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Comunale |
20/10/1971 |
h.21.00 |
TORINO - AUSTRIA WIEN 1-0 (0-0) Torino: Castellini, Lombardo, Fossati, Zecchini, Cereser, Agroppi, Rampanti, Ferrini, Pulici, Sala C. (al 68' Rossi), Toschi (al 37' Luppi). A disposizione: Sattolo, Barbaresi, Crivelli. All.: Giagnoni. Austria Wien: Feller, Sara, Krieger, Dirnberger, Weber, Geyer, Zeger, Fiala, Koglberger, Gallautz (al 63' Foka), Riedl. A disposizione: Steinbock, Frohlich, Weigl. All.: Müller. Arbitro: Weyland (Germania Ovest). Reti: Agroppi 81' Spettatori: 22.521 paganti per un incasso superiore ai 38 milioni di lire. Note: Calci d'angolo 16-3 per il Torino. Il Torino scende in campo con un completo interamente bianco, ospiti nella tradizionale casacca viola. Presente un ristretto gruppo di sostenitori viennesi in tribuna. Cronaca [Tratto da La Stampa del 21 ottobre 1971] Il ritorno si giocherá il 3 novembre Il Torino si presenterá a Vienna, il 3 novembre, con il gol di vantaggio conquistato ieri sera nella prima sfida con l'Austria nel quadro degli ottavi di finale della Coppa delle Coppe. Una vittoria meritata, che poteva essere anche piú rotonda soltanto che Toschi, il miglior attaccante granata, non fosse stato costretto ad uscire dal terreno dopo 37 minuti per una dura botta. Se la squadra non é andata piú in lá dell'uno a zero, il merito é anche dell'ottimo portiere ospite Feller il quale ha compiuto alcuni interventi a dir poco miracolosi. La squadra granata ha dato l'impressione di avere notevoli possibilitá potenziali e di essere ancora alla ricerca di una maggiore efficacia in fase di rifinitura. Coraggioso é stato Giagnoni che nel finale ha mandato in campo, per tentare di uscire dallo zero a zero, i giovanissimi Luppi e Rossi, i quali non hanno affatto demeritato in una partita che ha visto tutti i granata, con in testa capitan Ferrini, battersi al limite delle loro possibilitá. Come nelle prime due gare di campionato, anche in Coppa il Torino é salito di tono alla distanza, sino a dominare un avversario tutt'altro che sprovveduto. Con Ferrini, i migliori sono stati Zecchini e Fossati in difesa (il terzino ha pure colpito una traversa), Agroppi e Rampanti che hanno ampiamente riscattato nel secondo tempo le incertezze iniziali, mentre in avanti tutti si sono battuti al massimo, cominciando da Pulici che non é piú il giocatore fragile e incerto della scorsa stagione. Il finale dei granata é stato esaltante, il pubblico ha risposto con un incitamento continuo. Il gol di vantaggio potrebbe anche non bastare a passare il turno, ma quel che conta é la buona condizione della squadra. I granata si sono presentati al completo per la sfida con gli austriaci. E' parso strano che Giagnoni, al solito piuttosto aperto, avesse esternato alla vigilia tanti dubbi per poi partire con la consueta formazione. Il pubblico é arrivato in extremis allo stadio: non la folla strabocchevole attesa dal presidente Pianelli, comunque circa 30 mila spettatori hanno salutato le due squadre al loro ingresso in campo. Bandiere viola e bianco-viola in tribuna, dove si era sistemato il gruppo dei tifosi arrivati da Vienna, tutto uno stendardo i granata, alla curva Maratona. Il Torino in maglia bianca ha iniziato schierandosi a sinistra delle tribune, e partendo subito all'offensiva con due tentativi di Rampanti. L'Austria ha dimostrato subito di sapersi rinchiudere efficacemente in difesa per distendersi bene in avanti non appena in possesso del pallone, con un notevole movimento. I viola hanno giocato un 4-3-3 con Riedl, Gallautz e Kogelberger di punta, Geyer, Zeger, Fiala a presidio del centrocampo, ed una difesa con Weber su Rampanti, Dirnberger su Pulici, Krieger e Sara alternativamente libero e guardiano di Toschi, a seconda delle situazioni. Toschi e Pulici si sono subito rivelati veri pericoli per gli austriaci, i quali hanno infoltito la difesa di fronte a loro. In area granata, dopo un quarto d'ora, Giagnoni ha cambiato le marcature, affidando Riedl a Zecchini e Gallautz a Lombardo. L'ansia di segnare ha appannato i riflessi di qualche granata, in particolare di Rampanti che nella fase centrale del primo tempo ha sbagliato diversi al lunghi, fino a farsi beccare dal pubblico. Anche Sala, ottimo in alcune fasi, in altre ha indugiato troppo nei passaggi di ritorno, favorendo i difensori avversari. Verso la mezz'ora il Torino ha preso slancio, galvanizzato da una staffilata di Toschi finita sul fondo a fil di montante. E' cresciuto di colpo anche Rampanti; su un suo centro dal fondo Pulici per poco non é arrivato a deviare in porta. Molto valida comunque l'opposizione dei viennesi, solidi in tutti i reparti, compatti nello spostarsi in campo senza perdere le distanze fra gli uomini. Ai 32' il coraggio di Toschi e la cecitá dell'arbitro hanno negato al Torino un grosso rigore: il piccolo attaccante é andato via sulla sinistra, ha fatto secco Krieger, ma Geyer l'ha colpito duramente alla coscia nel tentativo di fermarlo. Toschi ha ancora avuto la forza di tirare, prima di crollare al suolo, cosi l'ineffabile Weiland (Germania ovest) potrá sempre dire di aver concesso la regola del vantaggio. I granata si sono scatenati, e al 35' Sala si é incuneato bene su tocco di Toschi e Feller in uscita ha deviato la palla in corner alla meglio. Danno e beffe per il Torino; Toschi non é più riuscito a resistere al dolore e al 37' é stato costretto a cedere il posto al giovane Luppi. Brutto colpo, tanto pié che i viennesi, vista la condiscendenza del direttore di gara, hanno ancora aumentato il vigore dei loro interventi, specie su Sala, preso di mira in modo particolare. Al 41' lo stesso Sala ha dato a Luppi una palla favorevole. Il Torino ha aperto la ripresa con una spettacolare manovra Rampanti - Agroppi - Pulici - Sala - Pulici, che il centravanti ha concluso in rovesciata, poi un lungo dribbling di Sala ha messo Ferrini in condizioni d'impegnare Feller con una staffilata forte ma centrale. Ferrini, giá ottimo nel primo tempo, é diventato piú che mai la bandiera granata con il passare dei minuti, vincendo tutti i contrasti, appoggiando azioni su azioni. Senza Toschi, logicamente, il Torino ha trovato ancora maggiore difficoltá ad arrivare al gol. Al 10' é andato via Sala in dribbling, ma é stato anticipato in corner. Sul centro dalla bandierina la palla é sfilata da Fossati a Sala, quindi ad Agroppi la cui stangata bassa é stata deviata dal portiere a filo di montante. I viennesi sono stati di colpo schiacciati nella loro area. In mischia i granata hanno reclamato un rigore per un fallo di mano che, onestamente, dalla tribuna non é stato possibile individuare, e sul proseguimento dell'azione, Fossati da trenta metri ha mandato un bolide a stamparsi sulla traversa viennese. Subito dopo, solo una prodezza di Feller ha salvato la rete ospite da una deviazione improvvisa di Agroppi. Al 63' di gioco, un cambio anche per gli austriaci. Foka é entrato al posto di Gallautz. L'Austria ha cominciato presto a far passare i minuti con ogni tipo di ostruzionismo, limitando il suo gioco - cosa comprensibile, del resto - al semplice lavoro difensivo, interrotto da rari contropiede. Al 68' Giagnoni ha chiamato fuori Sala, inserendo il giovane Rossi, un'altra punta per tentare di sbloccare il risultato. Subito dopo, su un centro di Zecchini, Pulici ha tirato benissimo al volo, Feller ha mandato in angolo di piede con poco stile ma grande efficacia. Ancora una prodezza del portiere austriaco alla mezz'ora con una bloccata bassa su deviazione di Rossi, che da due passi aveva tentato di sorprenderlo su tocco di Pulici. A 9 minuti dalla fine, meritato come non mai, é arrivato il gol granata. Rossi ha calciato un corner dalla destra, Agroppi é entrato di testa con perfetta scelta di tempo ed ha schiacciato la palla fuori dalla portata del pur bravo Feller. Gli austriaci hanno accusato il colpo, ormai erano certi dello zero a zero. Ferrini ha ancora spinto il Torino-baby all'attacco, e al 43', al termine di una azione corale, Luppi ha impegnato il portiere avversario con un secco tiro al volo. L'ultimo attacco granata é stato di Pulici, letteralmente spostato dal pallone al momento del tiro, e sul rinvio affannoso della difesa l'arbitro Weiland ha chiuso la contesa. |
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