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Comunale
19/03/1969
h.20.30
TORINO - MILAN 1-0 (0-0)
Torino
: Sattolo, Poletti, Depetrini, Puia, Cereser, Agroppi, Mondonico (al 45' Bolchi), Ferrini, Combin, Moschino, Facchin. A disposizione: Bertonelli. All.: Fabbri.
Milan: Belli, Santin, Scala, Maldera, Malatrasi, Trapattoni, Hamrin, Casone, Petrini, Fogli, Mora (al 72' Marchi). A disposizione: Vecchi. All.: Rocco.
Arbitro: Angonese di Mestre.
Reti: Bolchi 88'.
Spettatori: 12.172 paganti per un incasso di 16.943.500 lire.
Note: Ammonito Casone per gioco scorretto. Nel Milan, fanno il loro esordio i giovani Casone, classe 1951, e Marchi, classe 1952.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 20 marzo 1969]
E' inutile preparare progetti di nuove attività a fine torneo, allo scopo di risolvere almeno una parte dei problemi economici delle sedici società di serie A, se gli stessi clubs danno così poca importanza alle partite che non siano di campionato (con la sola eccezione della Coppa dei Campioni), anche se queste gare possono avere ripercussioni di prestigio e di incassi nel loro futuro. Ieri il Torino ed il Milan si sono affrontati in Coppa Italia. I rossoneri hanno schierato un insieme patetico di vecchie glorie, di atleti ripescati, di esordienti e di giovani speranze, il tutto sorretto dall'esperienza di due o tre titolari, Fogli e Trapattoni in primo luogo. I rossoneri sono in corsa per lo scudetto e per la famosa Coppa dei Campioni, avevano Rosato e Schnellinger infortunati, logico badassero ai loro impegni. Un po' meno logica, però, l'apatia con cui la squadra ha lottato soltanto al cinquanta per cento delle sue già ridotte possibilità. In quanto al Torino, il trainer Fabbri ha schierato la formazione migliore, almeno nel primo tempo. Mondonico, per quanto immaturo, è dotato di caratteristiche diverse da quelle di Carelli, non si può infatti considerare un rincalzo. Ma non è questo il punto. Il fatto strano è che il Torino, reduce dall'aver disputato un generoso derby contro la Juventus, si è lasciato inspiegabilmente ipnotizzare dall'atmosfera di rassegnazione che ha caratterizzato la contesa. I granata ieri avrebbero dovuto far provvista di reti all'attivo, anche in previsione della gara di ritorno a San Siro. Invece il loro slancio raramente ha acceso l'entusiasmo di un pubblico accorso abbastanza numeroso (oltre dodicimila i paganti). Ed a proposito di pubblico ripetiamo quanto già osservato in un'analoga occasione. Non si comprende perché gli altoparlanti dello Stadio si limitino a comunicare le formazioni iniziali, e non segnalino poi i cambiamenti che la regola del portiere-bis e del 13° giocatore concede. Ieri Bolchi e Marchi sono entrati in gara nelle opposte squadre e se a Torino tutti conoscono Bolchi è presumibile che pochi abbiano individuato a prima vista il giovane rossonero nazionale juniores, che, se non erriamo, ha affrontato per la prima volta un confronto tra squadre di serie A. Le brevi note di introduzione indicano chiaramente come la partita tra campioni d'Italia e detentori, della Coppa sia stata inferiore all'attesa. Il Torino ha sfiorato subito il bersaglio, al 2', quando Combin ha colpito la traversa. Ha risposto il Milan, ma Hamrin è stato preceduto da Depetrini. L'ex-alessandrino Casone, che esordiva tra i rossoneri, si è fatto notare per un'entrata dura su Moschino (il granata risentirà per tutto l'incontro di questo colpo e forse sarà indisponibile domenica contro il Cagliari). Più tardi Casone si è pure messo in evidenza per il gran correre, anche se non gli è stato facile trovare l'intesa con i compagni. I torinesi, al 27', hanno reclamato un rigoreper un mani involontario di Malatrasi in area ed una successiva entrata di Santin su Mondonico, ma gli estremi del penalty non esistevano. Nella ripresa, come si è detto, Bolchi è stato utilizzato. Ha preso il posto di difensore libero, mandando Cereser a terzino sinistro, Poletti è avanzato all'ala e chi è uscito dal campo è stato Mondonico. Quest'ultima duplice variante non è apparsa convincente. Mondonico ha bisogno di abituarsi al clima delle grandi partite; inoltre Potetti, trascinato dall'abitudine, è retrocesso verso la propria area, facendo così avanzare il suo diretto antagonista, Scala, uno dei migliori tra i rossoneri. Poiché i calciatori hanno continuato a camminare più che correre non si sono avute tuttavia molte emozioni. Combin al 20' della ripresa si è liberato da due avversari ed ha offerto a Ferrini un pallone d'oro, ma il capi tano ha spedito alto. Al 27' il piccolo Marchi, appena entrato in campo in sostituzione di Mora, ha messo a terra il gigante Bolchi (David che abbatte Golia), centrando poi di precisione. Petrini si è trovato in condizioni ideali per segnare, invece ha sbucciato clamorosamente il pallone. Tutto sembrava avviato ad uno zero a zero, ovviamente pacifico, invece ad un minuto circa dalla fine Bolchi raccoglieva una punizione calciata da Cereser e di testa deviava in porta. Il Torino ha vinto così in extremis. Basterà questo goal di vantaggio per permettere ai granata di superare i quarti di finale in CoppaItalia? Il 2 aprile a San Siro, si disputerà la seconda parte di questo confronto: difficilmente il Milan sarà altrettanto tranquillo e incompleto.