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Comunale
16/05/1971
h.16.00
TORINO - CATANIA 1-1 (1-1)
Torino
: Castellini, Lombardo, Fossati, Zecchini, Cereser, Crivelli, Rampanti (al 64' Petrini), Maddé, Bui, Sala C., Pulici. A disposizione: Sattolo. All.: Cadé.
Catania: Rado, Cherubini, Montanari, Buzzacchera, Reggiani, Bernardis, Biondi, Fogli, Baisi, Perani, Bonfanti (al 65' Fichera). A disposizione: Innocenti. All.: Rubino.
Arbitro: Matta di Monza.
Reti: Bonfanti 35' (C), Bui 37' (T).
Spettatori: 15.074 di cui 8.894 paganti e 6.180 abbonati per un incasso di 13.650.000 lire. Al dato complessivo vanno aggiunti circa 1.500 spettatori under16 entrati gratuitamente per volontà del presidente Orfeo Pianelli. Ammonito Buzzacchera.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 17 maggio 1971]
Un Torino assai accademico - tanto per non usare un aggettivo meno lusinghiero - ha chiuso al Comunale una stagione identica a quella che è stata la partita con il Catania, cioè monotona, deludente, scarsa sotto tutti gli aspetti. Il test dei giovani non è stato sfavorevole in quanto non si poteva pretendere che da un giorno all'altro essi cambiassero il gioco della squadra; Lombardo e Zecchini, meglio ancora di Crivelli, stranamente a disagio a centrocampo, hanno' saputo inserirsi bene in una difesa che sostanzialmente ha fatto il suo dovere anche se avrebbe dovuto evitare il gol che ha portato il Catania in vantaggio, un gol che, tuttavia, è servito a ravvivare per qualche minuto un incontro decisamente da dimenticare. Probabilmente il Torino impostato da Cade potrebbe continuare A giocare ancora per un anno senza ottenere risultai migliori sul piano del gioco e della classifica. Oltre tutto, come ha sottolineato lo stesso presidente Pianelli, qualcuno nel momento decisivo ha tirato indietro il piede cosicché il Catania - complesso inesistente - ha potuto fare la sua bella figura e portarsi a casa un pareggio meritatissimo. I tifosi granata pretendono un altro gioco, un'altra squadra e non si può loro dare torto: vogliono che almeno l'impegno del giocatori sia costante, generoso; ieri, oltre ai difensori, soltanto Bui ha spinto con una certa decisione come confermano le conclusioni a rete del centravanti - sfortunato in almeno due occasioni - ed i suggerimenti compiuti nei confronti dei compagni. Gli spunti di Sala - che ha comunque il merito di avere costruito l'azione del gol che ha portato al pareggio - si sono spenti quasi sempre a trequarti di campo stante la insistenza dell'interno nel dribbling o nell'azione personale. Pulici ha trovato in Reggiani un valido controllore, ha mancato, un'occasione grande come una casa su allungo di Sala, e quando ha cercato la soluzione di forza ha fallito grossolanamente il bersaglio. Il solito Torino, insomma, che sa impostare l'azione ma che quando si tratta di concretizzare fa venire il mal di cuore ai suoi tifosi: gli inserimenti di Fossati, gagliardo capitano, un paio di ottimi spunti di Rampanti sono serviti soltanto ad attenuare l'amarezza del pubblico nei confronti di un complesso che potenzialmente non è certo da 26 punti, ma che 'è riuscito a salvarsi veramente per il rotto della cuffia, più per demerito degli avversari che per meritò proprio. Dopo la gara di domenica prossima à Bologna, il Torino è atteso dalla, Coppa Italia, una manifestazione nella quale la squadra - che si appresta a cambiare tecnico - dovrà necessariamente riabilitarsi per chiudere almeno dignitosamente il più brutto campionato degli ultimi anni. I giovani hanno dimostrato di meritare una conferma, gli anziani possono offrire molto di più di quanto non abbiano fatto sinora. Cereser, che è un po' il portavoce del complesso, ha detto che la paura ha bloccato le gambe a più di un giocatore: ora che la salvezza è raggiunta, si vedrà in Coppa Italia se è stato questo fattore o qualcosa d'altro ben più grave ad annebbiare la vista e i riflessi di elamenti pagati a peso d'oro da Pianelli. La gara con il Catania si è praticamente risolta nel giro di due minuti quando cioèBonfanti ha portato in vantaggio i siciliani provocando la rabbiosa reazione dei granata con il gol di Bui. Il resto conta poco, serve soltanto - ricordando cioè le occasioni mancate - a rimescolare la rabbia dei tifosi: specialmente la palla schiacciata di testa da Bui proprio su Rado (14' della ripresa) e l'allungo eccessivo di Pulici, dopo una grande azione di Sala con il granata anticipato da Rado, il quale ha evitato per un miracolo un calcione dell'attaccante. In compenso, il Catania ha avuto due occasioni favorevoli, dapprima con Baisi (9' del primo tempo) in seguito ad una difettosa uscita di Castellini con salvataggio volante di Fossati, quindi proprio in seguito alla palla sprecata da Pulici (17'della ripresa) quando Fogli ha concluso con un gran tiro tempestivamente respinto coi pugni dall'attento Castellini. I gol, dunque. Bonfanti ha siglato il primo al 35' quando Biondi, un giovane interessante, è andato via sulla destra quindi ha crossato al centro dell'area di rigore granata dove Bonfanti, eludendo la sorveglianza di Lombardo, ha girato di testa la sfera in rete, nel sette, alla destra di Castellini. Il tempo di riprendere il gioco ed ecco il pareggio: Perani indugia nel rinviare il pallone a trequarti di campo, e finisce per calciare proprio sui piedi di Sala che va via sulla destra, quindi rimette al centro dell'area siciliana dove è puntualissimo come sempre Bui: la conclusione del centravanti è di quelle che non perdonano. Tutto qua. Il resto, compresi i fischi e l'immancabile contestazione a Cadè con la novità delle caramelle, è materia, oramai di sempre.