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Marassi
06/10/1968
h.15.00
SAMPDORIA - TORINO 1-1 (0-0)
Sampdoria
: Battara, Sabadini, Sabatini, Garbarini, Marini, Vincenzi, Novelli, Vieri R., Salvi, Frustalupi, Francesconi (all'84' Negrisolo). A disposizione: Matteucci. All.: Poggi.
Torino: Vieri L., Trebbi, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Carelli (al 70' Corni), Rampanti, Combin, Moschino, Facchin. A disposizione: Sattolo. All.: Fabbri.
Arbitro: Carminati di Milano.
Reti: Salvi 57' (S), Facchin 76' (T).
Spettatori: 17.897 di cui 5.272 abbonati e 12.625 paganti per un incasso di 20.687.500 lire.
Note: Giornata pressoché estiva, terreno in ottime condizioni, calci d'angolo 6-4 per la Sampdoria. Ammonito Frustalupi per gioco falloso e Facchin per proteste.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 7 ottobre 1968]
Tremila tifosi granata sulle gradinate a Marassi, molti del quali giunti da Torino con un treno speciale di diciassette vagoni. Le squadre scendono in campo negli schieramenti annunciati: la formazione di Fabbri è priva di Ferrini, Poletti e Mondonico, Rampanti gioca con la maglia numero otto. In quella di Bernardini è assente il terzino Delfino, sostituito da Sabatini, mentre Salvi occupa il ruolo di centravanti al posto di Cristin. Disposizioni tattiche: il Torino gioca con Trebbi battitore libero, e Cereser su Francesconi, mentre Fossati - approfittando del fatto che l'ala destra avversaria Novelli è arretrata nella zona di Moschino - si porta in avanti su Frustalupi. Agroppi si occupa di Roberto Vieri, Rampanti è controllato da Garbarini. Nella Sampdoria, a parte la posizione di Novelli, tutto regolare: terzini sulle rispettive ali, Morlni stopper e Vincenzi (che con i suoi 37 anni è il giocatore più anziano della serie A), battitore libero. 8' - Primo tiro in porta del Torino: Fossati lancia a Combin, ma sbaglia il passaggio, Rampanti recupera il pallone di testa e lo restituisce a Fossati che calcia con forza. Ma Batta non si lascia sorprendere. 11' - Bella occasione per la Samp: Agroppi e Carelli si fanno soffiare la palla da Francesconi che la passa subito a Salvi. Questi tira da pochi passi e Vieri, preso in contropiede, devia con difficoltà in calcio d'angolo. 13' - Morini, senza avvedersene urta contro l'arbitro che crolla pesantemente a terra. Nulla di grave. 21' -Il Torino potrebbe portarsi in vantaggio: Combin a Rampanti, che dalla linea di fondo riesce a calciare verso Facchin ben appostato a pochi passi dal portiere. Ma Facchin buca clamorosamente. - 43' - Baisi, ricevuta la palla da Vieri, fugge sulla destra ed effettua un preciso traversone verso Francesconi, sul quale si porta Cereser. Il sampdoriano, ostacolato duramente (e ci è parso fallosamente..) dal difensore granata, cade in piena area di rigore. L'arbitro non concede la massima punizione. Il pubblico protesta fischiando a lungo. 45' Garbarini a Salvi che si aggiusta il pallone con la mano ed evita l'intervento di Vieri, Francesconi accompagna la palla in rete, ma il giudice di gara (che due minuti prima era parso generoso con i granata), annulla giustamente. Nella ripresa, al 13', i blucerchiati segnano: corner di Francesconi, palla a Frustalupi che effettua un traversone; Fossati e Lido Vieri indugiano, il terzino sbaglia l'intervento e Salvi, appostato sull'angolo dell'area piccola, mette in rete con un preciso tiro rasoterra. A questo punto Fabbri manda più avanti Agroppi, mentre Fossati passa a controllare Vieri; Puja, che in precedenza aveva lasciato il compito di stopper allo stesso Fossati, portandosi a centrocampo, toma alla guardia di Salvi. 23' - Facchin viene ammonito per proteste. 26' - Esce Carelli, entra Corni; Rampanti si sposta all'ala destra e Corni lo sostituisce a centrocampo. 31' - Il Torino pareggia. Fallo di Sabatini su Facchin. Calcio di punizione di Corni: Puja manca il tiro ma riesce ugualmente a piazzare la sfera a Facchin, che calcia con forza da pochi metri e supera Battara. 40' - Francesconi, vittima di crampi, lascia il terreno di gioco. Lo sostituisce Negrisolo. Ma il risultato non cambia più.A Genova il pubblico sta facendo ritorno sui campi di gioco. Non vi era ieri la folla del giorno in cui era venuta la Juventus, dato che il Genoa aveva portato con sé a Roma parecchia e svariata gente, ma circa diciottomila persone erano presenti, dì cui 12.600 paganti, per un incasso di più di 26 milioni 600.000 lire. Il risveglio c'è, ed è notevole, il tempo era bello e la temperatura piuttosto elevata. Pare quasi che l'estate sia per giungere ora in Liguria. Il Torino, oltre che con una formazione largamente incompleta, si è presentato in campo con una squadra parecchio stanca. L'essenza di Ferrini e quella di Poletti si è fatta sentire, specialmente quella di Ferrini, per le ripercussioni che ha avuto sul comportamento dì Moschino, il quale dell'appoggio consuetudinario dell'altra mezz'ala pare abbia davvero bisogno. A tratti Moschino ha fatto qualcosa dì buono, ma la continuità gli è mancata. Dell'altra mezz'ala, Rampanti, non si pub dire affatto male. E' un ragazzo molto giovane, con parecchie doti tecniche, che dovrebbe fare strada, quando avrà acquistato esperienza. E' la compagine tutta che lascia l'impressione di un certo logorio. Essa ha l'aria di avere giocato un po' troppo prima di entrare nell'atmosfera del campionato. Individui come Agroppi e come Cereser pare che abbiano lasciato per istrada quel contegno fresco e disinvolto di cui facevano sfoggio in inizio di stagione l'anno scorso. Certamente, i numerosi infortuni in cui la compagine è incorsa hanno aiutato a lasciare questa impressione; è certo che il ritorno in efficienza di alcuni tra i giocatori infortunati è una necessità sentita. Nella partita di ieri, parecchi tra i giocatori hanno suscitato l'aperta disapprovazione da parte del pubblico. Ha bisogno di ritornare se stesso al più presto, questo Torino, ha bisogno di riprendere quell'aspetto fresco, deciso, volenteroso che tanta simpatia gli aveva conferito a un dato punto della stagione scorsa. Un certo qual carattere di equilibrio l'incontro l'ha indubbiamente avuto, ma è certo che nel complesso della partita la superiorità è appartenuta alla Sampdoria, e che il Torino può considerarsi fortunato, sia per la gara che per il risultato di parità, nelle condizioni in cui si è presentato. La Sampdoria è in progresso. Se non altro ha corso, ha lavorato molto. Quell'asso che pareva essere diventato, l'attaccante Vieri, non ha ancora raggiunto il massimo della sua forma, e non emerge ancora che a tratti; ma nell'insieme il miglioramento dell'unità è visibile. Forse non si tratterà di una compagine chiamata a fare grandissime cose in campionato, ma dalle ultime posizioni, secondo noi, questa Sampdoria è destinata ad allontanarsi. La rete segnata da Salvi all'inizio del secondo tempo è stata cosa senza alcun dubbio meritevole. E molto più numerose sono state le occasioni da goal fatte maturare e mancate nel corso dell'intero incontro dai sampdoriani di quelle che possono essere ascritte a vantaggio dei granata. Vieri ha avuto da sbrigare un lavoro più difficile, sia come qualità che come quantità, di quanto non ne abbia avuto Battara. Da notare l'abitudine invalsa, non solo nelle due squadre nella giornata di ieri, di calciare le punizioni decretate dall'arbitro prima ancora che la palla sia ferma: con gli arbitri che lasciano fare. Di incidenti la partita ne ha avuto parecchi. Nessuno però di gravità veramente notevole. Il cambiamento di Carelli con Corni è avvenuto per volontà e decisione dell'allenatore granata; quello dell'ala sinistra Francesconi con Negrisoli, al 40' pure del secondo tempo, a causa di crampi ad una gamba.