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La Favorita
10/11/1968
h.14.30
PALERMO - TORINO 1-0 (1-0)
Palermo
: Ferretti, Maggioni, Furino, Lancini, Giubertoni, Landri, Pellizzaro, Landonim Bercellino, Reja, Fattori. A disposizione: Geotti, Perucconi. All.: Di Bella.
Torino: Vieri, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Mondonico. Crivelli, Combin, Moschino, Corni (al 65' Depetrini). A disposizione: Sattolo. All.: Fantini.
Arbitro: Vacchini di Milano.
Reti: Bercellino 39'.
Spettatori: 18.127 di cui 5.660 abbonati e 12.467 paganti per un incasso di 22.400.000 lire.
Note: Fantini ha sostituito Fabbri sulla panchina del Torino, ammoniti Landri, Cereser e Combin.
Cronaca
[Tratto da La Stampa dell' 11 novembre 1968]
Il Palermo ha vinto (1-0) perché ha attaccato di più. Non ha molta importanza che sia stato proprio il Torino, con una tattica rinunciataria, a permettere ai siciliani di giocare così. Sta di fatto che i padroni di casa hanno dominato per tutto il primo tempo, hanno battuto numerosi calci d'angolo (il conteggio finale è di 16 a 2), hanno fallito due goals facili, segnando al 40' con Bercellino II. Il Torino esce dalla contesa con il dispetto di avere perso una partita che voleva solamente pareggiare. Fabbri non c'era. Era rimasto a Torino per la nota indisposizione gastronervosa, ma da Torino ha trasmesso per telefono al suo aiutante Fantini le disposizioni, e Fantini ha obbedito agli ordini: contro il Palermo, che è essenzialmente una squadra difensiva, il Torino ha presentato una formazione con un super-catenaccio. Due sole punte, Combin e Mondonico, tanti centrocampisti, Agroppi, Crivelli, Moschino e Corni, oltre ai soliti difensori a controllare gli attaccanti avversari. I padroni di casa si sono trovati avvantaggiati dalla prima contromossa fatta dal loro allenatore Di Bella. Il trainer palermitano ha spostato Maggioni a sinistra, su Mondonico, liberando così l'altro terzino, Furino, che è un difensore improvvisato in quanto lo scorso anno nel Savona giocava come mezz'ala. E proprio Furino doveva dare alla squadra siciliana la spinta offensiva più valida. Un Palermo che attacca non è in grado di dare spettacolo, il Torino che si difende solamente diventa addirittura irritante. Non c'era proprio niente di bello da vedere. Si moltiplicavano i calci d'angolo, al 13' Poletti salvava sulla linea della porta, con Vieri ormai fuori causa, un tiro preciso e forte di Furino, e al 31' Vieri doveva intervenire d'intuito su una puntata a rete di Bercellino. I granata subivano l'iniziativa dei palermitani, giocavano di rimessa con gli allunghi di Agroppi (il migliore in linea assoluta), ma all'attacco c'erano solo Combin e Mondonico. Combin non era in giornata, Mondonico appariva troppo fragile per superare il roccioso Maggioni. A centro campo si notava confusione, i difensori giocavano con maggior ordine ma Vieri aveva qualche distrazione e i pericoli diventavano sempre più gravi. Al 39' Reja tirava il dodicesimo calcio d'angolo per il Palermo, i difensori granata si ostacolavano a vicenda, Pelizzaro tentava di tirare sbagliando la palla che Lancini serviva a Bercellino II, appostato dentro l'area del portiere. Il tocco di piatto del centroavanti palermitano mandava la palla in goal (40'); tutta la difesa del Torino non era servita a niente. Nella ripresa, per superare lo svantaggio, i granata tentavano di modificare il gioco innestando Depetrini come terzino per portare avanti Poletti e lo stesso Puja. Il mutamento avveniva al 20'. Usciva Corni. L'azione dei torinesi si faceva più pressante, ma Ferretti non correva grossi rischi. Una sola volta i granata andavano vicino al pareggio. L'azione era di Puja che serviva Mondonico. I difensori palermitani si fermavano invocando il fuorigioco, Ferretti usciva per ostacolare l'azione dell'attaccante torinese che, a porta vuota, calciava a lato (38'). Ferretti protestava col guardalinee, il quale rispondeva con larghi gesti che tutto era regolare. Le attenuanti dell'assenza di Ferrini, di Facchin e di Carelli sono valide solo in parte per giustificare questo nuovo insuccesso del Torino. La formazione era adatta solo per la difesa, mentre sulle tribune dello stadio della Favorita c'erano Baisi e Rampanti che sono più attaccanti che Corni e Crivelli. Nella ripresa, dovendo ricuperare un goal, i torinesi hanno dovuto avanzare Poletti e Puja e anche Moschino ma i tre non sono adatti a manovrare in zona goal. Possono improvvisare delle puntate a rete, ma dovendo giocare in continuità nell'area di rigore avversaria difettano di precisione e della necessaria freddezza. Il Torino, lo ripetiamo, ha commesso troppi errori e non può recriminare di aver perso.