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Rigamonti |
28/01/1968 |
h.14.30 |
BRESCIA - TORINO 0-5 (0-2) Brescia: Galli, Fumagalli, Botti, Rizzolini, Tomasini, Busi, Salvi, Bruells, Troja, D'Alessi, Braida. A disposizione Brotto. All.: Vicini. Torino: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Agroppi, Bolchi, Carelli, Ferrini, Combin, Moschino, Facchin. A disposizione Sattolo. All.: Fabbri. Arbitro: Monti di Ancona. Reti: Moschino 18', 85', Combin 38', 76', Facchin 53'. Spettatori: 17.940 di cui 10.940 abbonati e circa 7.000 paganti, il dato esatto non è stato comunicato. Cronaca [Tratto da La Stampa del 29 gennaio 1968] Un risultato a tinte forti per il Torino a Brescia. Diciamo subito che, a determinare l'entità del punteggio, non può non avere contribuito la menomazione subita dalla squadra lombarda nei suoi due terzini. Quello di destra, Fumagalli, a seguito di un urto con Agroppi, subito in inizio di partito subì una distorsione e una lussazione. Andò a finire all'ala destra dapprima, e non comparve più in campo nella ripresa, il numero tre. Botti, riportò più avanti nella partita, una brutta botta ad un ginocchio, e resse fino all'ultimo, zoppicando un po'. Circostanze queste che hanno certamente influito sulla quantità delle reti subite dai bresciani, ma non certamente sulla vittoria in sé, riportata dai granata. Questi ultimi hanno disputato ieri la miglior partita della loro stagione. Ad un certo punto essi sono apparsi, rispetto ai menomati e disuniti avversari, come addirittura irresistibili. Hanno segnato cinque reti, ne hanno avuto annullate altre due - la prima di esse in modo veramente discutibile - ed hanno mancato per un soffio diverse altre occasioni. La prova dei torinesi è stata davvero soddisfacente. La squadra è bella, sale al secondo posto in classifica (alla pari con Juventus e Varese) ha Combin capocannoniere. Il gioco del Torino, basato su trame semplici e quasi naturali, è fluido, convincente. I granata si muovono tutti, non appena uno ha la palla, gli altri accorrono ad assumere posizione, conferendo alle azioni senso di anticipo e di velocità. Per di più, alcuni degli uomini appaiono addirittura in stato di grazia. Oltre ai due terzini, Poletti e Fossati, maestri nel piazzamento e sicuri nell'intervento, i tre uomini centrali dell'attacco hanno impressionato per chiarezza di vedute. Ferrini ha il dono dell'ubiquità, Moschino ha aggiunto alle doti di regista quelle dell'esecutore, e Combin sta affinandosi ogni volta più. Egli è stato ieri un vero gladiatore in campo, e la prima delle sue reti ha rivelato una finezza di tocco che non si era notata finora. In giornata simile il Torino avrebbe vinto senz'altro, anche contro un avversario rimasto al completo fino all'ultimo istante della partita. Elenchiamone i goals. Al 18', Moschino è intervenuto in posizione di mezz'ala destra, e da fuori area ha fatto partire di sinistro, una legnata alta che ha lasciato di stucco l'intera difesa dei bresciani. Al 36' Combin, visto aprirsi improvvisamente un corridoio dinanzi a sé, si è intrufolato fra un difensore in ritardo ed un portiere in anticipo nell'uscita, ed ha spedito la palla in rete. Al 9' della ripresa era ancora Combin a mettere la palla in possesso di Facchin che stava arrivando in corsa sulla destra, e questi ha concluso con un tiro fortissimo nell'angolo alto della rete davanti a sé. Al 32' dello stesso tempo Combin ha ripreso un centro al quale aveva fatto seguito un rimpallo ed ha deviato direttamente in rete con una precisa girata al volo. Ed infine, a pochi istanti dal segnale di chiusura della partita, Moschino ha terminato con un tiro alto in tutto simile a quello che egli aveva eseguito all'inizio del primo tempo. Tutti tiri contro i quali il portiere dei bresciani non poteva assolutamente difendersi. E' da notare, ancora, che nel primo tempo Combin si era visto annullare una rete che per noi era validissima, a seguito di una segnalazione di un guardalinee per inesistente, irregolarità di piazzamento e che nella ripresa Facchin aveva segnato ancora ma si è visto annullare il punto per un autentico fuorigioco questa volta. Un piccolo bombardamento insomma che ha convinto tutti, perché è stato il lavoro di attacco della prima linea a gettare la sua spada sulla bilancia. Il Brescia è crollato. Bisogna concedergli le attenuanti che già gli abbiamo concesse per le menomazioni subite dai suoi due terzini. Bisogna riconoscere che nel corso del primo tempo - il più equilibrato dei due - i suoi attaccanti, tutt'altro che scoraggiati, hanno saputo condurre qualche buona offensiva, ed il suo centravanti, Troia, si vide anche respingere un tiro dalla traversa della porta torinese. E va ammesso pure che la lesione riportata dal terzino Fumagalli - sulla quale viene riferito a parte - ha scombussolato un po' tutta la precisione della marcatura alla quale si volevano sottoporre i granata, e di conseguenza, Combin ha potuto sbizzarrirsi nelle sue incursioni. Ma contro il Torino che si trovava nella forma e nella vena di ieri, non vi era proprio nulla da fare, e parecchie altre unità che stanno più in alto nella classifica avrebbero contro di lui finito per abbassare bandiera anche esse. Era un undici granata in piena salute, quello visto all'opera in questa occasione, un undici semplice e lineare che ha fatto parere facile il difficile, ma un undici forte, brioso, pieno di slancio e di volontà, uno dei migliori che abbiamo visto al lavoro in questa stagione. Una bella squadra, ben inquadrata, omogenea, disciplinata e provvista di ottimi doti tecniche. Una squadra che sarà interessante seguire nei confronti con consorelle che in questo momento tanto fanno parlare di sé. La giornata, senza essere completamente serena, era limpida e chiara, e la temperatura per nulla fredda. Poco più di ventimila persone erano presenti. I torinesi che avevano fatto il viaggio per sostenere la loro squadra erano qualche migliaio. La comitiva granata è rientrata a Torino con un treno speciale subito dopo la partita. |
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