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Mirabello |
08/09/1968 |
h.17.00 |
REGGIANA - TORINO 0-3 (0-1) Reggiana: Boranga (al 46' Batistoni), Manera, Bertini, Vignando, Grevi (al 71' Donzelli), Giorgi, Fianello, Picella, Flaborea, Ramaciotti, Crippa. A disposizione: - All.: Bizzotto. Torino: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Mondonico, Ferrini, Combin, Moschino, Facchin. A disposizione: Sattolo, Trebbi. All.: Fabbri. Arbitro: Lattanzi di Roma. Reti: Moschino 12', Facchin 80', Mondonico 86'. Spettatori: 10.271 paganti per un incasso di 11.857.600 lire. Cronaca [Tratto da La Stampa del 9 settembre 1968] ?Ieri, sul campo di Reggio Emilia, nella gara di esordio della nuova Coppa Italia, il Torino ha battuto la Reggiana per tre reti a zero. Punteggio sonante, di quelli che, solitamente, non permettono eccessive discussioni. Ma, stavolta, il risultato finale, venuto alla resa dei conti a premiare la squadra più forte, non deve trarre in inganno, non deve cioè dare l'impressione che la partita, per i granata, si sia risolta in un semplice galoppo di allenamento. Tutt'altro: il Torino si è trovato di fronte un avversario irreducibile e grintoso che correva a perdifiato ed il match, per la compagine di Fabbri, si è trasformato in un duro confronto. I granata sono passati in vantaggio abbastanza presto, al 12', grazie a un'accorta punizio: ne calciata da Moschino, poi l'andamento della sfida si è equilibrato, il punteggio è rimasto sull'1-0 per l'intero primo tempo e per buona parte del secondo. La Reggiana, bene allenata dall'ex juventino Bizzotto, ribatteva colpo su colpo, spesso si faceva pericolosa in fase d'attacco, il suo slancio non concedeva requie, non dava respiro. Il Torino, senza troppo affanno, ha resistito alla controffensiva degli emiliani; poi, a poco a poco, ha preso in mano le redini della partita. Fatalmente, con l'andar dei minuti, la maggior esperienza, la maggior classe, la maggior fantasia dei granata hanno avuto partita vinta. La Reggiana "lavorata al fianchi" ha cominciato ad accusare il peso della fatica. Proiettata in avanti alla disperata ricerca del pareggio, si è scoperta in difesa. Così, logici e puntuali, sono venuti altri due goals del Torino, di Facchin al 35' e di Mondonico al 40' a fare bottino pieno. Tre a zero, insomma, al fischio conclusivo dell'arbitro Lattanzi. La stessa cronaca, anche se ridotta agli episodi essenziali, mette in risalto l'estrema combattività del confronto. Il Torino - dicevamo - ha segnato il primo goal al 12'. Moschino tirava direttamente a rete un pallone insidioso, Boranga si lasciava ingannare, scattava in ritardo e non riusciva a respingere. La Reggiana, anziché arrendersi, si rimboccava le maniche e si gettava a testa bassa nella mischia. Al 18' Puja salvava sulla linea bianca, al 19' Vieri deviava in corner un tiro di Bertini. L'altalena delle azioni si spostava rapidissima da un'area di rigore all'altra. Botta e risposta, e una serie molto veloce di scambi fino al 41', quando la Reggiana aveva la migliore occasione. Crippa si liberava di Poletti e passava al centro, Fanello raccoglieva il traversone. La palla urtava la traversa e schizzava via. Brivido per i granata, fuori di dubbio. Nella ripresa, la Reggiana sostituiva il portiere Boranga con Bastiani e nei minuti iniziali la fisionomia della gara non mutava, con gli emiliani ancora protesi all'attacco. Poi, a poco a poco, dopo qualche battibecco - uno dei quali vedeva nel ruolo di primi attori Poletti e Crippa - le forze della Reggiana si affievolivano, e il Torino era libero di far avanzare Moschino. Il confronto cambiava volto. I granata avrebbero potuto raddoppiare il vantaggio almeno due o tre volte, ma un po' l'abilità di Bastiani un po' la scarsa vena di Combin impedivano agli ospiti di centrare il bersaglio. Ormai però, la Reggiana era stanca. Moschino e Ferrini domi navano a centrocampo, Mondonico e Facchin, in ogni puntata offensiva, si muove vano con autorità. Così Mondonico, al 33', mancava la rete di un soffio. Poi, al 35', Facchin piombava su un lancio di Moschino e batteva Bastiani, quindi, al 40' Mondonico, con un'autentica prodezza - freddo ed abile come un veterano - siglava con la terza rete il risultato definitivo. Un ultimo dato di cronaca: Combin, al 44', colpiva la base di un palo. Tre a zero. Successo meritato, ma francamente duro da conquistare. La Reggiana compagine arcigna, atleticamente ben preparata e che bada al sodo, che non si perde cioè in inutili fronzoli e che ha taluni elementi di spicco come il portiere Bastiani e il terzino Manera. Il Torino si è visto costretto a faticare forse più di quanto prevedesse alla vigilia, ma proprio i meriti dell'avversario finiscono con il mettere in risalto la positiva prova dei granata. Buona la difesa, dove conta (e come conta!) l'esperienza di Puja. Agroppi, eccellente nel primo tempo, è un po' calato alla distanza. Ottimo Moschino, pugnace come sempre Ferrini. A corrente alternata Facchin, che conserva comunque il tradizionale fiuto del goal. Un po' in ombra Combin, anche se è giusto riconoscere che sono state due sue "aperture" a spianar la strada per il secondo e per il terzo goal. E Mondonico? Il ragazzo ha la stoffa di un notevole giocatore. Probabilmente stordito dal fragore di un'improvvisa popolarità, ieri ha stentato a trovare il ritmo e la posizione giusta, cosa del resto piuttosto ardua in una partita così accesa. Ma ha effettuato alcuni passaggi precisi al millimetro, e, almeno due volte, specie nel momento del goal, ha messo in vetrina le doti di un campione autentico. E' nella mani di Fabbri, cioè in buone mani. E si può essere certi che non deluderà le speranze che si sono accese su di lui. |
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