buscandosi anche all'S' del secando tempo un duro colpo al capo dall'occorrente Capra. All'attacco, il più incisivo è parso Combin, autore di ottimi spunti, altre a quella della rete annullata, malgrado l'attenta guardia del duro Rinaldi. Simoni sembra aver bisogno più di vacanze che di partite, mentre Meroni ha lottato con animo, malgrado risentisse ancora del colpa alla caviglia subito contro il Penarol e abbia ricevuta nel finale una botta alla schiena. La gara, come si è detto, ha visto una partenza lanciata dei pugliesi, i quali al 10' hanno già sfiorato la segnatura in un batti ribatti in area granata, con un salvataggio di Bolchi su Traspedini e una conclusione sul fonda di Zardo. Il Torino ha risposto al 11' con una bella manovra Combin-Simoni, Combin-Meroni: questi, in buona posizione, ha tirato forte, ma alto sulla traversa. Al 20' una incertezza contemporanea di Puia e Trebbi ha posto Oltramari in favorevole situazione, ma anche l'attaccante foggiano ha mancato il bersaglio. Ha chiuso il periodo di prevalenza dei padroni di casa, al 20', una triangolazione tra Zardo e Micheli, ma la staffilata del giovane mediano si è spenta tra il pubblico. Superato il periodo difficile, il Torino si è organizzato sino a meritarsi consensi dal pubblico pugliese. Già allo scadere del primo tempo una puntata di Combin ha costretto Pinotti a una difficile deviazione in angolo, quindi al 15' della ripresa - dopo l'azione del punto non concesso - il portiere del Foggia è stato bravissimo a respingere un tiro di Meroni e à gettarsi successivamente sui piedi di Combin. Tra il numero uno e il centravanti la palla è schizzata all'indietro e sul rimbalzo si è avventato Simoni, preceduto in extremis da un difensore: ostacolato, il granata è rovinato a terra, ma a gara conclusa è stato il primo ad ammettere di non avere subito nessuna irregolarità. Il finale ha visto i granata all'attacco, ma le menomate condizioni di Meroni e una lieve distorsione alla caviglia accusata da Combin hanno diminuito la pericolosità della prima linea.