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Selman Stërmasi
18/09/1968
h.15.30
PARTIZANI - TORINO 1-0 (0-0)
Partizani
: Janku, Gijka M, Gijka S., Vaso, Rragami, Schllaku, Bajko, Shaqri, Bizi, Pano, Jasharu (al 45' Ciraku).
Torino: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Bolchi, Carelli (al 30' Mondonico), Ferrini, Baisi, Moschino, Facchin (al 56' Corni).
Arbitro: Gugulovic (Jugoslavia).
Reti: Shaqri 46'.
Spettatori: 25.000 circa, lo stadio è completamente esaurito, l'incasso è vicino ai 5 milioni di lire.
Note: Ammonito Facchin per proteste; tempo incerto, temperatura elevatissima. Per Carelli, uscito al 30' del primo tempo, stiramento alla coscia destra.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 19 settembre 1968]
??Il Torino ha perso a Tirana contro il Partizan per 1-0. E' una sconfitta che disturba e che dispiace, ma che non dovrebbe avere conseguenze gravi, perché proprio a Tirana si è avuta la sensazione che i granata potranno superare il ptrimo turno della Coppa delle. Coppe vincendo nettamente il match di ritorno del 2 ottobre. La differenza di classe e di capacità fra le due squadre è tale, da non lasciare dubbi per questa fase iniziale della competizione europea. Il quadro della situazione per i granata non è quindi troppo grave, malgrado la sconfitta, ma parlando della gara di oggi a Tirana, la critica diventa d'obbligo per la intera squadra torinese, per i giocatori e per certe scelte fatte da Fabbri, ed infine per il caso Combin, in quanto l'esclusione del centravanti lascia adito a diverse interpretazioni. Il Tartizan è una squadra che non ha grandi pretese; formata da dilettanti veri, conta su qualche campione - Pano e Brizi all'attacco, Shllaku in difesa - e su molti atleti dotati di buona volontà. Gli albanesi hanno giocato per non perdere con una tattica quasi italiana: con il libero fisso, con lo stopper ed i terzini sulle punte avversarie, con l'ala destra Bajko impegnato nel doppio lavoro di interdizione e di rilancio, e con il centravanti Brizi in continuo movimento per fare spazio ai veri attaccanti della compagine, Shaqiri e Pano. I granata torinesi all'inizio parevano soggiogati dalle puntate in avanti degli avversari. La posizione di Moschino, arretrato sulla linea dei terzini, stava ad indicare ordini di un'eccessiva prudenza. Per non perdere si era indebolito il centrocampo, lasciando in attacco i soli Baisi e Facchin, perché anche Carelli non rischiava molto in zona di tiro. La rinuncia del Torino serviva di slancio per gli avversari, che al quarto minuto di gioco per poco non andavano in vantaggio. Un rilancio dell'ala Bajko determinava uno scompenso nel settore difensivo granata; la palla batteva a terra, superava Puja e Cereser e superava purtroppo, per un falso rimbalzo, anche Vieri in uscita. Partiva di scatto Pano, ma calciava alto. Lo scampato pericolo determinava un ulteriore arroccamento nelle file del Torino, l granata manovravano prudentemente in contropiede. In due minuti (al 13' e al 14') si presentavano due occasioni per segnare, ma prima Facchin e poi Baisi sbagliavano la conclusione. Verso la mezz'ora, mentre la gara proseguiva su un tono piuttosto modesto (si giocava al piccolo trotto con rare emozioni), Carelli, che già era uscito in precedenza per farsi massaggiare, abbandonava il campo per un indolenzimento muscolare. Fabbri lo sostituiva con Mondonico, ma il ragazzo non sapeva raddrizzare la situazione che si stava cristallizzando su una manifesta erisi di qualche giocatore importante. In breve, un brutto Torino, che comunque andava ed riposo con un meritato 0-0. La ripresa iniziava male per i granata. Ragani avanzava a serpentina superando tre avversari, e da sinistra tirava a rete con una certa potenza. Vieri parava ma non tratteneva la palla, che veniva buttata in goal da Shaqiri. Era trascorso un solo minuto, ed il correttissimo e cordiale pubblico di Tirana salutava il successo dei suoi uomini con un caloroso applauso. Ad aggravare la situazione per i granata veniva anche un infortunio a Facchin, duramente colpito dal portiere Janku in uscita. Facchin zoppicava un po' e doveva abbandonare per una contusione all'anca sinistra (11° minuto). Si aspettava in campo Combin, che era l'ultimo attaccante a disposizione, ma Fabbri sceglieva Corni, che è un mediano, utile all'interdizione, ma assai meno valido in zona-goal. I padroni di casa cercavano di approfittare del disagio in cui si trovavano i torinesi per aumentare il bottino. Col passare del tempo, però, i granata tentavano il recupero, ingigantendo comunque i già noti vizi tecnici con l'orgasmo di dover fare tutto in fretta. Andavano all'attacco anche Puja e Cereser, ma la loro azione era molto confusa e non succedeva nulla che potesse modificare il risultato. I granata del Torino dovranno ora tentare il recupero. Ne hanno le possibilitè perché, nonostante tutto, sono assai più forti dei loro avversari. Bisognerà però non aver paura di rischiare all'attacco e specialmente è necessario chiudere al più presto il caso Combin. Perché il franco-argentino non ha giocato? Fabbri ha detto: "Racconterè tutto al presidente, in modo che il comm. Pianelll possa decidere". E' chiaro che si tratta di una questione disciplinare che supera il piccolo incidente lamentato durante l'allenamento alla vigilia del confronto. La rinuncia al centravanti titolare non è stata dettata da motivi sanitari perché Combin lamenta tuttalpiù un banale raffreddore, e con il raffreddore lavorano tutti, e non si vede perchè non debba giocare un calciatore. Con la defezione del franco-argentino, la squadra ha perso potenza. Non diciamo che Baisi abbia deluso, anzi, il giovane attaccante si è mosso con discreta disinvoltura, tentando di superare i rischi e l'emozione di un debutto internazionale. Certo Combin avrebbe portato il contenuto di una maggiore potenza d'urto. Fabbri alla fine della partita era adirato con Combin. Il trainer granata parlando con i giornalisti ha detto: "Pretenderò una punizione. Un semplice raffreddore non può bastare ad un giocatore per chiedere il riposo. Combin invece mi ha mandato il medico per dire esattamente che non poteva giocare. La squadra ha risentito della sua assenza".