WWW.ARCHIVIOTORO.IT
info@archiviotoro.it
errori@archiviotoro.it
Comunale
28/02/1971
h.15.00
TORINO - L.R.VICENZA 2-3 (1-0)
Torino
: Sattolo, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Rampanti, Maddé, Pulici, Sala C., Bui. A disposizione: Casagrande, Crivellli. All.: Cadé.
L.R.Vicenza: Bordin, Volpato, Santin, Scala, Carantini, Calosi, Damiani, Fontana, Maraschi, Cinesinho, Ciccolo. A disposizione: Pianta, Faloppa. All.: Puricelli.
Arbitro: Lo Bello di Siracusa.
Reti: Bui 35', 52' (T), Maraschi 47', 62', 69' rig. (V).
Spettatori: 17.672 di cui 11.492 paganti e 6.180 abbonati per un incasso di 13.443.600 lire.
Note: Gravissimi incidenti nel finale e dopo partita fuori dal Comunale. Prima del fischio finale un'invasione di campo ha sospeso la partita per quasi venti minuti, quindi nel dopo partita assediato l'arbitro Lo Bello per oltre un'ora e mezza negli spogliatoi e successivamente inseguito da una lunga carovana di auto fino all'aeroporto. Il campo del Toro venne squalificato per tre giornate.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 1 marzo 1971]
Al momento dello show finale di Concetto Lo Bello, il Torino era già in svantaggio: l'arbitro ha chiare responsabilità negli incidenti, ma non ha pesato in modo determinante sulla clamorosa vittoria del Lanerossi, che ha inguaialo i granata ora alle prese con una difficile situazione di classifica. Si può discutere, infatti, sul rigore che ha deciso la gara al 23' della ripresa, ma l'intervento simultaneo di Cereser e Fossati su Damiani c'è stato e l'estrema vicentina, che stava tentando un dribbling, è finita a terra in piena area. Gli stessi giocatori granata non sono andati più in là della protesta istintiva: Maraschi, dagli undici metri, ha fulminato Sattolo realizzando il suo terzo gol della giornata (ed il settimo del campionato: gli altri - particolare curioso - li aveva messi a segno tutti su penalty). La sconfitta del Torino si è concretata così, ma è maturata nel corso di una strana prestazione della squadra, che ha alternato momenti di gioco efficace a strane pause, è parso muoversi in campo con un certo distacco come se non si trattasse di dover conquistare due punti preziosi, ma di cercare lo spettacolo, la manovra ad effetto. Non c'è stata, da parte granata, la grinta di sempre (almeno quella delle partite in casa): gli atleti sono andati avanti a strappi, fra spunti di rilievo e lunghe pause grigie. Dopo mesi di attenzioni e di discussioni sull'attacco era inevitabile che andasse in barca la difesa, e così sta accadendo. Poletti non è più sufficientemente concentrato nel suo ruolo di difensore (Ciccolo, che non è certo un fulmine di guerra, sul secondo gol vicentino ha impostato l'azione ed è poi andato a raccogliere di testa il cross del suo terzino senza essere minimamente disturbato), Puia è generoso ma accusa un po' di fatica, Cereser risente delle incertezze dei colleghi. Sattolo, che pure aveva iniziato benissimo, si è fatto sorprendere prima da un fortunoso tiro a parabola e poi, scavalcato dal colpo di testa di Ciccolo finito contro la traversa, non ha avuto la prontezza di volare a precedere il tocco finale di Maraschi. Così, al 2' ed al 17' della ripresa, sono arrivate le due reti vicentine, prima del rigore decisivo. Il Torino ieri è andato meglio in avanti. Bui ha messo a segno due reti diverse ma splendide, confermando di avere una pulizia e potenza di tocco che pochi attaccanti posseggono. Al 35' ha girato in rete un centro di Rampanti ''fintato'' abilmente da Pulici, al 6' della ripresa ha battuto il bravissimo Barditi con una staffilata su calcio di punizione. Due prodezze inutili, visto il risultato, ma che hanno confermato come Bui sia più utile al Torino in avanti, a concludere, mentre invece il giocatore spesso arretra per collaborare con i centrocampisti. Forse, nuoce talvolta a Bui la posizione troppo centrale di Pulici, il quale si dimentica spesso che è pure suo compito quello di svariare sull'ala sinistra per creare spazi al centro. Ieri Pulici non è stato quello della Under 23, a parte una favolosa girata al volo che Bardin ha parato con intuito e bravura. Anche Rampanti ha giocato con alti e bassi, il giocatore sembra più che mai sprecato nel ruolo di estrema: le necessità di squadra fanno perdere al giocatore - ed al Torino - tempo prezioso in vista di quello che è e dovrà essere il suo ruolo: quello di mezz'ala. Con un'ala (capace anche di tornare) al numero sette, con Sala e Rampanti mezzeali, la manovra d'attacco granata potrebbe acquistare maggiore vivacità, anche se Madde ieri ha lottato con evidente puntiglio. Sala, ancora una volta, è stato il più appariscente pur insistendo troppo nel dribbling. Il punto debole del Torino al momento è la difesa; il rilievo è preoccupante perché ora i granata debbono badare soprattutto al risultato. Cade imposterà tattiche ancora più prudenti, il pubblico avrà altri motivi per protestare. Tutto è maturato in una giornata balorda, mentre il Vicenza con il suo gioco ordinato, orchestrato da un Cinesinho sempre grande, trovava i gol con fortuna anche superiore ai propri meriti.