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San Siro
16/06/1971
h.21.00
MILAN - TORINO 3-2 (2-0)
Milan
: Belli, Anquilletti, Zignoli, Rosato (al 59' Rognoni), Schnellinger, Biasiolo, Combin, Benetti, Paina, Rivera, Prati. A disposizione: Cudicini. All.: Rocco.
Torino: Castellini, Poletti, Fossati, Puia, Cereser, Agroppi, Rampanti (al 46' Maddé), Ferrini, Petrini, Sala C., Pulici. A disposizione: Sattolo. All.: Cadé.
Arbitro: Picasso di Chiavari.
Reti: Rosato 5' (M), Prati 29' (M), Fossati 52' (T), Combin 75' (M), Agroppi 89' (T).
Spettatori: 42.986 paganti per un incasso di 59.878.100 lire di incasso.
Note: Espulso Pulici al 18' per condotta violenta.
Cronaca
[Tratto da La Stampa del 17 giugno 1971]
In Coppa Italia come in campionato: stasera a San Siro ancora una partita dura, quasi violenta, piena di colpi di scena fra Milan e Torino. I rossoneri hanno avuto una partenza lanciata, Rosato, dopo soli 4 minuti di gioco, ha azzeccato una ciabattata nell'angolo alto della porta di Castellini, il quale, sorpreso, ha tentato la parata quando il pallone era già in rete. Ancora sotto gli effetti di questo ''knock-down'' i granata sono stati messi al tappeto una seconda volta dall'arbitro, che al 18' ha espulso Pulici per un fallo su Zignoli, una entrata durissima, ma con la palla in gioco. Poco dopo Rosato (lo ha ammesso lo stesso rossonero negli spogliatoi parlando a nervi distesi con i suoi ex compagni) ha toccato nettamente la palla in area con la mano, ma Picasso non si è accorto di nulla. Appena il tempo di protestare ed ecco il secondo gol del Milan: al 28' una incertezza della difesa ha favorito Benetti che si è portato a fondo campo e ha centrato un comodo pallone per Prati il quale non ha commesso l'errore di Stoccolma e ha deviato la palla, dolcemente, a rete. Sballottato in quel modo nella prima mezz'ora, rimasto in 10 e con due reti nel sacco il Torino ha dato l'impressione di crollare, si è pensato ad una vittoria del Milan a punteggio tennistico. Invece l'orgoglio dei granata è venuto fuori con un secondo tempo coraggioso, caparbio, che li ha portati a ridurre le distanze con una collaborazione Fossati-Zignoli. Il Milan è ancora andato in rete con Combin, Agroppi al '90' ha messo a rete la palla del tre a due e in pieno recupero lo stesso Agroppi, lanciandosi in tuffo, per un soffio ha mancato il tocco del 3 a 3. In dieci uomini, il Torino ha costretto il Milan a finire con affanno, con tutta la squadra a far blocco attorno a Schnellinger, ultimo baluardo davanti al portiere Belli. Così i granata hanno perso, vedendo affievolirsi (ma non scomparire) le speranze di vincere la Coppa Italia. La gara di stasera ha avuto solo qualche sprazzo di bel gioco, per il resto è stata una battaglia durissima. Deve essere la presenza di Rocco in panchina (lo abbiamo ricordato al trainer negli spogliatoi e il ''paron'' ha sogghignato lisciandosi il mento) a determinare questa carica emotiva in tutti i giocatori. Gli scontri duri sono arrivati molto presto; già al primo minuto Rosato (fuori fase a causa dei malanni che lo perseguitano, si parla di un intervento al menisco) ha colpito secco Petrini, poi c'è stato un crescendo di botte che non fanno onore ai protagonisti della sfida. Come sempre l'arbitro ha voluto dare al quadro il suo tocco infelice. Stavolta la mano è quella del ligure Picasso il quale ha creduto di calmare le anime con una espulsione, ha scelto uno del Torino, è toccato a Pulici, preso di mira e già ammonito per aver calciato il pallone iontano dopo una punizione commessa contro la sua squadra. Nel finale, sotto la disordinata ma decisa pressione granata, i rossoneri hanno calciato la palla lontano almeno dieci volte; non è successo nulla, per Picasso andava bene così. Il pubblico ha fatto la sua parte, sottolineando con boati gli interventi scorretti dei torinesi e bruciando sulle gradinate bandiere granata strappate ai tifosi nemici; tutto il necessario affinché la baruffa continui anche nella prossima stagione è stato fatto. Nella serata il Milan, con il vantaggio di un uomo, ha giocato meglio e ha creato le maggiori occasioni da gol con la complicità della difesa avversaria: il Torino ha dimostrato maggior coraggio, miglior tenuta alla distanza. Che i granata siano riusciti a segnare due gol con una sola ''punta''è miracoloso: Pulici infatti è stato espulso, e nella ripresa Cade ha mandato in campo Maddé al posto di Rampanti: l'ex veronese ha lottato, anche se spesso in una posizione non sua, troppo avanzata, ma davanti a lui c'era il solo Petrini a combattere contro un'intera difesa. Castellini e Fossati sino stati i migliori del Torino, mentre hanno lottato come sempre (fin troppo) Ferrini e Agroppi. Poletti è parso in crescendo. Sala ha avuto momenti alterni, sprazzi di bel gioco e lunghe pause. Nel Milan in vena Anquilletti, duro e redditizio Benetti, troppo nervoso Prati, non male il giovane Paina, malgrado si sia fatto parare due tiri a colpo sicuro dal bravissimo Castellini. Dopo la mezz'ora iniziale con i gol già descritti, nella ripresa i granata sono riusciti a ridurre le distanze: Fossati si è inserito bene al termine di una manovra PetriniSala e ha toccato con precisione in porta tagliando fuori Belili. Il pallone è rotolato lentamente verso il montante alla sinistra del portiere rossonero, è arrivato in corsa Zignoli che nella foga di liberare ha ribattuto in rete. Autogol o rete del terzino granata? Difficile dirlo, ma con ogni probabilità il tocco di Fossati sarebbe finito ugualmente in porta. Il Milan ha ristabilito le distanze con Combin alla mezz'ora su errore della difesa granata: c'è stato un rinvìo di Puia giusto sui piedi di Combin il quale ha avuto tutto il tempo di prendere la mira e saettare un bolide imparabile all'incrocio dei pali. Poi il commovente serrate granata con il gol di Agroppi e il successivo colpo di testa fallito di poco dallo stesso mediano. Un pareggio in extremis avrebbe forse punito eccessivamente il Milan, ma avrebbe costituito certamente un meritato premio per il coraggioso secondo tempo della squadra granata.