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Comunale |
05/12/1971 |
h.14.30 |
JUVENTUS - TORINO 2-1 (1-1) Juventus: Carmignani, Spinosi, Marchetti, Furino, Marini, Salvadore, Haller, Causio, Anastasi, Capello, Bettega. A disposizione: Piloni, Cuccureddu. All.: Vycpalek. Torino: Sattolo, Lombardo (al 17' Crivelli), Mozzini, Zecchini, Cereser, Fossati, Rampanti, Ferrini, Pulici, Sala C., Luppi. A disposizione: Pinotti. All.: Giagnoni. Arbitro: Angonese di Mestre. Reti: Anastasi 32' (J), Ferrini 35' (T), Capello 63' (J). Spettatori: 61.381 di cui 46.944 paganti e 14.437 abbonati per un incasso di 133.453.500 lire. Cronaca [Tratto da La Stampa del 6 dicembre 1971] Nello scatto con cui Giagnoni, ad un minuto dalla fine, è corso a recuperare il pallone finito sulla pista d'atletica lanciandolo poi a Mozzini per accelerare la rimessa in gioco, c'era tutta la disperata e magnifica volontà con la quale il Torino ha affrontato la sfida con la Juventus. I tifosi bianconeri hanno fischiato il trainer, commettendo un errore di valutazione: la prova generosa e positiva della squadra avversaria è il miglior elogio per Haller e colleghi, che hanno saputo chiudere vittoriosi una gara difficile. Una Juve fredda, impietosa, che è uscita da periodi in cui è stata messa in difficoltà dall'avversario con improvvisi rovesciamenti di fronte, condotti con vigore; e proprio su una di queste controffensiveè venuto il gol, cercato da Furino con la caparbietà che è fra le doti salienti del giocatore. Il mediano, al 19° della ripresa,è andato via a centro campo sfruttando con rapida intuizione uno stop imperfetto di Ferrini, ed ha portato la palla sino in area avversaria, senza che Sala (infortunato ad un polso e a un ginocchio) riuscisse più ad opporglisi, e rendendo vano anche l'affannoso recupero di Fossati. Quasi da fondo campo Furino ha centrato basso, Bettega ha fintato l'intervento liberando Capello, alle sue spalle. Il tiro del regista, confermatosi Implacabile goleador, ha mandato la palla a fax carambola contro il montante alla sinistra di Sattolo, per rotolare dolcemente in porta accompagnata, ma non toccata da Bettega. Qualche granata, timidamente, ha protestato per un fuori gioco dello stesso Bettega, ma era solo un'estrema difesa contro un gol che poteva decidere - come in effetti ha deciso - l'intero scontro. Mille, bandiere bianconere hanno coperto le gradinate, in un entusiasmo che era anche liberazione dopo molti minuti di paura. La partecipazione del pubblico alla grande sfida è stata meravigliosa, calda, senza incidenti salvo isolate baruffe fra i più esagitati, incapaci a seguire senza offendere i vicini la lotta leale fra i giocatori in campo. Più di sessantacinquemila spettatori sulle gradinate, prevalenza dei vessilli bianconeri sparsi un po' ovunque, mentre quelli granata facevano macchia sanguigna sulla curva maratona, quella dei fedelissimi. Una cornice degna dell'importanza della partita, con la folla juventina addirittura impazzita - e giustamente - all'annuncio che il Milan in extremis perdeva a San Siro. Anche in apertura di partita, il tifo juventino pareva dover dominare nello stadio gremito, ma dopo le prime battute di gioco i sostenitori granata hanno potuto far sentire tutto il loro entusiasmo. Il Torino ha iniziato con una serenità eccezionale per una squadra costretta ad andare in campo senza la miglior punta. Toschi, priva del portiere titolare, con il centrocampo indebolito dalla squalifica di Agroppi. Giagnoni, che per tutta la settimana aveva respinto i discorsi-salvagente sulle difficoltà della squadra, dimostrava sul campo che uomini validi ne aveva ancora, e come, attraverso una felice distribuzione delle marcature. Mozzini a guardia di Bettega, Lombardo su Haller, Zecchini contro Anastasi, Fossati - con la maglia numero sei - rivale di Causio, Ferrini ad aspettare Capello. Le consegne erano rispettate con il massimo rigore, Mozzini e Zecchini si rivelavano subito gli uomini adatti per frenare le due temibili punte.I bianconeri, dopo un affondo di Morini che Pulici (ieri più attento e caparbio del solito, anche se sempre debole nelle conclusioni) bloccava con un bel ritorno difensivo, hanno dato l'impressione di soffrire un poco le attente marcature cui erano sottoposti, mentre in difesa Morini e Spinosi, contro Pulici e Luppi, cominciavano presto ad accusare gli scatti dei rivali diretti. I primi minuti erano spumeggianti. Al 5 Morini stoppava una staffilata di Pulici portato in zona di tiro da una manovra Ferrini-Sala-Fossati-Luppi, subito rispondeva Bettega, che saltava in dribbling Mozzini per impegnare Sattolo in una difficile parata a terra. All'8' era Sala a farsi luce dopo unoscambio stretto con Pulici, ma Carmignani era bravissimo a respingere la staffilata dell'interno granata, non fortissima ma ben piazzata verso l'incrocio del pali. Sattolo era chiamato in causa da una punizione violenta ma centrale di Capello, poi - al 12' - il Torino riceveva una nuova botta dalla malasorte. Si infortunava Lombardo, in scivolata su Haller, quasi nell'angolo del corner sotto le tribune. Nessun bianconero urtava il granata, che da solo metteva male il piede destro a terra, ricevendo un secco contraccolpo. Il terzino andava fuori campo, rientrava, cercava ancora di giocare ma al 16' era costretto a chiedere il cambio, ed entrava Crivelli al quale Giagnoni affidava Causio, lasciando Haller a Fossati. Subito si notava che il numero tredici granata non poteva opporsi alla strapotente forza fisica del rivale diretto. Causio ne approfittava, iniziava sulla destra alcune azioni pericolose, anche se poi le sciupava al momento del cross. Giagnoni cambiava ancora, spostando Crivelli a guardia di Haller e facendo ritornare Fossati su Causio. Ritornava l'equilibrio, ma tutto l'azzeccato piano tattico granata era già incrinato. Alla mezz'ora su un cross lungo dell'inesauribile Furino, Bettega schiacciava bene di testa per Anastasi, il quale però deviava la palla oltre la traversa. Cercava il gol Fossati al 31', ma il suo colpo di testa davanti a Carmignani era troppo debole; due minuti dopo la Juventus andava in vantaggio. Sbloccava la situazione Salvadore con una decisa avanzata, e con un passaggio raso terra ad Anastasi, spalle alla porta granata. Zecchini e Cereser non avevano il tempo di abbozzare l'intervento che il centravanti, con una giravolta, calciava verso Sattolo. Il portiere, già un po' fuori posizione (era praticamente dietro ai compagni invece di coprire l'altro lato della rete) si gettava in tuffo, ma toccava senza trattenere il pallone, che rotolava in rete. Il Torino reagiva, arrivava al pareggio rapidamente. Al 35' Marchetti per tenere una palla in campo finiva per mandare un lungo spiovente alle soglie della sua area, dove Spinosi da tergo commetteva un fallo su Luppi. La punizione di Ferrini era carica di rabbia, il bolide sfiorava la barriera e si Infilava in rete, imprendibile, alla sinistra di Carmignani. I granata andavano viciniraddoppio al 38' quando, su centro basso di Rampanti, Pulici rubava all'accorrente Fossati una palla che era di certo più comoda per il difensore. In apertura di ripresa, Pulici cercava la botta a sorpresa calciando da lontano, ma Carmignani non si faceva sorprendere, ed alzava in angolo. Ancora il centravanti granata in evidenza con un tiro basso a lato di un soffio, quindi reagiva Furino ottenendo un calcio d'angolo. La difesa juventina aveva un momento di sbandamento, dal 13' al 16' si accendevano mischie pericolose davanti a Carmignani, con Pulici che prima calciava alto di poco e dopo falliva una facile occasione offertagli da Morini che inavvertitamente smorzava sul piedi del centravanti avversario. Il Torino pagava gli- errori nelle conclusioni al 19', quando la Juve lo centrava mettendolo k.o. con il gol propiziato dalla lunga fuga di Furino e realizzato da Capello. I granata impiegavano un po' di tempo per riprendersi, correvano ancora un rischio su una manovra Anastasi-Bettega, quindi al 25' Fossati riusciva ad andare via a Causio grazie ad una eccessiva confidenza del bianconero, e mandava la palla fuori di poco alla sinistra di Carmignani. Il Torino ha chiuso la partita in attacco, scoprendosi in difesa e correndo grossi rischi sul contropiede avversario. Pulici con una botta bassa falliva di poco la mira al 32', al 35' era agganciato in area al momento dello scatto, (ed alla sera la, moviola della tv ha avallato il dubbio di un possibile rigore) ma il gol del pareggio lo sfiorava.. Bettega, che appoggiava in porta un pallone pericoloso per Carmignani, trovando per fortuna il compagno pronto all'intervento. Un tiro-fiacco di Sala è stato l'ultimo pericolo per la porta juventina e sul rovesciamento di fronte Cereser èintervenuto piuttosto vigorosamente per bloccare un contropiede di Anastasi. Con la palla di nuovo in area bianconera, Angonese ha chiuso il match; i bianconeri si sono riuniti festanti al centro del campo. L'applauso dello stadio, comunque, è andato anche agli sconfitti. |
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