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Comunale di Firenze |
28/11/1971 |
h.14.30 |
FIORENTINA - TORINO 1-1 (1-1) Fiorentina: Superchi, Galdiolo, Longoni, Scala, Orlandini, Brizi, Mazzola, D'Alessi, Clerici, De Sisti, Chiarugi. A disposizione: Favaro, Ghedin. All.: Liedholm. Torino: Sattolo, Lombardo, Fossati, Zecchini, Cereser, Agroppi, Rampanti, Ferrini, Pulici (al 68' Crivelli), Sala C., Luppi. A disposizione: Pinotti. All.: Giagnoni. Arbitro: Pieroni di Roma. Reti: Fossati 34' (T), Chiarugi 44' (F). Spettatori: 29.669 di cui 13.440 paganti e 16.229 abbonati per un incasso di 35.970.700 lire. Note: Ammoniti Ferrini e Pulici, espulso Agroppi al 48'. Cronaca [Tratto da La Stampa del 29 novembre 1971] Il Torino ha confermato a Firenze d'essere degno dell'alta classifica. Gli assenti (da Castellini a Toschi per dimenticare PuIa), la casualità e la stranezza del gol realizzato dai toscani e l'espulsione di Agroppi decretata dall'arbitro con una decisione sconcertante, non sono bastati a frenare lo slancio della squadra granata che ha reagito alle azioni dei toscani rispondendo colpo su colpo, giocando un football veloce ed interessante, convincendo tutti di essere squadra di alto rango. Il risultato è giusto, ma nel giudizio finale non si devono sottovalutare le difficoltà che i torinesi hanno dovuto superare in una giornata per loro sfavorevole. La impostazione tattica ideata da Giagnoni era basata sulla massima prudenza. Due soli attaccanti in zona gol, molti centrocampisti fra i quali anche Rampanti che si affiancava a Ferrini, a Sala e ad Agroppi ed i soliti difensori stretti attorno ad un Cereser in splendida forma. Gli ordini di Giagnoni di evitare i rischi e gli attacchi scriteriati non escludevano gli inserimenti in avanti dei difensori ed è toccato proprio al terzino Fossati il merito del gol. Ferruccio Mazzola, con la sua mania di retrocedere nella convinzione di poter sfondare con maggiore efficacia partendo da lontano, favoriva le puntate offensive di Fossati che, dopo aver fallito un gol pochi minuti prima, riusciva a battere Superchi al 33' con un tocco lento ma imprendibile. Era una tipica azione di contropiede. In quel momento attaccavano i toscani ed il capovolgimento di fronte era merito di Agroppi che lanciava sulla destra Luppi. L'ala granata buttava al centro un pallone, che Pulici correggeva di testa nella zona vuota sulla sinistra della porta toscana. Brizi aveva un attimo d'indecisione, Superchi accennava ad uscirefermandosi inspiegabilmente a metà strada. Fossati, che Ferruccio Mazzola non aveva seguito, in spaccata toccava la palla che rotolava lentamente in rete. La reazione dei padroni di casa accusava un certo disagio tattico. Liedholm crede evidentemente nel gioco a due sole punte, ma Clerici (ben controllato da Zecchini) e Chiarugi rimanevano troppo isolati perché il centrocampo viola risentiva, i della scarsa vena di De Sisti, della grande confusione del generoso ma non certo classico D'Alessi e dell'inesperienza di Orlandini, un ragazzo che ha i mezzi tecnici e le possibilità fisiche per riuscire ma è troppo giovane per governare il gioco con la necessaria autorità. Pareva pertanto che il Torino potesse sperare nel risultato pieno. Invece proprio allo scadere del primo tempo veniva il pareggio. Una punizione di Chiarugi per fallo di Zecchini ai danni di Clerici era deviata in angolo da Sattolo. Lo stesso Chiarugi s'incaricava del tiro calciando d'effetto un pallone che pareva destinato a fondo campo. Lombardo era appostato sul palo giusto e la respinta - sia pure nuovamente in corner - pareva facile. Il giovane tersine invece si abbassava per lasciare passare la palla. Cosi Sattolo era sorpreso e superato da unpallonetto stregato: 1 a 1. Negli spogliatoi a fine gara Lombardo giustificava la sua ingenuità dicendo di aver udito un grido ''lascia!''. Sarà pur vero. Ma un terzino con un pizzico di esperienza in simili casi non rischia mai. Non è stato un errore, ma un peccato di gioventù. Si riprendeva a giocare con il Torino perfettamente in grado di controllare la vibrante azione dei toscani. Al 5' D'Alessi ed Agroppi si scontravano in un tackle praticamente innocuo. Agroppi reagiva proprio sotto gli occhi di Pieroni che espelleva il granata per fallo di reazione. C'è stato un momento di confusione. Agroppi non voleva lasciare il campo, convinto di essere vittima di un posto di Pulici errore. Ma Pieroni non ha accettato proteste. Dalla tribuna l'intervento di Agroppi non è parso grave da meritare una decisione così drastica. Sala retrocedeva sulla linea dei mediani e la manovra torinese perdeva l'uomo più efficace. Sala come incontrista non è bravo come nell'azione di rifinitura. Però non c'era altra soluzione. Giagnoni al 23', considerati i pericoli ricorrenti per gli assalti continui dei padroni di casa, che avevano il vantaggio dell'uomo in più, tentava la contromanovra tattica: mandava negli spogliatoi Pulici e faceva entrare Crivelli. Un mediano al posto del centravanti. Era la rinuncia a vincere, ma era una decisione saggia anche perché il campo sdrucciolevole per la pioggia corniciava a fare le prime vittime. Ferrini appariva stanco; Sala arrancava dietro a D'Alessi, che non ha classe ma ha tanto fiato. Bisognava arroccare la difesa per non rischiare la sconfitta. La bella prova della squadra è confermata dalle ultime note di cronaca: i viola sono arrivati vicino al gol una sola volta al 38', quando Mazzola dalla destra imbeccava Clerici in piena area di rigore. Il brasiliano azzeccava una girata al volo, forse centrale ma improvvisa e pericolosissima. Sattolo deviava in angolo con un volo da applausi. Finiva lai, senza rimpianti e senza recriminazioni. L'unico neo del match rimaneva l'espulsione di Agroppi. E' probabile che il mediano, già ammonito, debba disertare domenica il derby con la Juventus per decreto di Barbè. |
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