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Comunale |
13/02/1972 |
h.15.00 |
TORINO - VARESE 2-0 (2-0) Torino: Castellini, Zecchini, Fossati (all'81' Crivelli), Puia, Cereser, Agroppi, Rampanti, Ferrini, Pulici, Sala C., Bui. A disposizione: Sattolo. All.: Giagnoni. Varese: Barluzzi, Valmassoi, Rimbano, Marini, Dellagiovanna, Dolci, Braida, Tamborini, Petrini, Bonatti, Trapattoni (al 63' Dolso). A disposizione: Nardin. All.: Maroso. Arbitro: Giunti di Arezzo. Reti: Aut.Bonatti 9', Sala C. 44'. Spettatori: 20.398 di cui 13.877 paganti e 6.521 abbonati per un incasso di 21.360.300 lire. Cronaca [Tratto da La Stampa del 14 febbraio 1972] Su certe vittorie meglio non sottilizzare. Come su quella di ieri del Torino, ad esempio. Il Varese è stato battuto con uno scarto di due gol quando i granata su toni appena normali avrebbero dovuto segnarne almeno il doppio. Colpa dell'improvvisa giornata primaverile, dicono i giocatori, colpa della deconcentrazione, diciamo noi, inevitabile a quanto pare quando l'avversario di turno al Comunale non ha un nome eccelso per cui in campo si vede tanta confusione e non si sa approfittare della pochezza altrui. Oltretutto il Varese attuale ha perso anche quella carica agonistica che l'aveva parzialmente salvato nel ''periodo Cadè'': ora è un complesso che giochella male e che compie errori paurosi dappertutto, specie davanti a Barluzzi. Stando soltanto a guardare, cioè sfruttando gli svarioni dei lombardi, il Torino avrebbe potuto fare di più: alla fine si è accontentato di due reti lasciando delusi i 20 mila fedelissimi, fin troppo generosi visto che quando si presentava la minima occasione fioccavano applausi. Giagnoni ha ragione: questo Torino deve vedere rosso per dare il meglio di se stesso, per aggredire l'avversario e giocare bene. E per vedere rosso deve avere contro la Juventus, il Milan, insomma una grande: forse perché la squadra si sente più a suo agio con avversarie che sanno giocare o perché lo stimolo di natura psicologica scatta soltanto nelle giornate più impegnative. Di una cosa bisogna dare atto al Torino di ieri: una partita come quella con il Varese lo scorso anno sarebbe finita tranquillamente 0 a 0; ora almeno ci si siede quando i conti tornano, sprecando la minima quantità di energie. Forse il gol a bruciapelo provocato da Bonatti (Agroppi negli spogliatoi ha ammesso di non avere toccato la palla) ha indotto troppo presto il Torino a frenare il proprio slancio cosicché la partita è andata avanti per forza d'inerzia, ravvivata soltanto dagli sprazzi d'alta classe di Claudio Sala, dalle buone intenzioni di Bui nonché dal generoso prodigarsi di Pulici, simpaticamente sostenuto dal pubblico. Saia, giocando praticamente da solo, ha compiuto alcuni numeri eccezionali. Il gol, ad esempio, che ha letteralmente messo k. o. Barluzzi e la barriera varesina; alcuni dribbling irresistibili con la palla spietatamente uncinata e smistata fra grappoli di avversari. Dopo Sala è stato Bui il migliore dei granata anche se a volte il lungo attaccante dovrebbe tentare direttamente la conclusione evitando così i corti passaggi in aerea di rigore facilmente neutralizzabili dai difensori specie nelle mischie. Pulici, si diceva, si è impegnato. Come a Vicenza, ci ha fatto vedere qualcosa di nuovo: la ricerca del gioco, un maggiore ordine nella manovra, la volontà di ragionare durante l'azione. Insomma, un lieve, promettente miglioramento generale. Rientrava Ferrini e il capitano si è installato a centrocampo senza correre eccessivamente, chiudendo i varchi e appoggiando saggiamente la sfera: attorno a lui peraltro c'era un po' di confusione per cui ad un certo punto Giorgio ha pensato più a spezzare il gioco degli avversari che ad impostare. Tutto sommato la difesa granata se l'è cavata bene contro le due punte Braida e Petrini, punte che diventavano sovente quattro quando anche Tamborini e Trapattoni tentavano l'affondo. Si sapeva che il Varese avrebbe tentato il tutto per tutto: un pareggio non gli sarebbe bastato. Ha infoltito il centrocampo ricorrendo persino a Trapattoni, ma quando gli anni pesano sulle spalle anche i nomiservono a poco. Forse Dolso, stranamente tenuto in panchina come 13°, avrebbe dato ben altro brio alla manovra offensiva dei varesini, come si è notato nel finale della gara quando appunto Trapattoni è uscito lasciando il posto all'ex golden-boy della Lazio. L'arbitro Giunti ha fischiato quasi sempre a sproposito. Ha negato un netto rigore al Torino per un atterramento di Bui lanciato verso il gol; ha invertito sovente le responsabilità dei falli, male applicando la regola del vantaggio; per due volte ha arretrato un metro fuori dall'area di rigore del Varese falli avvenuti visibilmente dentro. Ha scontentato la squadra di Maroso senza riuscire ad accontentare il Torino. L'unico suo intervento indiscutibile è avvenuto allo scadere dei primi 45' quando ha annullato un gol a Bui per precedente fuorigioco dello stesso giocatore. Si gioca sotto il sole ma il campo in vari punti è scivoloso. Marcature scontate con Fossati su Trapattoni, Morini su Bui, Tamborini su Ferrini, Valmassoi su Sala e Rimbano su Rampanti. Davanti a Castellini Puia controlla Petrini d'ex granata ha soltanto cambiato maglia: il suo rendimento è rimasto uguale) mentre Zecchini stenta a tenere, almeno inizialmente, Braida. Il Torino si mette in moto soltanto dopo 4' ad opera di Sala che si destreggia bene al limite quindi conclude appena a lato. Giunti, dopo avere applicato la regola del vantaggio, cambia idea e fischia un fallo sul granata: punizione con cannonata di Bui bloccata a terra da Barluzzi. Dopo un ottimo spunto Ferrini-Bui-Pulici (conclusione a lato), ecco il gol. Avviene al 9' quando Fossati vinto un tackle con Trapattoni allunga a Pulici: questi, stretto fra due avversari, dà indietro a Sala che crossa in area sulla destra di Barluzzi. Arrivano in velocità Agroppi e Bonatti, questi si allunga e tocca la sfera di testa mandandola nella propria porta. Dopo una conclusione di Braida (19') con risposta di Bui su punizione (Barluzzi spiazzato respinge con un gomito) ecco alcuni buoni spunti di Sala quindi altri tiribomba di Bui sempre su punizione dal limite. Il raddoppio avviene al 43' per un discutibile fallo (ostruzionismo) su Bui: dimenticando la regola del vantaggio - il granata aveva lanciato Pulici - Giunti fermava il gioco e assegnava una punizione dal limite. Palla tagliata di Sala sulla barriera con Barluzzi nettamente spiazzato: 2 a 0. Seguono il gol giustamente annullato a Bui, il rigore negato al Torino (14' della ripresa) per uno sgambetto di Dolci sullo stesso attaccante quindi una grossa occasione per Rampanti (31') che però si faceva anticipare proprio nel momento di concludere. Insomma una ripresa da sbadigli. |
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