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Comunale
14/05/1967
h.16.00
TORINO - MILAN 0-0
Torino
: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Maldini, Bolchi, Meroni, Ferrini, Combin, Moschino, Simoni. All.: Rocco.
Milan: Belli, Anquilletti, Trapattoni, Rosato, Santin, Baveni, Lodetti, Rivera, Amarildo, Maddé, Mora. All.: Silvestri.
Arbitro: Acernese di Roma.
Reti: -
Spettatori: 20.657 di cui 3.453 abbonati e 17.204 paganti per 21.314.400 lire.
Note: Cielo coperto, temperatura sopportabile, terreno in buone condizioni. Calci d'angolo 8-3 per il Torino che scende in campo con la divisa bianca con risvolti rossi per dovere cromatico di ospitalità. Nessun ammonito e nessun incidente di rilievo.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 15 maggio 1967]
Lo scontro diretto ha lasciato Torino e Milan appaiate in classifica, a quota 36. Ieri allo Stadio comunale il duello fra granata e rossoneri si è chiuso sullo zero a zero dopo novanta minuti di gioco vivace, a tratti interessante, e nel quale entrambe le squadre sono parse in qualche occasione vicino al goal malgrado la superiorità (ormai consueta sul campi italiani) delle difese sugli attacchi. Il trainer rossonero Silvestri ha presentato a Rocco (che sedeva sulla panchina del Torino, ma a fine stagione passerà al Milan) una formazione priva di Sormani e Schnellinger, ma pur considerando queste attenuanti ''paron'' Nereo avrà pensato che un duro lavoro lo attende. Il giovane portiere Belli, lo stopper Santin, il fine Maddé ed il libero Baveri, al cui ingresso in squadra è legata la ripresa del Milan, sono gli elementi che si sono maggiormente distinti fra gli ospiti, mentre i nomi di maggiore prestigio hanno trovato avversari che hanno saputo bloccarli, sino a farli sembrare una brutta copia dei giocatori ammirati in altre occasioni. Rivera, stando alle ultime partite, è in un buon momento di forma: ebbene ieri il Gianni nazionale non ha praticamente visto palla, ed a propiziare la sua magra è stato Bruno Bolchi, che ha certamente disputato la sua miglior gara della stagione. Deciso, scattante, puntiglioso nel recuperi e soprattutto molto assiduo nella marcatura, il mediano granata ha quasi sempre anticipato l'avversario, sfruttando a suo vantaggio l'esperienza fatta nei passati scontri diretti con il rossonero, ai tempi della sua permanenza nell'Inter. Il Torino ha giocato in prevalenza all'offensiva, sorretto da Moschino, da Ferrini e da Fossati, che poteva tenere una posizione più avanzata a causa dell'arretramento del diretto avversario Lodetti. In avanti però soltanto Combin - ancora una volta - ha saputo crearsi lo spazio per il tiro. Nestor ha tentato il goal da tutte le posizioni: da lontano, su punizione, con tiri tagliati, gettandosi con coraggio tra Santin e Baveni. Non ha avuto fortuna ed alla fine ha voluto come premio il pallone della partita. Meroni, sceso in campo con la caviglia sinistra ancora indolenzita per il precedente infortunio e nuovamente colpito nello stesso punto, ha confermato pregi e difetti di sempre. Anche nelle giornate meno felici, il barbuto Gigi può essere soddisfatto: il pubblico è sempre dalla sua parte. Proprio uno scambio fra Combin e Meroni ha aperto la partita e subito dopo il centravanti, su punizione, ha saggiato le doti di Belli obbligando il portiere rossonero ad una difficile deviazione in angolo. Ancora di Combin le altre azioni più pericolose del Torino nel primo tempo, mentre il Milan stentava a trovare un ritmo soddisfacente: al 26' Nestor tirava forte di sinistro mandando la palla a rimbalzare contro il braccio di Baveni (in area), al 37' metteva Simoni in condizioni di calciare con forza sfiorando il montante a destra di Belli ed al 45' fermava con il petto un lancio di Bolchi ed al volo staffilava in goal, costringendo il portiere ad inarcarsi per alzare il pallone in corner. Nella ripresa, per il progressivo migliorare del Milan, la partita è salita di tono. Il Torino ha continuato ad attaccare in prevalenza, ma ha dovuto porre maggiore attenzione nel contrastare le risposte del rossoneri che - dopo due violente punizioni di Combin, parate - sono andati vicini al goal con un colpo di testa (alto) di Mora e con un tiro-cross di Lodetti sul quale Amarildo non è arrivato in tempo per la deviazione in rete. Ancora Combin, nel finale, è stato il protagonista delle più insidiose e vane puntate dei torinesi. Con ì protagonisti esausti per la fatica e per il caldo, la gara si è così conclusa sullo zero a zero. Un risultato esatto, che neppure l'approssimativa direzione dell'arbitro Acernese (il quale è stato equo negli errori gravi, sorvolando su un rigore per parte) è riuscito a sbloccare.