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Comunale |
12/12/1971 |
h.14.30 |
TORINO - CATANZARO 1-0 (1-0) Torino: Sattolo, Mozzini, Fossati, Zecchini, Cereser, Agroppi, Rampanti, Ferrini, Pulici, Sala C., Luppi. A disposizione: Pinotti, Crivelli. All.: Giagnoni. Catanzaro: Bertoni, Povoni, D'Angiulli, Benedetto, Maldera, Busatta, Banelli, Bassi, Spelta, Franzon (al 46' Carella), Gori. A disposizione: Pozzani. All.: Seghedoni. Arbitro: Branzoni di Pavia. Reti: Agroppi 22'. Spettatori: 25.854 di cui 19.354 paganti e 6.500 abbonati circa (dato non definitivo), per un incasso di 31.170.000 lire. Cronaca [Tratto da La Stampa del 13 dicembre 1971] Pur concludendo i novanta minuti in riserva (ma alcuni granata non erano già a corto di benzina sin dall'inizio?), il Torino ha battuto il Catanzaro, migliorando la sua posizione in classifica. A conferma dell'impressione di affaticamento - riflessi appannati, idee confuse - data però dalla squadra di Giagnoni, l'unica rete della partita è stata messa a segno da Agroppi, che veniva da un turno forzato di riposo, ed in conseguenza della squalifica aveva evitato lo stress del derby. Il gol del preziosissimo uno a zero è arrivato al 22° minuto, al termine di una delle poche azioni nitide che la gara ha offerto: bell'anticipo di testa di Fossati su Bassi, palla a Pulici che scattava, allargava in posizione di ala sinistra, resisteva con rabbia ad una carica, andava sul fondo e centrava un pallone teso e forte sul quale il mediano si avventava di testa, deviando con forza alle spalle del bravo Bertoni. Su questa rete il Torino ha vissuto per tutto il resto della gara, controllando le disordinate offensive degli ospiti, che hanno messo in mostra soltanto una commovente buona volontà, denunciando una mediocrità tecnica sorprendente per una squadra della massima divisione. I granata si sono lasciati coinvolgere nel non gioco degli avversari, ma è loro demerito non essere riusciti ad imporre con continuità le loro migliori qualità individuali e di squadra. In attacco il solo a battersi con efficacia è stato Pulici, che ha alternato cose molto belle a qualche ingenuità, ma è comunque parso in progresso rispetto alle prestazioni delle ultime settimane. E' dal derby che Pulici ha preso slancio, ora avrebbe bisogno di riavere al suo fianco Toschi, in modo da poter dividere con un compagno le attenzioni dei difensori avversari. Ieri da Luppi, bloccato con le buone o con le cattive da Maldera, Pulici ha avuto ben poco aiuto, mentre Rampanti ha alternato rari buoni spunti a periodi di grigiore. Sala, sceso in campo - come Pulici del resto - con la mano destra fasciata dopo l'incidente del derby ha disputato una partita privata contro il baffuto D'Angiulli, vecchio compagno nel Monza, ed il suo apporto alla squadra è stato quasi nullo, se rapportato alla grande classe ed alle possibilità dell'atleta. Certo, Sala non avrebbe bisogno in questo momento di andare a Charleroi con la selezione di Lega, considerando che lo attende domenica in campionato un altro match polemico, sul campo di quel Napoli nelle cui file non era riuscito a sfondare. Ferrini, inesauribile, tenace nell'interdizione e caparbio nei recuperi, ha costituito con Agroppi, lo stesso Pulici, con Fossati sempre temibile nelle sue puntate offensive e con il superbo Mozzini, il nucleo che ha retto tutta la squadra, dal primo al novantesimo minuto. Anche Cereser ha giocato su uno standard onesto, mentre Zecchini ha avuto qualche incertezza. Sattolo ha fatto il suo dovere, regalando però al pubblico un grosso brivido al 17' della ripresa, quando ha fermato senza trattenerlo un violento tiro di Bassi ed ha poi sottratto all'accorrente Spelta il pallone che saltellava alle sue spalle con una mossa alla Lemon, il campione clown degli Harlem Globe trotters. E' stata quella l'unica occasione in cui il Catanzaro è riuscito a mettere in pericolo la rete granata, mentre nell'altra porta Bertoni ha avuto un lavoro maggiore. Ha parato alcuni tiri pericolosi, soprattutto è volato sui cross con buona scelta di tempo. I gialli di Seghedoni hanno iniziato la partita all'attacco, dimostrando un certo coraggio, e solo a tratti sono stati costretti a ripiegare dalle offensive del Torino, che spesso ha manovrato in contropiede senza per altro trovare molti spazi utili. Il primo pericolo Bertoni lo ha corso al 10', quando ha dovuto deviare con un tuffo sulla destra una staffilata bassa di Pulici, ed è stato graziato al 14' da Fossati, il quale ha calciato con violenza, ma un metro fuori, un pallone messo al centro da Sala e smorzato da Luppi. Al 22' è arrivato il gol che doveva risolvere il match, subito dopo ancora Agroppi è entrato con decisione in area del Catanzaro, ma il suo tiro è finito a lato. Nulla di notevole sino alla fine del tempo, quindi, in apertura di ripresa gli ospiti hanno presentato Carella al posto di Franzon. Al 16' il Torino poteva raddoppiare, ma l'arbitro ha preceduto di un attimo - interrompendo l'azione per concedere una punizione al Catanzaro per un inesistente fallo di Fossati - la bordata di Pulici che al volo ha lasciato secco Bertoni. Ancora un pericolo per la porta degli ospiti al 19', quando Rampanti ha avuto uno spunto felice e dal fondocampo ha messo sui piedi di Fossati un pallone invitante. Il terzino ha indugiato un attimo, quando ha tirato Bertoni è riuscito a respingere alla meglio: la sfera è rimbalzata fuori area dove Sala, in rovesciata, l'ha mandata contro l'esterno della rete dando a molti l'illusione del gol. Pulici si è ancora messo in luce al 21' con una staffilata bassa a filo di montante, ed al 30' con una bella deviazione di testa (parata) su centro di Rampanti. I granata hanno ancora avuto una fiammata valida allo scadere della partita: prima Rampanti di testa ha impegnato in tuffo Bertoni, quindi - al 41'- è stato Sala a calciare sul fondo un pallone fallito (unico errore della partita) dal portiere avversario in uscita. |
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