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San Paolo
04/04/1971
h.15.30
NAPOLI - TORINO 2-0 (1-0)
Napoli
: Zoff, Ripari, Pogliana, Zurlini, Panzanato, Bianchi, Altafini, Juliano, Umile (al 46' Improta), Sormani, Ghio. A disposizione: Trevisan. All.: Chiappella.
Torino: Castellini, Zecchini, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Sala C., Ferrini, Pulici (al 74' Crivelli), Maddé, Bui. A disposizione: Sattolo. All.: Cadé.
Arbitro: Angonese di Mestre.
Reti: Altafini 41', 91'.
Spettatori: 47.635 di cui 15.066 paganti e 32.569 abbonati per un incasso di 27.511.500 lire.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 5aprile 1971]
Il risultato (0-2) è troppo severo per il Torino, ma nel calcio le discussioni sul punteggio sono puramente acca demiche. Servono da palliativo. Sono utili per i tifosi. Il Napoli ha meritato di vincere, anche se i granata hanno molte attenuanti da presentare in sede di bilancio. Però sono fatti marginali, sono episodi che non intaccano la sostanza delle cose. I due gol sono stati realizzati da Altafini, ma, reso merito al brasiliano, sarebbe ingenuo e anche ingiusto dire che la colpa principale sia da attribuire al giovane terzino Zecchini, a cui Cadè aveva dato l'incarico di controllare il sudamericano. La colpa è un po' di tutti, a cominciare da chi ha studiato e ha comandato una tattica pressoché suicida. Il Torino ha giocato feri con un solo attaccante, il povero Pullcl, dietro stava Bui che tentava qualche allungo; tutti gli altri, ripetiamo tutti gli altri, erano a ridosso dei difensori, da Maddè a Ferrini, da Agroppi a Sala. La situazione di classifica non consente troppe varianti al Torino, ma esagerare nella difesa vuol dire sbagliare. Infatti basta un errore e tutto è compromesso. Cosi è successo ieri a Napoli. Il Torino ha disputato dieci minuti da grande squadra. Con Sala regista impareggiabile, con Maddèin vena di finezze, mentre avanzavano con la solita potenzaPulici, Bui e lo stesso Sala. Era un gioco bello ma niente pratico, tanto che Zoff non ha avuto lavoro. Con il passare del tempo l'azione del Napoli ha preso maggiore consistenza. Diciamo subito che si trattava d'un Napoli tutt'altro che all'apice della forma per la scarsa vena di Sormani, per la freddezza di Juliano, per il lavoro costante ma assai disordinato di Bianchi. Umile tentava qualche tiro di potenza, ma Umile non è uomo di manovra, ir un giocatore da lasciare a ridosso dei difensori, pronto a sfruttare la palla-gol. Di fronte a questa offensiva napoletana c'era un Torino saldamente deciso a difendersi. Forse fin troppo. Ad un certo punto (chissà perché) Cereser ha pensato di lasciare il comando del bunker difensivo e di spingersi all'attacco. Lo ha fatto con un certo stile, ma ha sbagliato il passaggio finale. Panzanato riprendeva, rilanciando Juliano: il capitano dava a Zurlini, che intelligentemente serviva Altarini. Zecchini non c'era e Altafini con prontezza deviava di piatto in rete senza concedere possibilità a Castellini di intervenire; (40° minuto). Cereser stava ancora tornando alla sua posizione usuale. Proprio così: il Torino che giocava in difesa è stato trafitto in contropiede. Sembra un nonsenso. I granata hanno avuto una immediata e violenta reazione, ma era inefficace, come inutile è stato il loro gran correre nella ripresa. Notevolmente decisi a riagguantare il pareggio, i torinesi hanno avanzato le mezze ali, chiamando Bui a maggiore responsabilità nel tiro a rete. Ma Zoff non è mai stato seriamente impegnato. Il Napoli, che aveva lasciato negli spogliatoi Umile leggermente infortunato sostituendolo con Improta, ha cercato di conservare il vantaggio perdendo tempo. Lo ha fatto però con ordine e anche con un po' di fortuna, perché verso la mezz'ora una massiccia offensiva granata portava Agroppi sull'estrema sinistra. Il cross del mediano era deviato da Zurlini con una mano. Volontario e no il fallo era vistoso, ma Angonese, probabilmente coperto, non ha potuto controllare il gesto del difensore napoletano. Zurlini è rimasto a terra tramortito, forse per convincere tutti di avere ricevuto il pallone in pieno petto. Angonese comunque non ha avuto dubbi nel dire no, come poco prima aveva egualmente respinto le proteste dei napoletani quando (al 35' del primo tempo) Umile era precipitato a terra in uno scontro con Pula. I due casi non possono però essere avvicinati per un unico giudizio; il fallo di Zurlini era evidentemente più grave. Verso la mezz'ora si infortunava anche Pulici, che veniva sostituito da Crivelli, e per colmo di sventura Altafini realizzava ancora un gol in tempo di recupero. La rete era segnata di testa su centro di Ghio. Il tempo regolamentare era scaduto, non c'era alcuna ragione di recupero, ma Angonese ha convalidato il punto, Due a zero quindi come risultato, che premia il Napoli in modo netto e che punisce il Torino con eccessiva severità. La sconfitta porta i granata in piena bagarre. Mancano sei partite alla fine del campionato e a quota 20 stanno quattro squadre: Torino, Vicenza, Varese e Sampdoria, inseguite dalla Fiorentina con 18 punti, dalla Lazio con 17 e dal Catania con 16 punti. La lotta per non retrocedere sta diventando incandescente. Ci vuole calma, ma ai granata più che calma vorremmo consigliare un po' di coraggio. La squadra c'è,è forte, ha uomini di valore come Sala, Pulici, Agroppi e Castellini, ha elementi di esperienza come Bui, Puia e Ferrini, ha difensori duri ed efficaci come Fossati e Cereser. Il Torino non può cedere. Certi errori tattici che trasformano la squadra in una casamatta difensiva non sono concepibili.