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Comunale di Catanzaro
13/12/1967
h.14.30
CATANZARO - TORINO 0-0
Catanzaro
: Cimpiel, Marini, Lorenzini, Ghelfi, Tonani, Bertoletti, Pellizzaro, Orlandi, Vanini, Mascheroni, Braca. A disposizione: Pozzan. All.: Lupi.
Torino: Vieri, Poletti, Trebbi, Puia, Corni, Bolchi, Baisi (al 46' Albrigi), Ferrini, Combin, Merighi, Facchin. A disposizione: Sattolo. All.: Fabbri.
Arbitro: Gussoni di Tradate.
Reti: -
Spettatori: 6.000 circa di cui 5.097 paganti per un incasso di 6.428.000 lire.
Note: Giornata nuvolosa, terreno in cattive condizioni a causa della pioggia caduta. Calci d'angolo 4-2 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 14 dicembre 1967]
Il Torino non ha fortuna sul campo di Catanzaro. Oggi, come due anni or sono, ha chiuso sullo 0-0 il confronto di Coppa Italia, dopo aver avuto come allora molte occasioni per andare in vantaggio. Nel 1965 fu il portiere Provasi a compiere interventi miracolosi negando ai torinesi la soddisfazione del goal, questa volta due tiri di Combin ed uno dell'esordiente Merighi sono rimbalzati contro i legni della porta avversaria. Due anni fa la decisione della contesa venne affidata ai calci di rigore ed il Torino fu battuto, adesso le due squadre - secondo il nuovo regolamento della Coppa per le partite dai quarti di finale in poi - dovranno ancora affrontarsi a Torino nella gara di ritorno. I granata hanno così la possibilità di passare alle semifinali giocando in casa l'ultimo match con i calabresi. Il Torino avrebbe potuto già decidere praticamente oggi il duello con la squadra del trainer Lupi, ma la sorte in questo momento non dà certo una mano ai granata, in nessuna occasione. La stessa designazione di Catanzaro, disagevole trasferta di Coppa fra le gare di campionato contro Inter e Milan, non ha certo aiutato la squadra di Fabbri. Il trainer granata, che oggi non ha potuto schierare per motivi diversi ben cinque titolari (Cereser, Carelli, Moschino, Agroppi e Fossati), stasera ha una nuova preoccupazione: proprio nelle fasi finali della partita Combin ha ricevuto un violento pestone ed ora zoppica visibilmente. Stanotte in treno il prof. Cattaneo presterà le prime cure al giocatore e domani il punto colpito verrà sottoposto ad una radiografia, nel timore di un'infrazione all'alluce. Discreto l'esordio di Merighi, che possiede buone doti tecniche ma non ha l'abitudine ai novanta minuti di una gara giocata a pieno ritmo. Ha deluso invece Corni, inspiegabilmente fiacco nella ripresa per cui - Combin a parte - il peso della gara è stato sostenuto dal solito blocco di elementi: la difesa, dalla quale si sono sganciati Puja e Poletti per tentare di dare man forte agli avanti, e Giorgio Ferrini. Il capitano è stato l'anima della squadra, senza dubbio il più continuo. Il migliore in campo. I pericoli maggiori il Catanzaro li ha corsi nel primo tempo: malgrado il terreno fangoso a causa della pioggia caduta sino a due ore dall'inizio dell'incontro, il Torino è riuscito a realizzare rapide ed incisive azioni di contropiede, per lo più appoggiate su Combin. Al 10' il centroavanti ha avuto uno spunto folgorante, scattando sulla sinistra e superando in corsa tre avversari. Giunto a fondo campo, Nestor ha appoggiato la palla verso Facchin il quale, solo davanti al portiere, l'ha calciata malamente, mandandola sulle gradinate. Meno clamorosa, ma altrettanto favorevole, l'occasione fallita da Merighi al 22'. L'italo-argentino ha compiuto un ottimo scambio in velocità con Facchin ma non è riuscito a scattare con tempismo sul passaggio di ritorno del compagno, ha dovuto limitarsi a colpire il pallone di punta mandandolo a rimbalzare contro la traversa. Era il primo dei pali dei granata. Gli altri li ha centrati Combin, al 30' con una punizione tirata con eccezionale violenza e finita proprio all'incrocio, e al 40' con un tiro da fondo campo deviato da un terzino e respinto dal montante. Nella ripresa il Torino (che non segna da cinque partite), è parso meno brillante e te occasioni migliori sono toccate al Catanzaro. Al 10' Vieri ha salvato di piede in uscita su Braca, ed al 22' il portiere granata ha appena sfiorato un colpo di testa dello stesso attaccante avversario, respinto poi dal montante. Alla fine un grande plauso per le due squadre riunite al centro del campo: un applauso meritato dopo una gara emozionante e soprattutto molto corretta.