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San Paolo |
13/06/1971 |
h.21.00 |
NAPOLI - TORINO 1-3 (0-3) Napoli: Zoff, Ripari, Pogliana, Vianello, Panzanato (al 46' Monticciolo), Bianchi, Altafini, Juliano, Umile, Ghio, Improta. A disposizione: Trevisan. All.: Chiappella. Torino: Castellini, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Rampanti, Ferrini, Bui (al 73' Maddé), Sala C., Pulici. A disposizione: Sattolo. All.: Cadé. Arbitro: Branzoni di Pavia. Reti: Rampanti 14', 23' (T), Bui 43' (T), Juliano 50' (N). Spettatori: 32.000 circa. Cronaca [Tratto da La Stampa del 14 giugno 1971] Il Torino ha vinto a Napoli per 3 a 1, mettendo un'ipoteca sulla Coppa Italia. Peròè bene non esagerare in elogi. La situazione in classifica è ancora molto aperta. Il Milan vincendo a Firenze tallona il Torino a un punto soltanto, il Napoli a due lunghezze può ancora sperare di conquistare la prima posizione. Possiamo dire dopo questo turno che la Coppa Italia, con metà gare disputate, è ancora, aperta a qualsiasi pronostico. Parliamo del Torino. Lo avevamo visto contro la Fiorentina, l'abbiamo rivisto a Napoli. La lezione di Firenze è servita e le critiche clic ne sono seguite hanno portato i loro benefici effetti. Il Torino ha vinto a Napoli in modo netto, inequivocabile, destando la sensazione di essere una squadra trasforma-, ta rispetto alla deludente formazione di qualche giorno prima. La resurrezione dei granata ha logiche ragioni. A Firenze la presunzione aveva suggerito di presentare un Torino d'attacco, capace di mettere sotto una Fiorentina modesta e stranita dai metodi di Pugliese. E' venuto il naufragio, che ha fatto riflettere ì giocatori e lo stesso Cadè. Così a Napoli lo schieramento granata è stato sostanzialmente modificato: niente Pettini all'attacco, ma il giovane e bravissimi Rampanti che è più mezz'ala che attaccante .vero, mentre la difesa sì arricchiva di tutta l'esperienza di Puia che.sarà vecchio, sgraziato nel correre, forse anche pieno di acciacchi, ma è essenzialmente utile. Cereser, Con Puia davanti, torna ad essere il brillante gladiatore che tutti conosciamo. Ed attorno ai due validi e potenti difensori, Agroppi dalla freddezza determinante. Ferrini che lavora come se avesse ancora vent'anni, Sala ed a volte anche Rampanti, disposti a correre indietro in aiuto ai compagni in difficoltà. Ma la vittoria del Torino porta anche il segno degli errori di Chiappella. Diamo atto al trainer napoletano che è molto grave dover rinunciare a giocatori importanti come Zurlini e Sorniani, ma l'amico Beppone ci scusi la critica. Ma l'innesto di Vianello è stato un grave errore. E la tattica non è stata adeguata alle caratteristiche dei giocatori. Il San Paolo presenta larghi spazi vuoti ma, ciononostante, i presenti sono oltre 45 mila, tutti di tifo azzurro, urlanti e vocianti come sempre. Ai granata, almeno all'inizio, sono riservati solamente fischi. Il Napoli attacca di più ma la difesa granata appare ordinata con Cereser e specialmente con il rientrante Puia. C'è maggiore grinta e più tranquillità rispetto alla disastrosa prova di Firenze. Il Torino èpericoloso nelle azioni di contropiede e, difatti, al 13' fa centro. Cereser, di testa, interrompe un assalto del Napoli, serve Ferrini, che repentinamente allunga a Rampanti. L'ala granata - che gioca nel ruolo di mezzala destra - con una sola finta supera Pogliana (che per la verità gli aveva lasciato troppo spazio) e Vianello e fila liberissimo verso Zoff. Il suo tiro secco e angolato è imprendibile anche per il bravo portiere azzurro: uno a zero per il Torino. I napoletani accusano il colpo ma reagiscono con determinazione. Nasce un calcio d'angolo senza esito, poi le azioni ristagnano fra scontri duri, ma quasi mai cattivi. Una rabbiosa manovra Umile-Ghio da a Altaflni la palla-gol, ma il brasiliano si fa precedere da Ferrini, in giornata di grazia. E' il segno che per il Napoli è un momento triste. Difatti, poco dopo Branzoni affida ai granata una punizione poco oltre la metà campo. Ferrini calcia in mezzo alla mìschia, poi cerca di riprendere la palla, ma è pressato da Panzonato, e, proprio mentre accorre Vianello. Per respingere, arriva dì corsa Rampanti che in antìcipo saetta nuovamente alle spalle dì Zoff: è il 24'. II Torino logicamente si fa più prudente. Il pubblico si indispettisce, fischia più di prima. Non sappiamo se la disapprovazione va ai granata che non rischiano oltre oppure agli azzurri che non azzeccano una sola manovra utile. Ferrini, Puia e Cereser, giganteggiano in difesa. Seda dal canto suo suggerisce i contropiedi più pericolosi. Ed il Torino segna ancora al 42': Sala dalla sinistra centra un pallone che supera l'intera difesa azzurra, sulla sponda opposta Bui raccoglie al volo e batte per la terza volta Zoff. Nella ripresa il Napoli attacca con' la forza della disperazione. Tra gli azzurri è rimasto negli spogliatoi Punzonato; al suo posto gioca Monticalo. Ma non è la difesa che conta, è l'attacco che deve forzare i tempi per tentare il disperato recupero. E gli azzurri partenopei sembrano dei forsennati: al 4' Castellini deve parare una ''stangata'' di Ghio e al 6' segna Juliano, che sfrutta abilmente una rovesciata di Ghio battendo Castellini. Altaflni non regge al ritmo e man mano sì affloscia, e con lui perde vitalità anche Improta, che non è certo un gladiatore. Intanto, con il passare dei minuti, riprendono il controllo i centrocampisti del Torino. Sala tiene la palla il più possibile. Agroppi non perde uno scontro. Cade al 27' manda negli spogliatoi Bui e utilizza Maddè per rinfoltire ancora di più il centrocampo e la difesa. Ormai il risultato sembra deciso. Non succede più nulla d'interessante fino alla fine. |
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