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Comunale
29/09/1968
h.15.00
TORINO - PISA 1-0 (0-0)
Torino
: Vieri, Trebbi, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Mondonico (al 75' Rampanti), Corni, Combin, Moschino, Facchin. A disposizione: Sattolo. All.: Fabbri.
Pisa: Annibale, Lenzi, Gasparroni, Barontini, Coramini, Gonfiantini, Piaceri, Guglielmoni, Mascalaito, Jaan, Manservini. A disposizione: Breviglieri, Gasparini. All.: Lucchi.
Arbitro: Branzoni di Pavia.
Reti: Mondonico 71'.
Spettatori: 23.108 di cui 5.162 abbonati e 17.946 paganti per un incasso di 21.565.500 lire.
Note: Per il Pisa si tratta della prima, storica, partita in Serie A. Presenti in tribuna i 18 calciatori del Partizan Tirana che affronteranno il Torino per la gara di ritorno del primo turno di Coppa delle Coppe. A Tirana, all'andata, successo albanese per 1-0. Da questa stagione é possibile sostituire un calciatore, in caso di infortunio o per scelta tecnica, oltre al portiere. Giornata autunnale, clima mite, terreno in ottime condizioni. Ammonito Lenzi per scorrettezze, calci d'angolo 6-2 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 30 settembre 1968]
A venti minuti dalla fine dell'incontro tra Torino e Pisa il punteggio era di 0 a 0. Pareva addirittura un risultato giusto, perché la squadra granata non aveva fatto molto per meritare di più. Combin non riusciva ad azzeccare nulla di buono, Facchin - per altro poco allenato per il noto infortunio - era bloccato da un avversario grintoso e difficile, Mondonico passeggiava, senza legare con gli altri, un po' a destra un po' a sinistra. Alla squadra torinese mancava il grande lavoro di Ferrini, l'uomo più discusso ma forse il più utile della compagine, e senza Ferrini era in piccola crisi anche Moschino che è il regista della manovra ma manca di continuità nel gioco. Ferrini corre e Moschino ragiona, i due si integrano, devono giocare assieme. Il Pisa reggeva bene il confronto, accennava anche a qualche contrattacco con sufficiente disinvoltura e verso la fine del primo tempo per poco i neroazzurri non passavano in vantaggio: Manservisi lanciava al centro un pallone su cui arrivava come un trampoliere il dinoccolato Joan, toccava in spaccata mentre Vieri ed Agroppi si precipitavano su di lui. I tre cadevano, e la palla usciva sfiorando il montante destro della porta oramai vuota. Il nullo, ripetiamo, pareva l'unico risultato possibile del confronto, quando al 25' Moschino toccava a Combin, il quale allungava al centro verso Mondonico, inaspettatamente risvegliatosi da un periodo di torpore. Mondonico controllava la palla, evitava con finta e controfinta Gasparroni e Gonfiantini, ingannava anche il portiere Annibale e metteva in rete con tiro perfetto. Un grande goal! Il ventunenne Mondonico esultava, riceveva l'abbraccio dei compagni e l'ovazione del suo fedelissimo pubblico. Poi usciva dal campo come se avesse recitato abbastanza. Lo sostituirà Rampanti, un altro giovane, il quale per altro non è un attaccante vero ma piuttosto una mezz'ala. Rampanti non ha avuto tempo di dimostrare il suo reale valore anche perché i granata non avevano altro da aggiungere alla rete di Mondonico e cercavano solo di difendere il successo. Il Torino ha vinto così la prima partita del campionato, incasellando i due punti della classifica. Le impressioni non sono però del tutto favorevoli. La squadra è apparsa stanca, senza carattere, quasi acquiescente agli avvenimenti belli o brutti che fossero. Un Torino che non combatte non può sperare in traguardi importanti. Fabbri se n'è accorto ed alla fine ha richiamato a dovere i suoi uomini. I gravi impegni di questo inizio di stagione devono aver rallentato il ritmo della preparazione. Si gioca troppo e si trascurano di conseguenza gli allenamenti, che sono invece molto importanti. La difesa in blocco non merita critiche, anzi Trebbi si è guadagnato applausi a scena aperta, ma il centro campo è apparso piuttosto scarso, come molto povero è stato l'attacco. Il Pisa, come esordiente in A, ha recitato bene la sua parte. Però Joan e Mascalaito non bastano a dare forza di penetrazione ad un attacco validissimo lo scorso anno in serie B, ma che ora in A pare riesca difficilmente a rendersi pericoloso o almeno avrà bisogno di molto tempo per ottenere questo scopo. La squadra neroazzurra non attraversa un momento felice: ha giocato tre gare in Coppa Italia ed una partita di campionato senza segnare un solo goal. E' la prova che qualcosa non gira.