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Comunale
20/09/1970
h.16.30
TORINO - ROMA 1-0 (0-0)
Torino
: Castellini, Agroppi, Fossati, Puia, Cereser, Ferrini, Sala C., Rampanti (al 66' Crivelli), Petrini (al 77' Luppi), Maddé, Pulici. All.: Cadé.
Roma: Ginulfi, Bertini, Petrelli (al 75' Franzot), Salvori, Bet, Santarini, Cappellini (al 66' Zigoni), Vieri, Amarildo, Del Sol, Scaratti. All.: Helenio Herrera.
Arbitro: Picasso di Chiavari.
Reti: Pulici 60'.
Spettatori: 25.399 paganti per un incasso di 36.222.900 lire.
Note: Giornata di sole, terreno in perfette condizioni, calci d'angolo 6-5 per il Torino. Ammoniti Vieri per proteste, Rampanti per gioco scorretto.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 21 settembre 1970]
La Coppa Italia entrata nella fase ''seria'' anticipa l'atmosfera del campionato, con le manovre degli strateghi della panchina. Helenio vara una squadra con due sole punte, Cappellini-Amarlldo, e mette all'ala il centrocampista difensore Scaratti, incaricandolo di bloccare Sala, o almeno di fare il possibile, poiché il giovane granata in questo periodo è letteralmente scatenato e dimentica perfino di avere una mano ferita e coperta di bende. Cado risponde rinunciando al terzino Lombardo ed affida ad Agroppi la maglia numero due, che sulle spalle dell'uomo di centrocampo stona più di un cactus in un ghiacciaio. Agroppi pertanto avanza, i bianchi-giallo-rossi delia Roma indietreggiano ed in principio è una gran confusione. L'incasso della gara di ritorno in Coppa Italia è da tutelare; la Roma ha il diritto di giocare in trasferta con quanti terzini desidera, ma lo spettacolo non risulta piacevole. (Se si gioca cosi in Coppa, come pretendiamo di avere in Nazionale elementi tanto ingenui da pensare solo alle offensive ed ai gol, trascurando il risultato che in fondo è quanto conta per il tifoso?). Dell'altra parte tutti ad osservare i ''cannonieri dell'avvenire'', Pulici, che confermerà le sue doti con un bel gol, e Petrini. Sfondare il muro difensivo ordinato da Helenio non è come affrontare le retroguardie di B e Pulici e Petrini trovano seri ostacoli. Ne approfitta Sala, il quale pare aver ormai raggiunto la completa maturazione. Dribbla difendendo la palla come un tesoro, e soprattutto dribbla dritto in avanti. Inoltre cerca la collaborazione di compagni ed effettua intelligenti passaggi, peccato che ieri gli mancasse la misura nel tocco finale. Ferrini, testa bassa e un po' duretto come gli capita quando non è al massimo della condizione, stenta all'inizio, del resto ha da controllare un signor Vieri, poi viene fuori alla distanza, mentre Rampanti e Maddè suscitano cori di elogi. Personalmente riteniamo invece che i due, l'ex veronese in particolare, debbano offrire un apporto molto più sostanzioso. In queste condizioni si è registrato un successo del Torino nel primo quarto di finale della Coppa. Folla numerosa sugli spalti oltre venticinquemila spettatori - Vicini collaboratore di Valcareggi pronto a prendere appunti per le convocazioni azzurre, ed in tribuna d'onore molti dirigenti della Juventus: oltre ai presidenti onorari Giovanni ed Umberto Agnelli, i consiglieri Amapane, Cavalli, d'Olivola Ferrero di Ventimiglia, ed altri. Cavalli ha salutato gli ex juventini Del Sol, Vieri, Zigoni, Vigano. Poi gli occhi sono, stati puntati sullo spagnolo e su Roberto Vieri. In base alla prova di ieri non crediamo sia il caso di suscitare vani rimpianti. Del Sol è generoso, ma tradisce gli anni (ad ogni modo non sarebbe un regista). Vieri si impegna, però è discontinuo. Il Torino, nel primo tempo, lamenta un rigore non concesso quando Petrelli mette a terra Rampanti in piena area, portando via il piede all'antagonista. Poco dopo Scaratti lascia partire una stangata diritta in fondo alla rete, ma il gol è inutile in quanto Amarlldo si trova va senza discussioni in fuori gioco. Nella ripresa il Torino diventa più incisivo - cresce soprattutto Ferrini- e Pulici riesce a prodursi in numeri assai più apprezzati dello sciocco fallo commesso: in precedenza- pestandoSantarini, piede a lasciato sul corpo dell'avversario a terra. Il gesto non era stato pericoloso, ma da un atleta promettente come Pulici è bene pretendere correttezza. Nel secondo tempo, ad ogni moda, il n.11 granata obbliga Bertini ad un salvataggio, effettua in piena corsa uno spiovente di gran classe che Ginulfi para con altrettanta abilità, si esibisce in un tiro formidabile e soprattutto segna un bellissimo gol al 14' su passaggio di Petrini. Ferrini e Vieri litigano come se si trattasse di un derby; Vieri viene messo a terra in area (da Rampanti?) ed i romanisti reclamano un penalty. E' difficile stabilire se nel mucchio attaccanti-difensori si sia verificato davvero un fallo. Numerose poi le sostituzioni: Franzot e Zigoni, al posto di Petrelli e Cappellini tra i romanisti; Crivelli (via Rampanti) e Luppi tra i granata. L'ingresso di Luppi desta sensazione poiché Petrini se ne va zoppicando: i medici del Torino diranno più tardi che il ginocchio del centravanti non suscita preoccupazioni. Le nuove forze non mutano il punteggio. La decisione per il passaggio del Torino o della Roma alle semifinali è rinviata alla partita di ritorno. Intanto i granata mettono all'attivo un importante - e meritato - successo, ammirano il loro Sala e pensano al Foggia, che tra sei giorni sarà di scena al Comunale, in campionato.