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Bentegodi |
06/01/1971 |
h.14.30 |
HELLAS VERONA - TORINO 1-0 (1-0) Hellas Verona: Colombo, Nanni, Sirena, Ferrari (al 68' Stenti), Batistoni, Mascalaito, Bergamaschi, Mazzanti, Orazi, Mascetti, Clerici. A disposizione: Bertotti. All.: Pozzan. Torino: Castellini, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Rampanti (al 46' Ferrini), Maddé, Bozzi, Sala C., Bui. A disposizione: Sattolo. All.: Cadé. Arbitro: Picasso di Chiavari. Reti: Clerici 25'. Spettatori: 21.594 di cui 6.938 abbonati e 14.656 paganti (1.935 rimborsati dalla gara sospesa e 12.721 venduti nel recupero) per un incasso di 22.193.900 lire. Note: Cielo sereno, freddo intenso e campo in buone condizioni. Ammoniti Sala, Agroppi e Ferrini, tutti per gioco scorretto. Il Verona, contrariamente al regolamento vigente, ha mantenuto validi i biglietti venduti durante la gara rinviata lo scorso dicembre. Cronaca [Tratto da La Stampa del 7 gennaio 1971] Preso d'assalto dal Verona, partito di slancio trascinato da un Clerici in giornata di vena, il Torino ha accusato di colpo la fatica delle ultime partite, disputando al Bentegodi un primo tempo così squallido da far dimenticare tutti gli elogi, peraltro meritati, delle precedenti giornate di campionato. Ridicolizzate dalla difesa veronese le punte Bozzi e Bui, soffocato Rampanti nell'assurda (per lui) posizione di ala destra fissa, dominato il centrocampo dal dinamismo e dalla grinta di Ferrari (su Sala), Bergamaschi (su Maddè), e Mascetti (su Agroppi), messa in affanno la difesa dalle puntate di Clerici, la squadra granata per 45 minuti non si è quasi vista in campo. Il Verona per contro ha confermato la bella impressione lasciata domenica scorsa a Bologna, mettendo in mostra un momento di forma atletica eccezionale al servizio di giocatori tutti di buon livello tecnico. Clerici è stato il mattatore della partita, la carta vincente per i veneti. Il Torino, come sempre, non ha avuto 11 minimo di fortuna: se i granata hanno un debito con il campionato lo pagano subito, mentre nessuno ripara nel loro confronti ai molti torti subiti. Ed il debito era quel gol di Agroppi al Mllan, quel tiro dell'1 a 1 (pur meritato ampiamente sul piano del gioco) che Cudiclnl si era fatto sfuggire In mezzo alle gambe nella gara di recupero dell'altro lunedì. Oggi, in un altro recupero, ai 25' di gioco Clerici, scattato bene su un magnifico lancio di Ferrari, è andato via in velocità a Pula ed ha saltato Cereser con un dribbling largo che l'ha portato sulla sinistra dell'area granata; d. quella posizione il centravanti ha fatto partire un pallone sbilenco, un po' tiro e un po' cross per Orazi, che Castellini con tutta tranquillità ha fermato ma.. Alla Cudicini, lasciandolo poi rotolare lemme lemme alle sue spalle. Il portiere granata si è rifatto dell'infortunio con diversi interventi, ed In particolare neutralizzando al 36' della ripresa una palla-gol di Clerici scappato In contropiede, vanamente contrastato da Fossati; ma la rete-beffa è rimasta, ed ha deciso l'Incontro. D'altra parte, un gol di scarto fra Verona e Torino alla fine del primo tempo ci stava giusto giusto come espressione del divario di gioco tra le due formazioni. Cosa sia successo al granata è difficile spiegarlo; la gara era attesa e molto sentita per la posizione di ex di Cade, Bui e Maddè, ma questo da solo non basta (né basta la bella prova iniziale del Verona) a spiegare il perché di un Torino cosi fiacco per mezza partita. La stanchezza, va bene, ma forse la sicurezza che avevamo creduto di intuire alla vigilia parlando con 1 giocatori era anche un po' di sufficienza; gli elogi possono aver dato a qualcuno l'impressione che ormai si poteva andare avanti a ruota libera, finito il ciclo difficile contro gli squadroni. Invece il Verona ha riportato tutti con i piedi per terra, il campionato quest'anno va avanti sotto, un equilibrio eccezionale (e per questo si sottolinea ad ogni giornata l'importanza degli arbitraggi, i quali possono rivelarsi decisivi sui risultati). Che fosse anche questione di volontà, lo dimostra il mutamento del Torino tra il primo tempo e la ripresa, dopo una dura strigliata di Pianelli. Cade, preoccupato del cedimento del centrocampo, ha fatto entrare Ferrini, ma a nostro avviso ha sbagliato nel togliere Rampanti, un giocatore che poteva trovare da un momento all'altro il guizzo risolutore. Per decidere chi mandare fuori e far posto a Ferrini, il trainer non aveva che da scegliere ad occhi chiusi tra i centrocampisti di ruolo, Il peggiore del quali - probabilmente affaticato da una lunga serie di ottime gare - è stato Sala, davvero irriconoscibile. Con Ferrini, ad ogni modo, si è vista una certa grinta in più. Agroppi è salito di tono fino a figurare tra i migliori, Maddè ha preso vigore ed è uscito vittorioso da alcuni contrasti difficili, anche se poi non ha convinto negli appoggi. DI fronte ad un Torino nettamente migliore, il Verona - provato dalla fatica del primo tempo - è crollato. Se si eccettuano rari contropiede, favoriti logicamente dalla continua spinta offensiva dei granata, la ripresa è stata giocata ad una porta soia, quella veronese, nella quale ha fatto miracoli il trentacinquenne Colombo. Si è trattato comunque, da parte granata, di un assalto martellante più disperato che logico. Il Verona ha fatto mucchio ed ha salvato quella rete fasulla - ma importante - di Clerici. Il Torino, che nel primo tempo aveva portato il pericolo maggiore a Colombo con un bel tiro di Fossati, il quale aveva cercato di piazzare la palla con intelligenza, trovando però pronta risposta da parte del portiere, nei secondi 45 minuti ha mandato avanti a tratti anche Puia per cercare di risolvere sui palloni alti, visto che Bui era bloccato (con ogni mezzo) da Batistoni e che il giovane Bozzi era definitivamente scomparso dalla gara. Al 33', al termine di una paurosa mischia davanti a Colombo, Agroppi è stato anticipato da Stenti mentre stava per ribattere in rete il pallone, e due minuti dopo lo stesso mediano ha impegnato Colombo in una difficilissima deviazione' in angolo. Sono state le due migliori occasioni per i granata, 1 quali hanno corso un grosso rischio, come si è detto, sul contropiede dello scatenato Clerici. I difensori del Verona erano cosi stremati da aver la vista annebbiata, tanto che al 22' il libero Mascalaito, intervenendo su Sala, ha dato una botta in testa (choc e 5 punti di sutura) al collega Ferrari, sorretto fino agli spogliatoi e sostituito da Stenti. Lo sbandamento veronese non è bastato a propiziare il pareggio granata; d'altra parte tutte e due le squadre hanno sentito - chi prima chi dopo - le conseguenze delle durissime partite della domenica precedente. Il Torino più del Verona, per il fatto di aver dovuto reggere in dieci uomini agli assalti del Cagliari. E domenica arriva al ''Comunale'' la Roma: il campionato non consente proprio di respirare. |
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