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Sinigaglia
29/03/1970
h.15.00
BRESCIA - TORINO 0-1 (0-0)
Brescia
: Galli, Manera, Cagni, Fanti, Zecchini, Volpi, Brunetta, Damonti, Turchetto, Simoni, Menichelli (al 63' Ragonesi). A disposizione: Boranga. All.: Bimbi.
Torino: Sattolo, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Ferrini, Carelli, Facchinello (al 68' Agroppi), Quadri, Sala C., Pulici. A disposizione: Pinotti. All.: Cadé.
Arbitro: De Robbio di Torre Annunziata.
Reti: Quadri 54'.
Spettatori: 7.550 di cui 7.400 paganti per un incasso di 10.400.000 lire e 150 abbonati che hanno scelto di seguire il Brescia sul neutro di Como.
Note: Giocata sul campo neutro di Como. Giornata di sole ma ventilata, terreno secco, calci d'angolo 8-5 per il Torino.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 31 marzo 1970]
Momenti di felicità e di apprensione ieri a Como per il diciannovenne centravanti granata Giovanni Quadri: ha messo a segno il suo primo gol in serie A, quello che ha deciso a favore del Torino la partita con il Brescia, ma proprio mentre gli consegnavano il pallone-ricordo della gara ha saputo che il padre era stato ricoverato in ospedale al mattino, colpito da un infarto. Gli hanno detto, al momento, che si trattava di una indigestione, ma gli occhi arrossati dei parenti hanno tradito la verità. Quadri aveva cercato il padre già prima della gara, sapeva che sarebbe venuto dalla vicina Cornate d'Adda; il malore (fortunatamente non grave) ha impedito a papà Quadri di assistere ad una vera prodezza del figlio, stop di sinistro su tocco di Sala e gran tiro di destro da fuori area, con palla giusto sotto la traversa a sinistra del portiere Galli. Il gol è arrivato all'undicesimo minuto del secondo tempo di una partita disputata a ritmo ridotto; il Brescia, già costretto a giocare a Como per la squalifica del proprio campo, aveva schierato una squadra ricca di giovani (Cagni, Fanti, Zecchini, Brunetta, Damonti) pensando al futuro e quindi dando già per accettata la retrocessione in B; il Torino, anch'esso in edizione forzatamente ringiovanita per l'assenza di Moschino, ha fatto il suo dovere con piena sportività, ma un po' a malincuore. ''Sono tutti amici - ha detto a fine gara Ferrini, che pure è stato ancora una volta il migliore tra i granata - spiace di essere stati noi a dar loro la botta decisiva verso la B'' - Eppure Ferrini ha lottato, dando l'esempio a molti giovani: il capitano è stato di gran lunga il migliore in campo, dimostrando una freschezza che - come abbiamo sostenuto sin dalla gara di Verona cui assistette Valcareggi - gli fa meritare senza dubbio la convocazione in azzurro, sia pure come rincalzo, per il Messico. Con Ferrini bene Puia, deciso e con- centrato Fossati, svagato come da un po' di tempo a questa parte Poletti (il quale per ora non dovrebbe distrarsi pensando al suo trasferimento), ottimo Carelli quanto mai prezioso nel suo lavoro di ala tornante, caparbio ma sfortunatissimo Pulici che inseguiva a distanza di un anno il suo secondò gol in campionato (dopo quello realizzato contro l'Inter nella Pasqua 1969). Per due volte, al 14° del primo tempo ed al 42' della ripresa, due magnifici tiri del forte attaccante hanno superato il portiere avversarlo, ma hanno trovato sulla linea di porta prima Volpi e poi Zecchini a salvare. Una vera disdetta, e adesso il Torino spera che la tradizione pasquale non si ripeta con Quadri, che pure ha ottenuto il suo primo punto in A in questa ricorrenza. Privo di Moschino, il Torino ha giocato senza idee. Sala porta la palla invece di lanciarla ed ha fatto davvero poco; Facchinello cerca di eseguire i lanci, ma spara cannonate che devono essere domate a fatica prima di diventare palloni giocabili. Così le punte sono rimaste un poco isolate; Cade lo sapeva alla vigilia, ma non poteva fare diversamente con Moschino ancora a riposo precauzionale per uno stiramento. La politica dei giovani è senza dubbio validissima, tuttavia il Torino deve sperare che il novarese resista anche oltre i limiti della.. Pensione, perché senza di lui Ferrini è solo nel cercare di mettere ordine in campo. Il Brescia ha mandato a Como una squadra quasi minorenne con l'ex granata Simoni a fare il Moschino della situazione. Simoni sostiene che la società ha pensato troppo presto all'ineluttabilità della retrocessione, in un certo senso smobilitando. Cagni e Fanti sono senza dubbio elementi di avvenire, fortissimo (ed anche troppo duro) è lo stopper Zecchini, il quale, essendo in comproprietà fra il club lombardo e quello granata, ha fatto logicamente il possibile per mettersi in mostra. Zecchini quest'anno ha giocato con il Torino il torneo giovanile di Viareggio; era compagno di squadra di Quadri, ma ieri non si è fatto certo prendere da sentimentalismi. Il duello fra i due ragazzi è stato fra gli episodi interessanti della gara. C'è chi vede in Zecchini il Puia del domani granata.